Critica Sociale - Anno X - n. 13 - 1 luglio 1900

196 CRITICA SOCIALE militarista da operetta, di <tYere, lui, organizzata, la ri– volta dei boxers e le stragi degli europei. Chi ha voluto il colpo di Stato contro il legittimo ma progressista Im• JJeratore? Chi ha impedito il trionfo delle riforme e la politica di lenta penetrazione dell'Inghilterra? Prima che l'ipocrisia ufficiale vanti l'opera della flotta russa in difesa clella " civiltà. 11 , si ricordi bene che quanto ay. viene in Cina è il risultato della politica personale dello Czar. J[a se allo Cza.1·spetta la responsabilità. d'aver messo al potere e rafforzato in tutti i modi il partito 1·eazio– narìo ed antieuropeo i a Ougliehno lf e alla feudale Germania tocca l'altra, di aver creato il pretesto per la insurrezione dei boxers. Bisogna infatti ricordare che, dopo la guerra del 18!>4 1 la Cina era naturalmente inca– pace di resistere alle pretese delle potenze. Francia, Jnghilterra, Russia e Germania otteneva.no , volta a volta., tutto ciò che volevano. Un sol lampo di fierezza ebbe la Cina, e fu quando quella stracciata mendicante del– l'Italia le veni va a chiedere un porto; ma non ò assodato an·cora se la Cina agl JJe1· conto proprio o per suggeri– mento del nostro fedele alleato di Germania, sempre pronto a renderci servizio. Bastava dunque che l'Europa s'investisse clel carattere cinese, i I quale ò solo preoccupa,to delle apparenze. La civiltà. europea, comunque la si voglia giudicare 1 aV!'ebbe fl11ito col 1wnetrare la Cina, ma ora sopratutto necessario agire cautamente e senza inutili brutalità, che provocano la rivolta anche in un essere anilito e p1·ostrato dalla fortuna. 'J.'utto sembrava calmo in Oriente e gli stranieri afflui– vano nei porti di Cina, oramai conquistati ai produttori eurOJ)ei, quando per,·enne la strana notizia che, nel novembre nel 1897, un distaccamento di marinai tedeschi occu1,ava proditoriamente Kiao-Tceu, senza darne alcun aVYiso alle J)Otenze eurOJJee, nè alla Cina. La tattica seguita dalle JJ0tenzo, di chiedere in fitto ciò che esse 1~,•rebbero potuto agevolmente occupa1·e con la forza, era bruscamente abbandonata. Uno strano e violento capriccio di Guglielmo II compromette,•a itTeparabil– mento un secolo di lenti, ma sicuri progressi in Cina. La Germania fa,ceva apertamente apparire come con• quista, ciò che le potenze pili democratiche o pilt misurate faceva.no apparire come " concessioni ,.,. Ancora una volta la scia.boia, troncanclolo, imbrogliava inestrical.lil– mente il nodo gordiano. Ciò che aVYenne, doveva avvenire. La Russia, che ave,,a creato politicamente il partito anti-europeo, non fu in grado di dominarlo. L'odio popolare contro lo stra– niero1 che l'indigeno chiama " ba.1·baro ,, in memoria della propria millenaria civiltà, scoppiò irrefrenabile. l,'Jmpero delle associazioni segrete non potò resistere n.llo scoppio. Era JJOinel 1irograrnma e nell'intel'Csse della reggente avere in mano l'insurrezione contro lo stra– niero. Il congiungimento delPesercito e <lolla sommossa in un fine comune, ha fatto sì che il così detto mondo civile non ha 11iì1contro sè un esercito qualsiasi, ma un JJOpolointero. Chi l'ha YOluto? I due Imperi reuda.li e militarnschi d'l;:uropa. •*. Dalla quale constatazione emerge una morale clel\a fa. vola a.5sai curiosa eCL interessante. La J)Olitica estera dei regimi monarchici e militareschi è una minaccia costante per In. pace e per la civiltì~. Quelli~ 'l'riplicc Aileamm) che fu proclamata. la miglior guarentigia della. pace curo• pea, in realtà non ha fn.tto che preparare sa.1licntemente una formidabile strage di })O})Olii deprecata soltanto dal ca.sol dalla pruclenza clelln. democrazia e dal timore del socialismo. Nell' J~stremo Oriente, J)Oi, la politica dei gabinetti segreti, in contra})})osto a quella democratica. e liberale dell'Inghilterrn. e in parte anche della Frnncia, ha organizzato la più grandiosa guerra di razze, che si ricordi dal tempo di Serse. La. politica personale di Gu– glielmo e dello Czar ò apparsa, come sempre, un flagello per la civiltà. '!'aie l'insegnamento che i fatti di Cina consentono. M.a, pur tro1,po, nei regimi non clemocratici, anche quando si mascherano a costituzionali, la J)Oliticaestera ò grar.ioso privilegio ciel principe. hlevitabilmente la politica estera clei regimi monarchici o ò personate, o è, 11eggio ancora, espressione delle cUteries di Corte. Quando clanque, anche da JJarte di certi socialisti che so io, si sentono assimilare i regimi repubblicani a quelh monarchici 1 ,•ien la voglia cli domandarsi se la storia abbia mai servito a qualche cosa. L'esempio) che Yi ò recato in questo articolo, ò dccisivQ-.Esso <limostm che il peggiore elci regimi democratici reca. ,,antaggi superiori n.I migliore dei regimi autocratici, comunque mascherato. I:;cco la. mora.le della favola. ARTUBO L,\ltHIOl,11. IL NONEXPEDIT È MORTO! (Tra i vecchi e i nuovi cattolici) ]~ spiaciuto a CJUalche giornale di parte cattolica che noi con la semplice documenta:done statistica. degli elettori politici e degli elettori amministrativi provassimo a luce meridiana essere la cosicletta. asten– sione dei cattolici niente altro che un mito: il pa– pale non expellit niente pili che un suono vano, senr.a soggetto. Si consolarono opponendo alle nostre irre– futabili ragioni d'osserva~ione sta,tistica un yriclo lli dolore che un revenant del ca.ttolicisrno liberalo, il vocch~o senatore Vitelleschi) consegnò nito pagine della Nuova,Antologia, a protesta. cli ciò che i clericali " i fJuali snrebbero i naturali propugnatori dell'or– dine ,, lascinrono passare con la. loro astensione l'onda. empia e sovversiva dei partiti popolari. Si consolarono altresì ridendo grassamente alle spalle del giornale liberalesco Ja 'l'r-ibumt, che da quel per– fetto organo eternamente ministeriale che è, Llensò, non sappiamo con quale convinzione, di attribuire la strage dei candida.ti governativi alla partecipazione dei clericali alle urne jn favore .... dei repubblicani e dei socialisti ! :Ma a rovesciare le abili impalcature polemiche del– l'Osservatore cattolico, come a spaz;i:ar via le fantastiche allucinazioni della sonnachiosa siesta estiva. dell'ono– rando senatore, \'e1mero, dallo stesso campo cattolico, le eJevate ammissioni della Colturasociale, l'autorevole rivista dei democratici cristinni che constatò la mah, grazia dei pochi ast.ensionisti cattolici o la niuna coscienza generale di partito tra essi; e vennero le ciniche confessioni cli quel prete di Robecco d'Oo·lio il quale si vantò, tra U plauso della Persevera~1za: ciel.la Gazzetfct cli Venezia, della Gazzetta llell'E'milfrt ed nltrettali fogli di ben costituita fama reazionaria, che esso e tutti i suoi colleghi del collegio di Pesca• ;~~o n~~,1~;ac~i1 :;,~;l~~~~o c 1 1~e 1 :~~~e l'~~~li~ir~i 8 ~~~i;~t stare il mandato a Leonida. Bissolati. ·11: il prete ùi Robecco, come si fosse a:,sunto il carico cli illustrare la nostra tesi, che spiacque invece tanto all'Osserva– tore cattolico, cioè che i cattolici sono cattolici in quanto sono conservatori e che perciò sono assolu– tamente coerenti a buttal'::.i dietro le spalle il non

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