Compagni! - anno I - n. 6 - 1 aprile 1919

bi COJ.l!PA.GNII 3 di 28 a.nni, mentre quella. ,degli ·sfruttatori è di 55. Anche l'omicidio è abominevole (non. per9, per· la morale corrente, quello in guerra, che eostituisce la massima delle virtù: l'eroismo, eppure se noi lo com– mettiamo per difendere la _nostra vita è scusato. La dittatura del proletariato è neces:,aria per di– fende1'e i proLetari dal sopradetto sfruttamento, omi– cida. Per mezzo ,di essa i proletari, combattendo la loro guerra, con Je armi delhi guena, ,debb.ono con– quistarsi l'agiatezza che è. retaggio di tutti gli uo– mini: la vita m edia degli uomini si eleverà, di- ve11tando eguo.fo per tutti. • L'Assemblea Costituente! Ecco il grido <legli at– tnal·i padroni cli Germania, apparentemente debel– lati. E' questo della Costituente, o quello presso a poco eguale della Camera elettiva, il mezzo antidit– tatoriale col quale i sopradetti socialisti no.strani vog\iono ot~nere la_soci~).iu.azione dei mezzi di pro– d_u2.1onee d1 sc~mb101 81 comprende bene J'invoca– z1one :dell?' Costi_tuente fa~ta dai padroni 1 nei pf'esi. coip.~ 1!1C,·ermama, ov:e essi vedono in pericolo 1 il pro-– d'om1mo della loro classe! Data l'incoscienza della. ma.ggior pa rte ,dei p roletari ed i potenti mezzi eco– nomici dei borghe.sì quest' AFsemLlea Costituente ri– sulte:rebhe, ed è inf atti risultata in Germania., su per giù come la Came ra elettiv a! I padroni, coadiu– vati dalla religione ( sosteg.no, in generale, in tutti i. luoghi e tempi, d ella mo•rale corr.e.nte, la, b-or– ~hesc, avrebbero la ma.ggioranw., specialmente per rnter.posta persona dei loro clienti, i così ·detti intel– lettuali, la maS"--adei lanre.ati e ,iiplomàti, 9 soprv 10 dei quali wno d,i mediocre o .di pessimo ing.egno ed insieme la ma.:-:s.1, <leUc altre pen;c,n,e della così detta classe civile. In Germania, infatti, risultò for- 1 mata da una non grande maggioranza di partiti an– tisocialisti o da una grande, minoran1w. di traditori del socialismo, cioè di Scheideman.n e compagni, in– fine da tutti i nemici dei proleta,ri, poichè non pos– sono avere nemici peggiori ,di coloro che li hanno obbligati ad .ammazzarsi tra di lo,ro, rendendo per soprammercato ancora più misere le loro famiglie. Ma l'Assemblea Co 0 tit11Pnt.e è el,,.tta. c0mP r1o1 resto, la su.a quasi equivalente, J;_,, CainNa elettiva, per mezzo dél suffragio universale! 1:i: qu,.sto P:,:ffrfl ,.· t~nivc rsale non è stato <;oneesso dalla classe capita.– h2.ta la classe che -detiene, ed ha r,emprc finora tenut o, ben ,saldo nelle SU<' mani, il notere. n-ernh?> essa. sa bene che la grande massa dei proletari è incoscie.i:ite_ ~ L~ cl_a~seborghese sa, che i più fra i proletari, 1mm1senh ,dal secolare sfruttamento sono simili agli sehia,i, che hen,edicevano la mano 'che li f,agcllava, e votano per loro e pei loro clienti sud– detti: i giannizzeri del Capitale, i quaJi sono stati mantenuii agli studi dai' proletari, e che seguitano a mantenerli, col!Demantengono tutti i non proletp,:·i. Se la class~ borghese aves,:e consenfito ai proletari d'avere questo .suffragio, capace di sbalzarla -dal po– tere, sarebbe 1 'stata Eciocca; l'interesse di classe c-he è poi qucllo d'ogni membro di esso., le impedisc~ ciò è in'discUSf!?, d;esser tal e. Il su ffragio un iversale'. co– n1e tutto cw che ·regge l' attua.le stato sodale è ipocri– sia, com'era sincera., o meglio cinica prepotenza tutto. ciò_che r ee:~eva J,o ste.~ 0 0 P!'ecede_ntemente alla'. rivo– luz.10.ne dell_89. Col s:uff~ag,10 umversale si finge di cred ere cl~e 1 P:oletari, ~10è la gran mag~ioranza del popol~, siai:io 1 f!~d1:on1, me~t1·e si sa da tutti, che non siamo rncosc1<'J1tl. e specialmente da.i pu.dr( l i e dai loro clienti anzi~etti e . dall' •mmanc stuolo dei ~habby g,mteel, Quelli rhe R1 sgolaro no ad' osannare a.~la !à;Uerra: madre dell'eroismo: ed o.ra p iù shabbv d1. prima p1anrono, .sempre. ,Per? attacco.ti alle fald·e d-e1loro padr?Ill e sempr.e J?lll sc1◊;ccamente nemici dei prolet1.1r1 veri e propri; s1 sa, dico, da tutti che la èipende.nza economica dei proletari, che li fa' miseri li incatena ai padroni. ' Dopo ciò che si è detto risulta evidente essore lfl. ditta.t_ura 'dei proletari co«cienti, arma della quat'e qtt.estJ n~n poilson_ofarn e a me no:, come, non ne fanno a _me11:o 1 7?a~rom. Per·. me1.zo _di ~asa i proletari co– srient1. socializzeranno 1. ,m~zz1 d1 pr?du.zione e di ~cambio, ren·1en,do. con ciò ~l proJfltanato realmente 11 paclNne d} s~. in \\!} rg,g"l!J)e11el Qt\ale ~on cj sa- tecaginobian o r.anno nè padron~ sfruttat_ori nè pro~et~x:i sfruttati. Gli intellettuali d1 elernto mgcgno e dt ammo wn1tno, oggi piccolissima minoranza fra gli intellettuali, sa– ranno a fianfo dei proJetari e nel regime della con– quistata egu~gli3:72~ econoJJ!,iCa an3:nno la, col!lun~ agiatezza. ed' rn prn 11.non d1sprezzab1le vI_tntagg10 d1 essere stimati ed am_ati ùai loro compagn:. . Certa.mente la dittatura del prolrtanato non è fine a se stessa, essa non è c;lie un meizzo di guerra, il piìt potente. di tali mezzi, ~ conseguita la vitt~ria e consolidato 11nuovo stato d eguaglianza economica, la cui mancanza rende oggi l'eguaglianza giuridica una delle usuali ipocrisie, il regime dei Savie!:,-, il piìt democrat~co ,d,ei regimi, sar~ lo. base della_ societi~ fraterna: Camc., essendo spanto dalla società, i::e mai alcuno lo imitasse, il suo posto sarebbe il ma– nicomio! Forse il valoroso compagno Turati, simpaticissimo anche piì1 di quello che lo fosse Bissolati, prima che la pl'ecoce senilità ce lo rapisse, quando :Qotrà ~ono- 3c,ere la verità stùla Russia nttnale, verita offuscata nella bocca <lei Souckoml.inc, divenuti a,ltrettanti Bis– solati modificherà il suo modo .dii vedere, ,sia riguardo alla àittatura del proletariato, sia riguardo ai So– viety (l'm•da, ia;econdo il Turati, che si sostituisce alla città nella quale egli è cittadina, ma che non cont.errà mai, fi.nchè la potenza economica è in mano d{'i padroni, tenendo incoscienti i proletari, la inet~ niit uno cli proletari 6 dei loro amici); modo di ve– dere non condiviso dalla gran maggioranza dei so• cialist.i, che amano Liebknec.ht, ,ed odiano Scheide– rnann; infine la gran ma,ggio,raI1Zc1. ,dei socialisti i'ta,– liani, come sarà sicurissimamente dimostrato al primo congre:;so wcialista in Italia. L'odio frenetico che i nemici del socialismo hanno !)ei trio;~fanti soc,.iail.isti di •Russia., è un indice·, che 11 Turati non nuo trascurare, come non può trascn– r<are l'~ltr~ i:n;dice, e cioè, che i detti nemici, specia,1- m.cnte 1taha.n1, farebb,ero, assai volentier.i f.ncilare lui ed il S- errati, m a se non potes 0 ero farn~ fuciJa,re <'he tlDo de~ clu.ea scelta, non sarebbe lui il preforit,oi E' forre sc10cca 1 .a, scelta di tali nemici italiani 1 KIUSTALO. La •macchia rossa si alla'r~a .... Mentre in Germania la situazione è sempre inoert~ e l'incendio spartac_hiano,' appena sembra soffocato in un punto, divampa in un altro; mentre, malgrado tutte ie bugie e le calunnie e le sciocchezze che le agenzie e la stampa borghese vanno propalando con una costanza degna di causa migliore, il holscevismo si afferma sem• pre più in Russia, ecco che la:Lditratura del Prolet::t– riato da un momento all'altro viene instaurata in Cn– gheria e gin. si prov,;ede, nel modo più ampio possibil,. ai tempi attuali, alla c.ollehivizzizionc. • Gli avvenimenti incalzano, dunque, e la forza delle cose dimostra sempre piì:1all'evip.eraa. che il Socialismo, che per tanti anni abbiamo sentito definire un·utopia, è la .realtà della ,·ita e che il' Partito Socialista, che or non è molto si voleva dichiarare rporto, è più vivo éhe mai! LA REDAZIONE. La leggenda del peccato originale ci fa ben vedere, in veri!à, come l'uomo sia stato condannato dal Padre, terno a guadagnare il pane col sudore della fronte; ~,a quella del peccato economico col11tauna lacuna 1 rivelandoci come vi siano degli uomini _che sfuggond a cotesto precetto del Signore. Carlo Marx _. Il Capitale • Cap, XXIV.

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