Critica Sociale - Anno X - n. 13 - 1 luglio 1900

CRITICA SOCIALE 201 fondamentali. Così, la tendenza democratica 1 S()inge– tela pure il pii, lontano possihilc, non orriverìt mai, scnzi~ una l'ivoluzione, e senza l'elevarsi politico di una classe nuo,·a, la classe proletaria, a effettuare J'eouafl'lianza fondamentale entro il sistema. della pr;priÙtl1. U1ut socicti\, dunque, si compone cli questi sistemi di idee, di forze, cli nozioni, aventi la. loro logica interna, ma subordinate alla. logica fondamen– tale e decisiva della evoluzione economica.; è diffi– cile di separarneli, e non vi si riesce che mercè un art-ifizio del pensiero. È difficile sc1>araro l'azione di una data istituzione, come la dcmocrn.zia, di una data l)Otenza, come la scienza, dall'azione delle forzo economiche. Ma una molto sem[>lice ipotesi può di– mostn1rc che l'azio11e dominante è qucdh1 delle forzo oconom i che. · . .. Arrcstate pet· un isbrntc la scien 7,a.; sopprimete ogni scoperta. s1>cculativa, arresta.te il movimento delle idee relii:,:iose,{1uellod ella filoso fia; se, in questa generale sh1gnazionc di tutte le altre forze, il si– stema lii produzione continua ad evolvere, se il mec– canismo tecnico dcll'inclustria si modifica, se la concen– trazione capitalistica si aggnwa e raggiunge un certo limite, o se la classe operaia, acquistando coscienza. di questa schiaccittnte concentra.zione capitalistica e elci mezzi ch'cssn le fol'llisce per rivoluzionare la proprietà, entra in azione; l'ordine comunista. si at– tuerà. per il solo effetto del sistema ecònomico. - Su1}ponetc om l'inverso: ,·oi avrete un bello spingere la scienza fino al limite estremo; avrete un bello spingere al limite estremo la democrazia j avrete un bello sviluppare lo tendenze popolari o cvangclicho che un dato sistema religioso JlUÒ contenere j se il sistema di produzione rimane immobile, se la con– dizione tecnica dell'industria non si modific~ 1 sarà. im1>ossibilesuscitare in una societù unrnna, (1ua\ che ne sia l'atrivifa sricntificn, intellettuale o religiosa, una nuo,'iL l'orma sociale. Dunqur., ò ben vero che ciò elle è dominaute è il sistem:L economico. Ben so che non è r>ossibileise non 1>cr,·ia lii una Hstrnzione, di una visione dello SfJirito, separa.l'e l'insieme delle diverse idee ed istituzioni llulPappa– rato economico. Vi è, fm quello e questo 1 un'i1zione ed unn. reirnione incessante; nè la scienza) nè la. re– ligione, nò hLdemocrazia sono, in u1HL data. i::ocieti'a, quel ch'esse sarebbero in una. società diversa; e, re– ciprocil'mente, la conllizionc dei proletari nelht stessa ollicirm cnpitalista non è identica. a quella che sa-– rebhc in una società orn n,Jn fosse nò scienza, uò dcmocrazi21, nè vibrazione 1>rolungata della. riyo\uzione horghese. Ma, infine, è la spinta generale clell'e,,o– luzione economica, che produce i movimenti princi– pali; i movimenti economici passano, a. tra.verso la <livcr:iit:ì delle forme giuridiche, religiose, scicntifìche 1 come un gran vento che scuote una foresta dalle molteplici e svariate essenze. fo J)ur lo stesso sottio che passa in og·ni. dove o che, col suo rHmo largo, comnrno,·e gli alhel"i, qual che sia la loro varietà. di essenza; ma ciascuno di questi risponde con una to– nalih\ particolare, con una vibrazione e u11 ritmo sr>cciale di movimento; e la foresta. tutta quanta, pur essendo scossa e come trascinata eia quel gran somo, rengisce 11llasua. volta sopra cli .osso; ella lo disperde e no modifica di qualche poco la direzione. t così che la grande corrente del si!it.ema economico) il grnn movime11to dclli:t.produzione, della proprietà. e dello scambio, sc uote, via via, tut to il sistema so– ciale, il quale, a sua volt11,agisce e reagisco sopra il sistema economico! Sorebbe dunque afii.\tto puerile cercarn clispiegare direttamente, esc lusivamen te, astrattamente un dato fenomeno storico, unrn.no , con un esclusi,'o movente, con una categoriit isolata di tendenze e di fol'ze; lu tl cmco società. non ò come un orologio, nel quale una sola. molla centrnlc determina il movimento della la11- cetta· nella socieL.\ le cli,•crse molle si intluenzano a vic~ncla, e, se noi non studiamo che razione cli una di esse, per centralo e dominante che sia, non sa– premo mai che ore sono. l•:blienc, la tattica, il me– todo d 1 azione, che ci è suggerito eia questa filosofia. della storia, è, in primo luogoi di agire direttamente su tutto il sistema dello forze che si svolgono in una societ~; poi 1 di applicare il nostro maximum. di azio1'tc al1a trasformazione, alla direzione dcli!\. forza, essen– ziale: la forz,\ economica. Vi sono socialisti che dicono: inutile comhattere direttamente la Chiesa; il miglior modo di combat– tere il clericalismo sta nel coml>attere il <'apib1lismo 1 che ne è la. radice. Ve ne sono che dicono: inutile pro– J>!l"are direttamente la scienza; la ,·era scienza sor– ,~e~à.nel mondo nel medesimo tempo che l'ordine ~omunista. Sonveno altri che li icono: inutile s,·i– luppare dirottamente la. democrazia, tentare dirotta– mento di introdurre il 1·eferemlum nella. legisla– zione llOf)olarc, perocchò non vi sarà. una vcm de– mocrazia se non quando gli uomini go,·erneranno diretbunentc le coso.... J-:hl.Jene 1 io dico che questo metodo è incompleto; dico che, appunto (lcrchè la democrazia, la Chiesa, la scienza lmnno lit loro propria logicn, la loro molla intel'iore, la loro particolare forza cli S\'iluppo, n?i dobbi21mo direttamente agire sopra queste forze, Sit\ per svilupparle, se esse la\'orano nel senso del movi– meuto economico da noi clesideratoi sift per rintuz– zarle, se esso lavorano in senso i1werso. lii.a, mentre noi ci mescoliamo in questa guis,\ alla. lotta, a. proposito di tutti i sistemi di idee: mentre noi tentiamo cli combn.ttere la.SUJlCrstizionereligiosn, di incoraggiare direttamente quella scienza grnndiosa che 1 istituendo a poco a. l}OCO l'unità di tutti i feno– meni, prepara la. mente dcll"uomo all'unità. di tutti gli uomini; mentre noi lavoriamo direttamente alla. salvagua.rclin. e 11lla difesa dell'istituzione ,•cpubbli– cana, che ha, come tale, la sua propria forza di S\"i• luppo, non dobbiamo dimentic21re che l'opem fonda– mentale è di chiamare il proletariato, come classe, ad acquistare coscienza ciel movimento economico che, svolgendosi: gli permetterà. di passare <lai di– sordine capitalistico all'ordine collettivista o comu– nista. Così 1 senza uscire dalla concezione economica. della storia. di .\larx, avremo un metodo d'llzionc complesso, completo, vasto come la renlb\ ge,·archiz– zato come la realtà. :Koi non facciamo del vano ccclct– tismo, non a,ccordiamo hl stessa importanza all'a.zionc che si a.pplica. fl, un cinto sistema di idee seco11tlarioo derivato, e al sistema. fondamentale delle for1.eecono· miche e sOcìali j noi prov,·ediamo a graduare la nostra a.zione secondo l'importan1.a e l'etfirncia. di ciascuno di questi sistemi, ma applichiamo razione socinlistn, l'azione proletaria a tutti i punti della sfera sociale, per guisa che tutto vibri sotto ht JJOt.enza.del 1,011- sicro pro\C'tnrio. . .. Così purl', è fucile dìn10strnre che In teoria della dialettica, che ·Marx tolse a prestito da Hci;:cl 1 o cho egli applicò all1evoluzione umfrnfl, sussiste nelh~ sua. intel'Czza e non contraddice punto all'azione 1H·a.ticn, cho Bernstein ci racconrnnda. Voi conoscete cotesta teoria.: ricorderò che la.con– cezione dialettica. cli l\fru·x consiste nel cl ire che la so– cietà. è essn pure una successione, una perpetua evo• luzione cli forme sochtli diverse, generantisi runa l'ultra per ht nccessifa continua in cui si trova la società umana di conciliare in sè sistemi contraddit– tori. ·gd è appunto il contrast.o delle forze il prin– cipio del moto in ogni socieb't. So tutte le forze fos– sero omogenee e tutte nella stessa direzione, se tutte

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