Critica Sociale - Anno VIII - n.15 - 16 settembre 1899

240 CRITICA SOCIALE serena Hignorilità. artistica, che ra di lui un osserva– tore ed un critico, a volte rorse un po' freddo. mn. sempre obbietth•o ed imparziale Questi suoi Studi let– terari ( 1 ) si distinguono per l'appunto tutti per una elegante scioltezza., che esclude ogni pedanteria e non elimina. ogni prorondi1à. Dei sette saggi, Leonardo da Vinci, Stendhal. it Diario di E. Delacroia;, Diderot, Whitman, IL figlio di Goethe, f.euere di G. Mazzini, che compongono il volume. i11dubbia.mente il più pieno e complesso è quello sul \.Vhitma.n, il primitivo grande poeta.americano che diede all'individualismo di Emerson la. luce e il volo di una poesia. orfica. Rettamente il Pisa si vale con abbondanza. delle citazioni lasciando che il lettore si sostituisca. a.I critico: ciò che è assai da. raccomandarsi a. tutti quelli che mirano a presen• tare ad un pubblico nuO\'O un poeta rorestiero, le cui opere siano di un agevole accesso. Leggendo il saggio sul "\Vhilman del Pisa, io e qualche altro con me ci siamo domandati percbè il Pisa. non tontorebbe una traduzione compiuta. rtell'opera dell 'u.merica.no . Dopo il saggio su Whitman il più imp\H'tl\nte è quello sul Dia1·io di !. Delacroix, che riesce uno squisito pro• filo del grande artista che fu capo riel romanticismo pittorico in Francia, e per quarant'anni tenne glorio– samente il campo con un'attività. .di lavoro febbrile « meravigliosamente varia, oostantemcnte cosoienziosa.> Un volume di Stendhal, Souvenir à'Egotisme, esumato da. un suo fnrvente ammiratorP, e un opuscolo di Au• gusto Corflier i Stendhal 1·aconté pat· ses amis et ses amies sono la scorta da cui il Pisa cavò il suo bril• lante saggio su quello che Emilio Zola chiamò e l'anello di congiunzione fra il roman1.o odierno e il romanzo del secolo scorso > e che Bourget salutò maestro e precursore del romanzo analitico e psicologico. Meno interessanti sono gli studi del Pisa. sul (iglio di G. Goethe e su le Leuere di Giuseppe Mazzini, che a dire il vero non eccedono il valore di un articolo di giornale o rii una cau1erie da salotto; inadeguato al– l'imponenza del soggetto quello su Leonardo da Vinci, benchè pregevole come tentativo di sintesi compen– diosa del genio multilatere del· divino Leonardo. Assai migliore il saggio su Diderot, da. cui schizza. intera. la. figura morale dell'uomo che, di mezzo alle impurità. del secolo e benchè impuro come la società in mezzo a cui viveva (come si esprime l'Emerson), recò tuttavia la più bennata anima di Francia e Il cervello più filosofico del secolo XVIII e con l'Euciclo pedia ammucchiò la più grossa quantità. di poi vere a cui 1'89 dovesse appiccare il ruoco. In complesso tutto il libro del Pisa, senza pretese, si ra leggere con grande diletto ed utilità. e si racco– manda all'attenzione degli studiosi per la coscienzio– sità. delle idee e l'eleganza dignitosa dell& forma con cui sono esposte. . . . Il volume di (. DEL LUNGO: Da llonl(ilzio vur nll Ar– rigo Vll, pagine di storia fiorentina per la vita di Dante (Ulrico Hoepli, L. 5), è - come a.vverte l'autore - un libro nuovo cavato da un vecchio. Dalla voluminOSll. opera Dino Compagni e la sua Oronica, l'illustre Je1- terato fiorentino desunse in dieci capitoli la storia della democrazia fiorentina. fra gli ultimi anni del se– colo Xlii e i primi del XIV nelle sue relazioni coi duo grandi principi: la Chiesa e l'Impero. L'elogio di questo libro non è più da far1d i troppo nota l'eccellenza. del Del Lungo, storico e critico di pazienza. certosina o di venustà. classico.. Sotto la sua. penna rivivono i tempi più illustri e più tragici dì l-"1renze: le figuro magne spiccano nelle passioni B(renate e nello gesta piene di audacia. Taluni capitoli - segnatamente quello dell'entrata di Carlo di Valois e della conseguente ca.e eia.la dei Bianchi - hanno una ertlcacia di rappresen taiione drammatica vMamento michelangiolesca. Rileg gcndo quest"ultimo capitolo ci veuno alla mente un compiuto parallelo tra. la raiione dei Neri di Firenze e quella. dei moderni moderati di Mila.no. Chissà che un giorno non ci venga fatto di sviluppnrlo. Dal libro del Del Lungo, che pure non nasconde i suoi principi redeli al consern.torismo più rermo, esco una vera e grande proressione di fede nella libertà o nella democraiia, che hs.nno creata. tutta la ricebezza o l'I MIiano, t899, Ca&a edltrlt'., Balrlml, ra&toldl e<'. tutfa la gloria. di Firenze, di mezzo pure ai delitti degli uomini e ugli orrori e alle passioni delle moltitudini. Tra gli ordinamenti di giustizia di Gian della. Bella e la sommossa dei Ciumpi è tutta la luce della civiltà italiana, anzi del tempo, in questa disperata difesa· del Comune guelro e popolare, alacre e forte tra lo insidie di Pietro e le aggressioni di Cesare. Da queste e pa– gine di storia fiorentina per la vita di Dante» escono insegnamenti che si attaglierebbero appuntino alle cir• costanze d'oggi e di ogni epoca in cui si combatte a salvare la libertà. e lo stato popola.rei e però ci pia– cerebbe che questo libro girasse assai fra le mani della giovont~. c. t. . .. La selldarictì\ nell'arte, saggio rli critica posit'iva di Gumo CREllONESE 1 con prerazione di 1!,1irico Ferri (Trani, V. Vecchi, 1899, L. 1,25),- L'autore intende a dimostrare che le arti hanno tutte le stesse leggi, in altri termini che l'a1·te è una sola e che quelle che noi chiamiamo arti non sono che differenziazioni tecniche di uno stesso p1 incip io. Pittura, scultura, poesia, romanzo, musico, architettura, soggiaciono tutte ad una leggo ronda.– mentale - la prospettiva - e fra esse cìrcc,la una so• lidarie1à. rispondente ai modi fondamentali della con– cezione artistica. Il s&ggio è assai nitido e chiaro, ma l'i:,sempliflcazione appare inadegun.ta : il tema merite– rebbe maggior svolgimento e gli nuoce la leggerezza con cui viene trattato dall'autore, forse più preoccu– pato di riuscire brillante che non di persuad,ere. Però questo tentativo di un monismo a1·ti8tico non deve pasBaro inosservato, ma. merita. di essere ripreso e svolto con l'ampiezza e la prorondità che si addice al• l'argomento: ciò che è sperabile che l'autore vorrà. fu~ ~L In fascio ed in fretta: . .. Studio critico del sistema amministrativo del Comune di Acquanegra sul Cl1iese(.\bnto,•a) e proQramma elettorale am– m111i9lrativodei aoelalisli Acquanegrcsi pel 1899.- Piadena, 1899, tip. Gerevini. G. BRUNDY: Dal Sebeto alla Suadianai nnenturo d'amaro. - l>itigliano, O. Paggi, t89'J {L. 1). Josi:: fNGIWNIERos: Queslion ArilPntino-Cbileoa, La mentiva patriotica, el milltarlsmo y la guerra. - Buenos•Airei,,libreria Obrera, 1898. Almanacco socialista 1899. - \filano, tip. Golio {Cent. 25). Protokoll der Verhandhmgen des dritten Kongressu der Gewerkschaften Deutsohlands; abgellallen zu Frankfllrt a. M., Boekenbeim, 8-la Mai l89U (Hamburg, Verlag der Oenernlkom- 1nission der Gewerksdmnen DentscblandP:). ROMOLO MuR1u: Propositi di parte cattolica; 3.prilo 1899. - Mil1.rno, libr<>ria G. Marietti. Le droit de la Finlande et le Manifeste du Tzar, 1899: quel• ques fouilles de In lulte d'une pelite nation pour sa vie. - Stockhohn, I89'J. Pror. ETTORI:: BRAMBILLA: Il diverso pellegrinaggio a San Jacopo di GuidoCavalcanti e di Dante Alighieri ('l'..,ramo, 1899. /lir;ista abru:::ese) - Ancora del sonetto di Pier Montanaro. - Teramo, Corriere abru:::ese, 189:>. Av\·. I.EONE Muco1: Il fattore sociale nella delinquenza se– condo la dottrina della scuola positiva. - Srrnse\ 1 ero, tip. Mor- 1·100, 189~. Prof. MANJIREDO SIOTTOPlNTOR: Il concerto europeo e la conferenza Internazionale per la pace - ~!ilano, edito dalla J<.'d1«:m:io11e -politica, 18H9. PrnoL1N1 U. 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