Critica Sociale - Anno V - n. 11 - 1 giugno 1895

170 CRITICA SOCIALE Le entrate ordinarie aumentarono dunque, dal 1891 al 1893 di fr. 455.284,16.L'aumento si riferi~ce special– mente al dazio consumo: 295.213 rr11.nchi. Ma si deve notare che non fu punto la classe operaia a soppor– tare questo soprappiù d'imposta: esso proviene da una sopratassa sui vini, che non sono oggetto di consumo per gli operai del Nord, o sull'abbonamento dei birrai i fin dal primo anno Jel loro mandato i consiglieri so– cialisl i constatarono che sull'abbonamento dei birrai la ciilà era frodala di oltre 200 mila rranchi, che essi si affrettarono a far rientrare nelle casse municipali. Le entrate straordinario hanno anch'esse aumentato. TOTAI.ITÀ DEl,l,E ENTRATE STRAORDINARIE: 189 I 1892 1893 599.179,82 087.009,61 842.638,35 'l'alo è, rapidamente abbozzata, l'opera del Consiglio municipale socialista. ùi H.ouba.ixnei due anni dacchè fu eletto. Ecco quel che seppero f11re, in due anni, i la.rnro.torl cli Roubaix. Abbandono quest'opera. alla di– scussione di tulti gli uomini di buona fede. MA.X AW3BR.T,l Influenza del parassitismo sul parassita Riprendiamo al punto in cui li abbiamo inter– rotti i nosti•i raffronti fra il parassitismo organico e il parassitismo sociale. (') E cominciamo dallo studiare i tre gruppi di modificazioni che produce l'adattamento alla vita parassitica, e cioè: I.' ratro(la deglt o,·gant Inutili; 2. 0 Losviluppo di 01·•ganinuovi; 3. 0 la trasfonnaztone dei 1nezzi di t"ip1·odu• zione. I. - Atrofia degli organi inutili. Ogniqualvolta in un essere vivente un organo diventa inutile, si vede allo sparire o all'intenom– persi della funzione tenet• dietro, a breve distanza, l'alrona dell'organo. Avvenuta la frattura di un membro, la prolungata immobilizzazione del mem– bro nella fasciàtu1·a chirurgica porta seco la dege• nerazione par:dale dei muscoli della regione. Il fe– nomeno acquista un cal'attere .definitivo quando l'inattività diventa permanente. E ciò che avviene, ad esempio, nei cetacei pe1· effetto del loro adatta– mento alla vita pelasgica; il nuoto effettuandosi soltanto per mezzo della coda e dei membri ante– riori, le zampe posteriori sparirono per difetto di esercizio e non ne sopravvive che quella parte di schelch'o cui si attaccano i muscoli rimasti atti, 1 i. L'interpretazione di questa atrofia - che noi rifroveremo nei parassiti - è da cercarsi nella selezione naturale e nella sopravvivenza dei piit adatti. Si può dil'e che gli organi inattivi diventano parassiti del resto dell'organismo, a quello stesso modo che, nelle piante screziate, le parti sprovviste di clorofilla sono parassite delle parli verdi. Ora, dal momento in cui un organo diventa un impaccio inutile, l'individuo che lo possiede si trova, nella lotta per l'esistenza, in condizioni di inferiorità, e l'atrofia di quest'organo costituisce un vantaggio che la selezione naturale tende a fissare. La scre– ziatura, infatti 1 non è ereditaria. 'J'ale causa di atrofia agisce con particolare ener· gia nei parassiti. Questi si tro\'ano sempre in con– dizioni di. vita precarie: è noi loro interesse, sotto ( 1) Critica 80Clale, 1Sr15, n. I, png. I! e seg.: Er;otu;tone del va• ranltl8mO .roctate. 81h I te (, o 81ar pena di uccide_re la gallin3: .dalle uova ~·or~, di esigere, dall'ospite al quale s1 1mpongono, 11mmor alimento possibile: quindi gli organi inutili sono pe1· essi un impaccio più nocivo che non per gli esseri che vivono indipendenti. Si constata infatti che, nei parassiti, l'att·ofia è assai pili rapida e com• pleta; i ve$'etali perdono le radici e anche le foglie; e, negli ammali, la vita. di rela~i~me si_rid!,lce in ragione del loro grado dt parass1t.1~mo,11 s1ste~a nervoso tende a sparire, tanto che, tn molte specie, il corpo finisce per non essere più che un sacco, munito di un'ovaia o di glandole seminali. In materia sociale, la degenerazione parassitica è innanzi tutto cet·ebrale. Sono le facoltà intel– lettuali quelle che si at1•ofizzano pe1· inazione: la degradazione fisica non vione che dopo e per con– traccolpo. A parità delle altre condizioni, la deg,·a– dazione del parassita, l'abbiamo già. detto, deve es– sere tanto pil'1 grande quanto meno sforzi esso fa per procurarsi i mezzi d'esistenza. A questa str~gua, il massimo di degenerazione dovrebbe trovarsi fra i sinecuristi e i proprietari, ma 11011 si deve dimen– ticare che essi hanno, in generale, migliori ante– cedenti ereditauii che i parassiti predatori, che quelli vivono inoltre in un ambiente più favorevole, e che, infine, la pili parte di essi 11011 sono del tutto sprov- vis_lidi preoccupazioni intellettua)i. . E certo, ad ogni modo, che, 10 un medesuno gruppo di parassiti, la degradazione aumenta. pa– rallelamente all'inerzia: le ospiti delle case di tol· Ieranza sono, in generale, intellettualmente assai infe1·iori alle prostitute l~bere, e special~e1~te ali~ clandestine, che sono obbligate a far magg1or1 sforzi per reclutare i clienti, per stornare la sorveg~ianz~ della polizia e sovente anche per procurarsi altri mezzi d'esistenza oltre la prostituzione. 2. - Sviluppodi organi nuovi. Le modificazioni che si verificano/ sotto questo punto di vista, in un organismo che diventa paras • sita, possono essere di due specie: 1. 0 acquisto epe1·fezionamento di mezzi d'o( fesa app,·oprtali a questo moao di esistenza; 2.' appa,·t~to11edi o,·uant seconda,·ii, dovuti ai cangiamenti di ambtente risultanti datta vtta parassi/tea. 1. 0 ADA'l'TAMl-~NTl SECONDAR!t. - Queste mor~ifica– zioni secondarie sono facilissime a spiegarsi. E evi• dente che se il parassitismo implica il trasferimento in un am'biente diverso, il parassita dovrà adatta1·si a questo ambiente e acquistare certi nuovi carat– tel'i, quand'anche questi non gli siano di alcun pl'O· fttto per lo sfruttamento della villi ma.. . n figlio di famiglia che va alla città, mangial'l'i le rendite paterne; la pastorella che s1.frasr'?i:ma in sgualdrinella; l'Arabo nomade che s1 stabilisce noi sobbo,•ghi di Algeri e di Costantina; il propr!e– fa1•iorurale che si assenta dalle sue terre per scm– pare alle Corli i recidili che gli producono i suoi contadini; tutti, insomma, coloro che, diventando paras siti, dev ono spostarsi, prendono un aspetto assai diver.so da quello che avrebbero se conser· vasse ro la lo ro sede primitiva. Questa trasforma– zione diventa caratteristica, sopratutto quando la stessa causa agisce lungo tempo su un gran numero di individui, e specialmente qua1~douna 1:azzacon• quistatrice si stabilisce in un paese e s1 me!te a vivere parassiticamente a spese ~et popolo v1!1t?: i discendenti dei !lfan.lcl10U, 1 che portano le ungine a cavaturaccioli per ostentare il loro orrore del lavoro manuale, non somigliano più affatto ai loro antenati, i feroci guerrieri venuti dagli altipiani dell'Asia centrale.

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