Critica Sociale - Anno IV - n. 22 - 16 novembre 1894

:112 CRITICA SOCIALE giovani, eho si sottopongono a.11·osamodi udilorato, apparlicno alln.classe dei deboli detrintclligonza.. F: una volta entra.ti , che cosa avviene? Vedeteli. i nostri magistrali, nelle preture, nei tri– bunali, nello Corti d'appello. I.i sorj)rendctc più d'una. \'Olla. chini e cogitabondi su di un libro. Pensa.te che mcililino il codice, o un qualche famosissimo commen– t1Lrio? Vi ingannate. Quel libro, runico libro che non manca. mai alla biblioteca del magistrato italiano, è la C:mcluato,·ia, stupenda ll'o,·ata della ignoranza. uflicialc che regna sovrana nell'italica. amministrazione. F.d il magistrato, che studia quel libro, si assorbo in calcoli o combinazioni che a noi profani, quando udiamo esporli, ricordano esattamente la cabala del lotto. Egli medita sul propriommwro o calcolaquanti mmieri devono essere promossi, prima. che arrivi il suo turno; e conta i giorni, le settimane, i mesi necessarii porchò giunga quel momento sospiralo, pensa alla media dello pro– mozioni che si contengono in un l>olleUi110 1 per istnb'.– lire quanti IJollelfini donannn essere pubb,licali prima di quello in cui sarà. annunziala la sua .... R amara ve– ritti, ma ò verità: per la grilnde maggioranza <lei no– stri mag-istrati non esisto altro Digesto che la G1·acltta· 10,·ia, nò altra. Glossa che il bollettino. E sarà. benissimo. Anzi sappia.mo cho ò: o lo impa– rammo anche a nostro spose. No viene che lo promo– zioni avrebbero a farsi alla stregua. di quel merito .... che come si ò ,•isto, non c'ò; <liquella capacifa elio non si trova. Ma chi le a.nebbe a fare t Il Governo, dice il )tortara.. A proposito dctrindipendenza che manca. Grazie tante ! Vero ò che l'illustro scrittore soggiungo che l'opinione pubblica donebbo vigilare, ecc, ccc. Ma.amruotte egli stesso che non lo rarà: e che per ora la magistratura, ad ogni modo, continuerà a. decadere; il che non ci spiace <leitutto. )la perchò l'opinione pubblica, ossia « quella piccola fra:r.ione di popolo che suolo fra noi formarla o ra.ppro– scnlarla ,., non ha. bisogno tli giustizia., an:r.iha bisogno del contrario? Qui converrebbe proprio che il Mortara toccasse di quelle cause generali .- politiche, sociali, otiche, economiche - che ha intenzionalmente sorvolate, dicendo che il parlare di esso non ò di questo luogo - o alludeva alla Rifonna sociale. Ebbene, ne pa.l'li liberamente in altro luogo - anche in questo colonne, so crede - perchò le causo ch'egli ha sorvolate sono lo profonde e le vero. ( .. ') L'lNSURREZlONE CHAlrl'ISTA Il. Periodo della provocazione. Dopo il massacro spaventevole del campo di Pe• terloo (a i\Ianchester), dovo la cavalleria. con una ca,·ica che restò memorabile nel librone delle vi· gliacche1·ie militari, irruppe su 80,(M)() persone riu– nite nel 1·ecinto della chiesa, ammazzandone 14 e lasciandone sul te1Teno ferite di sciabola 618, e dopo undici anni di agitazione, di 1neetings e di tumulti pe1· ottenere il diritto di partecipare alla legisla– ;done del paese, non c'era più che l'al'istocrazia che non volesse vedere la necessità imperiosa di una l'iforma nella mppresentanza della nazione. Sfido,io! El'a come domandarle di rinunciare a una gran parie della influenr.a che esercitava sulla legista• zione o sul paese! I deputati dei rollen lJo,·oughs (collegi con pochi elettori corrotti o impotenti a manifestare opinioni politiche) non rappresentavano alla Camera dei comuni che i loro maste,·s (pa- Bib ioteca Gino B,arco droni) della Came1·a dei lonli. Erano dei no,ninati. 11011 degli eletti. Il duca di Newcasllc, pe1· esempio, con GO eleltori - tutti alla sua dipendenrn - no– minava il rappresentante per Aldbo1·ough. Il duca di Lecds ne mandava uno alln Camera con :~ elet– tol'i, il duca cli Huckingham con 20, lord Litlelton con 13, il duca di Norlhumberlancl con 1:. e via! E1·a, in una 11arola, del medio evo putrido che am– morbava la Costituzione e che le masse dei tre regni volevano, per salvarla, sopprimere. Il duca di ,vellington non poteva essere l'uomo. Egli anzi provò l'inadattabililll del militare nello cose civili. :iiralgraclo avesse dovuto subire, come primo ministro, le ventate dei nuovi tempi. non capiva che una socielil cli subordinati. Anche i mi– nistri ciel suo Gabinetto non erano che delle schiene. A ve,·a poi in orrore le «. opinioni delle moltitu<lini ». In Irlanda non sapeva governare senza leggi eccezionali - p1•ovocando cosi la collera di Daniele o·eonnell, che lo chiamò • vile solclataccio in. glese » e che popolarizzò il suo ministero come un « ministero abietto, sanguinario, brutale! » R in Inghilterr-a p1·oibiva nieetings, dimostrazioni, pro– cessioni e faceva arrestare e proce~sare ~li 01-a.to1·i per « linguaggio sedizioso •· La Costituzione. pe,· lui, non poteva essere migliore. La Came1·a mp– presentava tutti gl'intercssi ciel paese. Alla Camera dei lords il duca di ferro, il basto– nato~ di donne, disse che la Camera dei Comuni, come era, « rispondeva a tutte Je esigenze di una buona legislazione » o cho « fino a quando rester1\ io a questo posto sarò contro qualsiasi progetto di riforma proposta dagli altri ». Disilluse tutto il paese e distrusse, ancl1e all'estero, la falsa riputa– zione che ~odeva di statista. « Non è che un sol– dato! • E 11vincitore di Napoleone dovette abban· clonare il potere, inseguito dalle ingiurie climilioni di cittadini, dopo aver subito l'ignominia, lui, l'uomo di Waterloo! di non poter andare al banchetto an– nuale che il lord mayor dà ai minislri, per pnu1·a dei Oschi e delle sassate! « O lo si deve l'iman– dare, disse all'ultima ora, o la City deve essere gremita di soldati. • . Il re, \Villiam IV, secondo la )fartineau. era in favore della« Riforma.» La Martineau aveva della tene1-ezza per questo ignorante sul trono, perchè girellava per le vie della capitale come un bo,·– ghese qualunque, coll'ombrello sotto il braccio e la tabacchie1-a sempre pronta poi' gli « amici di una volta» che incontrava. Invece secondo il :\lolesworlh il re non accettò il gabinetto del bili della Riforma (di lo,~I Orey) che obbligato dal grido popolare. come non si lasciò indurre a sciogliere il .Parla– mento che aveva , 1 otato 100.000 sterline all'anno per sua moglie, in caso gli soprav\'ivcsse, cho quando i ministri gli par·Iarono cli « rivoluzione ». E che l'altarnativa fosse o rivolur.ione o il blll della • Riforma •• ce lo dicono i conflitti durante l'aspettativa del btll, le luminarie e la gioia JlOpo– laro in tutte le città ciel regno nella stessa se,·a in cui lo,~I .John Russell lo presentò alla Came,·a dei Comuni (l' marr.o 1831), la sospensione cli tutti gli am1ri dui·ante le elezioni generali, gli urli o la sassaiuola contro i nemici ciel lJill - cl1iamato poi. da sir Charles \\'etherell, il btll delle ladrede cli una corporazione - i disordini delle giornate dopo che i lords lo gettarono dalla finestra con una mag• gioranza contraria di 41 voti (18 ottobre 1831) - e l'irritazione che imperversò nell'individuo e nelle classi fino al bfll divenuto legge (ti giugno 1832). Non si aveva più testa che pel btll. 'l'utte le classi - ad eccezione di quella • supe– riore ~ - vedevano in esso l'emancipazione eco– nomica, il benessere gene1-ale 1 l'abolizione di tulle le tasse e di tutli i pl'ivilegi, il governo cielpopolo

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