Critica Sociale - Anno VIII - n.15 - 16 settembre 1899

ORITIOA SOOIALE 227 fuori del Parlamento non può essere che la ditta– tura, e che questa Il di gran lunga peggiore di un Pal'l•mento cattivo. Dal cattivo Parlamento del– l'oggi si appellano al meno cattivo Parlamento che sarà eletto domani. I deputati sooinll•fi non hanno diritto di lasciai e - per loro ratto od omissione - che il principio della sovranità. del Parlamento sia comunque fel'ito, anche nelle loro persone. Dinan1.i a quel principio la loro persona •parisce. Essi hanno il dove1·e di non pl'8giudicarlo, il dovere di difenderlo oggi, in giudizio, dalle sopraffazioni del potere esecutivo o giudiziario - domuni, se vi sarà luogo, in seno al Parlameato medesimo - oggi, domaoi e sempre In supremo appello davanti al paese. . .. La questione giuridico- costituzionale non dà luog~ a dubbi. Resta - uon meno im1>o1·1ante - la quo• stione politica. E qui la condotta dei colleghi imputati mi paro nettamente designata dalla condotta del Oovern<'. Il Governo affretta il processo. Esso non dissimula Il desiderio di ltberarsi - con una condanoa a SC$sionechiusa - di quattro dei più valorosi militi dell'ostruzionismo della Camera: di fiaccare, con questo salruiso e cou l'esempio intimidatore, la r'e• sisten1.a degli allri. rrattica nostra conseguente: non pre3tarsi al gi~~delto in più luoghi: • l'ostruziooismo della Camera•· Non ho nulla da co1·reggere in queste parole. L'ostruzionismo in un solo caso può essere l'armo erncace di una miuo1•anza: quando, come io Belgio, dietro i deputati che lo fauno, rugge la minaccia dell'insurrezioae del paese. Che questo non sia il caso oggi In Italia, non credo che occorra dimostrarlo. All'ostruzionismo il paese si è diver– tito; uoa parte della massa, di quella, s'intende, che segue gli avvenimenti politici, ha plaudito ca· loi-osamente; esso fu no mezzo eccellente di pro– paganda. Ma esso 1100 sarebbe riuscito al suo in– tento immediato - quello d'impedir l'approvazione dei provvedimenti politici - ove non avesse riscosso l'aiuto diretto od indiretto, attivo o passivo, con– fes•ato od occulto, della maggioran1.a della Camera. Una maggioranza, che a,•esse voluto fiaccarlo, lo poteva in brev'ora. Uoa modincaziooe al regola– mento, fatta all'inCuorl delle norme del regolamenlo - il che era possibile e logico - ne avrebbe ratto giu,tizia in poche sedute. Ma l'odiosità dei provve dimeoti ai quali tale modincazione avrebbe servito - ma la debolezza tngeuita del Ministero, la riva– lità dei gruepi, la fiacchez1.a di convinzione dei ministeriali. 1mpedil'Ono che questo avvenisse. li Governo dovette liberarsi della Came,·a, perché la Camera non ,·olle liberarlodall'ostruzionismo. Questa fu la situazione della estate scorsa, situazione che nulla dico non si ripresenti a novembre; ed im– porta porvi mente per le deduzioni che no trarrò. Il processo si ra pe,· l'asporta,ione delle II rne: ma l'imputato vero Il l'ostruzionismo; del quale le urne rovesciate non fu1-ono che la conseguenza le gitlima. In questo, come nei precedenti, n,strema Sinistra agi di perretto concerto: piena solidarietà fu dichia1·ata,a uome di tutti, da Rttore acchi anche dopo aperto il processo: ve1·1·ebbe,non ne dubiliamo, l'iaffe,·mata all'udienza .. \la col proces– sare tutto un settore della Camo,... il Ministe1'0 Pellonx ,coprirebbe il suo gioco. Ora, 1>0r,iamo che i quattro deputati si 1weseu– tino al processo a sessione chiusa. La eccezione di incompetenza, quand'anco posta innanzi dai di(eo• so,·i (due degli imputati hanno già dichiarato di nou volerla solle"al'e}. sara. indubbiamente respinta dai giudici togati. Solo potrebbe, per cooside1-azionl supel'iori e In conformità a precedenti ~iudicali, ammetterla la Cassazione E qui importa d1 togliere di mezzo un equivoco che è nel capo di molti. La questione della pl'8rogativa della Camera sarà sem– pre e unicamente decisa dai giudici togati. Quau– d'anco - ciò che. mentre scrivo, sembra deciso - la Sezione d'accusa rinviasse alle Assise; la que •tioue di competeo1.a - questione di diritto - sa1·à sottratta ai giurati. Su di essa non potranno inter– loquire neppure I testimoni. Ai giurati due sole questioni: il ratto materiale; e la sc1·imiuaute della ••esistenza legittima. Ridotto il dibattito in questi miseri confini, la condanna - che da,•anti ai giudici è pressoché cel'la - davanti al giurati è possibile. Tanto più se, come già si accennò di voler raro, col comodo pretesto della • suspicione legittima •• il processo ò allontanato dalla capitale per portarlo, davanti a un giuri addomesticato, in qualche Rennes italiana. dove l'eco dell'opinione del paese quasi non arrivi. Sette uomini d1 buona volontà, per costituire la rnaggioruuza di un compiacente giurì, sono pre~to trovali. Ebbene, no: non dev'essere rime.saoal buon vo– lere di sette rispettabili mercanti o fittaiuoli cli Trani o di Catania (si noti che, supponendo il rinvio alle Assise, ho ratto l'ipotesi di gran lunga più ra– vo1·evole) risolvel'e con un si od un no se il so– vrano in Italia sia il Parlamento od il minis!1'0 Pelloux: se l'ostruzionismo debba o no continuarsi alla Camera. Perché questa potrebb'essere in pra tica la conseguenza di uua condanna. La Camera, che lasciòra,·e l'ost,·uziouismo, ma che certo, nella sua maggiornu,.a, non ama gli ostruzionisti, trove• ,·ebbe assai comodo di trincerar.i dietro la regiu– dicata: una regiudicata, poi, che venisse dal giudice cosidetto popola,·e •arebbe addirittu1'8 preziosa. Cosi la questione della prerogativa della Camera - la questione preminente e assorbente - non verrebbe seriamente agitata in nessuna serte. Il principio che spodesta il Parlamento del potere di regolare sò stesso entre,·ebbe allegramente nel diritto costitn– zlouale italiano. E la burletta del Ministro che c1Jn un qualunque sopruso pone ai deputati il dilemma rra l'abdicazione e la carcere potrebbe allegrnmente ripetersi fluo alla consumazione .... di ogni Opposi– zione pa1·lnmentare. Oli imputati invece evitano Il giudi1.io nno a Came,·a riaperta. Colla domanda d i aut orizzazione a p1•ocede1·e, tutto allora è rimesso in que.,tione. La prerogath 1 a della Camera è discussa nel suo ambiente n,turale, diresa dagli stessi imputati. li mio amico Blssolati ha già dichiarato. in una sua intervista col corrispondente del Tempo, che egli non ha alcuna fiducia nelle deliberazioni che può prende1·e in proposito la Came,·a dei deputati. Senza atteggiai·mi a p,•oreta mi permetto di essere recisamente del pare,·e opposto. La Camera, che sulla questione della resistenza legittima non lro– verebb, [orse cooeorde pe1· la tesi costituzionale se non n;;:,troma Sinistra, potrebbe invece vedere rac· colte tutto le Sinistre, una parte dei Centri e della Dosll'a medo,;iima, a difesa della propria più esseu• ziale 1J1 e1·o;iativa 'l'auto pii, lo potrebbe di rronte ad un Ministero conti·o il quale ha già lasciato ram l'ostruzionismo o cho lo si ripresenta col passivo della burla cinose, col dec,·eto legge attuato a di– spetto dei Parlamento e - circostan1.a che ha il maggior peso - colla ripetuta minaccia di indire le elezioni gonerali. '.\1ioacciatadi licenziamento. lu Camera heu potrebbe. RU una questiooe come questa. p1-emunirsi col licenziare i suoi liceoziatori. Ma quand'anche ciò non si avverasse: quando 1iu1·eci dovesse In quel dibattilo toccare la peggio.

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