Critica Sociale - Anno X - n. 11 - 1 giugno 1900

172 CRITICA SOCIALE giìt m1 reddito massimo .. La trasforma.zione della tra– r.ione non può dunque darle nessun ulteriore van– taggio, calcolando la maggior spesa di impianto, per la trasformazione, che essa dovrebbe subire. Ci ar– riverà nlla trasformazione, ma solo per effetto d'una ,•olonfa esteriore. Supporre che una impresa nrnni– cipale agirebbe cliversamente, è un po' chimerico. Le imprese monopolistiche, di tutti i generi, sono anti– progressi ve. Dato il sistema clelservizio ceduto per il suo costo, i cittadini e i contribuenti hanno un interesse im mediato a che i progressi tecnici rnngano subito in– trodotti. Ogni miglioria nel servizio implicando una riduzione nel prezzo del servizio, il consumatore è sensibile ai progressi tecnici del servizio stesso. l~siste, in altri termini, una pressione immediata e diretta perchè i miglioramenti tecnici si attuino. ]~;una forma alla rovescia e nuovissima cli concorrenza che si svi• luppa. Sotto la sua influenza il potere n11111icipale non è autorizzato a restare inerte. Col sistema opposto~ Ja sensibilità. progressista, per dir così, dei citbtdini e ,~otcvolmente attutita. fnfatti gli eventuali miglioramenti tecnici avendo per assai prohRbile risultn.to un semplice aumento delle entrate municipali, senza vantaggio immediato del consuma– tore, questi non si affi:lccenda por averle, e siccome, dalraltro lato, i corpi costituiti non sono assai teneri cli progresso e manifestano un genio inventivo A.bba– stanza fiacco, mancherebbe dall'uno e dall'altro lato lo stimolo al progresso economico. Ora, la trasfor– mazione sociale che noi abbiamo in vista deve pro– curare di conservare tutti i vantaggi della orgimiz– zazione attuale, eliminandone i lati difettosi. Fra i primi giova porre l'attiva ricerca del nuovo, che la caratterizza. lo credo che il sistema delle imprese municipa.\i speculative paralizzerehbe notevolmente tale stimolo e bisogno. n contrnrio mi ~embra ~\\'· venire col sistema opposto) la cui t)rcferibilità è così giustificata. . . . Dun(Jue, dal punto di vista della JJroàuzione del se1 ·vi1.io, mi 8embra raccomandabile il sistema del prezzo di costo; ma l'istessa, cosa risulta sofferman– dosi sulla. distribuzione del servizio stesso. Anche in questo caso si scorge esser preferihile al sistema delle imprese speculative quelle che non lo sono. l1a pren1essa. della ovvia dimostrazione è la se– guente: doversi tendere a realizzare la. maggior gfo– stizia contributi\'a compatibile con un sistema di proprietà privata e di disuguaglianza economica. Ora è chiaro che, non potendo il prezzo del servizio com– misurarsi alle diverse capacità economiche e dovendo essere eguale per tutti indistintamente i consuma– tori, essi contribuiranno alle entrate municipali se– condo un rapporto che non ò proporzionale alle loro ricchezze. A_nzi,ove si tenga a conto che non è la classe piì1 ricca, ma so110la media e l'inferiore quelle che consumano maggiormente certi servizi pubblici (trcims, gas) abitazioni municipali, ecc.), preferendo ht prima, invece, produrseli direttnmente, e lo può; ne viene come conseguenza che il bilancio municipale, doYe principale entrata del bilancio è il reddito dei servizi pubblici, è fornito sopratutto dalle risorse delle classi meno ricche. r guada.g11i municipali sarebbero allora precisamente rica.,•nti dalle classi in favore delle (lUali si suppone il Municipio socialista voglia inter,•enire. Si gu:~rdi poi nd un altro f,1tto. I redditi munici– })ali si i1westono principalmente in opere igieniche, })eclagogiche e di sicurezza pubblica (polizia, incendi, innonda.zioni, ecc.). Quanto alle opere jgie11iche ed educative, può ritenersi che ne godano in egual mi• sura le diverse clflssi della società, sebbene anche sotto questo aspetto siano rilevahili sperequazioni J u 1arc o cli classe. )fa evidentemente le opere cli sicurez1.a pubblica e di difesa sociale sono in gran parte con– suma.te dalle classi pii, ricche della. società. Certo un Municipio non può pretendere che J'est.inzione d'un incendio sia. pagata dal proprietario clrn gode il servizio: sarebbe hliquo ed assurdo; ma non è nemmeno logico che sia pagata dA.i meno ahbienti. Eppure, ove parte principale delle entrate mun.icipali fossero i reciditi delle regal1e locali, n tal risultato si perverrobte. Ora, facendo sì che il reddito paghi pro– porzionalmente al suo ammontare e procurando di evitare il piiL che è possibile le traslazioni, .Ja spe– requazione finale og-gi ei:;istente verrehbe note,•ol- 111ente attenuata. , . Pnre dunque a me che a considerare il problema dal triplice punto di vista. della pratica amministra– tiva, della produzione del servizio e della sua clistri– huzione, sia sempre pili chiaro che non convenga Agli scopi elci socialismo municipale intl'Oclurre il si– stema ctelle imprese speculative. rare invece che, per assicurare la democrazia locale, i progressi tee· nici dei servizi muufoipalizzati ed una rehlt.iva giu– stizh~ contributh·a 1 sia opportuno adottare il criterio che le imprese 1mmfoi1)ali- non abbiano et aare nessun vrofitto. -ì,; questo, credo, il punto di ma.gg -ior inte– resse nello studio delle questioni municìpitli odierne. ARTURO LABRIOr~A. NOTIZIARIO MUNICIPALE FRANCfA. 1 1 ) ROANNE. - Jl Munici1>iO <li Roanne e quello di Sa.int– Ouen e1·ano i soli in cui il Partito OJ>eraiofosse in nrng– gioranza prima delle elezioni del 1892: più tardi la mag– gioranza fu perduta in entramlJi. A Roanne, l'amministrazione operaia ridusse ad 8 01·0 la giomata di lavoro per i dipendenti, assunse in regìa. i droits de vl<ice con un profitto annuo di 15.000 franchi, unificò il debito municipale ottenendo un'economia di fr. 40.000 l'anno, accordò sussidi vari ad associazioni ope– raie e a scioperanti, i-addoppiò il fondo per J'Ufftclo di soccorso, organizzò il servizio medico gratuito notturno, creò una sala di materniti~ nell'Ospizio, fondò la. Borsa del lavoro, stabilì pensioni pei vecchi J)Overi, le forni– turn gratuite nelle scuole primarie e JH"Ofessionali,rior– dinò queste ultime, la biblioteca, il museo, ecc. SAINT-OUEN.- J I Municipio socialista ebbe elogi ditl Jlrefetto della Senna, il quale dovette riconoscere la sag• gezza e le qualità })l'atiche dei sindaci Pernin e Guinot. \li si stabilì la refezione scolastica, la giornatt~ di otto ore per gli operai muuicipali con un salario minimo di fr. HOO annui; sì trasformò il servizio della benefi– cenza JHtbblica creando un Ospedale con 1>ro1>ria far- (I) In occasiono delle elezioni nmml11lstrnt11•e, vnrl J)erloll!cl frRll• MSI - lt~ Nermt Af1mi.ci.p:11e, \\ IJ11/letl11tllell/lllti ((t la .Fhffratw,1 ,UI• IW/Ullt clts El/lii a,t Pm·ti. 01wr/.er fra11,:ais, la Clwoni']llt mmi/.cl11a/e soci.<llisle, la Jtt1mt soci<tltste, l'Ave11i.r socU1t, Il MQm.:tmenl soclaUsle - decllcnrono le toro colonne 11ll'opcm comJ)lnla elfi\ consiglieri del Partito OJ)Cr!l.lO nel l)OCh! Comnnl In Clii sono IIHl~HflOrflllZll o grUJ)l)O notevole. :-ic u\Jll\arno rlc1w1ìte solttu1to Rlcune 111rormaz1on1Intorno al Comuni meno 11ot1, 8JJCOIHlmonteIntorno al minori, 11crcllèdel MunlCIJII di 1,11\R, di HOllbfllX, (Il !'arlgl li\ OrLlica si è OCC\1(11\tfl pti1 volte. 1 ·"unlcl11I soclnllstl frnncesl - come dtaso eu queste colonne,\ rturo hl\llrloln •- si sono dedicati pili 1\\l'opcril lii 11s@ISt('11z11 che Rll'OJ)eri\ di trnsrormazlonc economlcn, mli.- 1eg111lcome eono dall'autoritì, tutoria o cln concessioni e contratti lndlssotul)lll, conclusi nntertor– mcntc, - è quella 1 1 m11ct,OJ)Cfll.che cesl potessero compiere. l)cl rosto conviene 11.llrcslrlcord1lrO che 1 se I l\lunlclJ)\ Inglesi cl Jlfllono dodlcntl 111111st solo nll'opera di tn1sformnzlone economica, si è pcrchè, ln 1ngh11teri·11,oll'opern di assistenza sO11Odeet!nate altro a11torltfl. lOCflll, meno note, lo nutorii:\ pauperi\r\e (poo1·-1,11vautliorUUs}: (JUCste, Insieme con le nutorlti\ scolnstlcl1O, esercitano una nu~b• benencenza J)Ul)llllca, seguendo JJroeedlmentt 111pnrtc son1tgllnnll a c1uelll ndotfnil nel Comuni trnn<'c&I.

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