Compagni! - anno I - n. 6 - 1 aprile 1919

COMPAGNI: vivere, quello in cui espande le sue energie più sane più buone. • ' • E' stato e resta l'oratore dell'unità del socialismo francer n. L e sue tendenw sono riformiste; ma il tiformÌ' s.mo non deve essere la conquista.. della assiette au benrre. Se minaccia di diventa-do non si può salvan1 che tornando alle origini. Jaurès ha v1 11 to in dialettica Guesde, I'intransigen~e; ma il ,socialismo ha riprew J aurès quando la chiocciola,. riformista faceva i 1mlcini Briand !.. Allora il duello J aur~s-Oue~de <live~ta il èJ.-lello Jaurès-Clemenceau. La lmea riprende 111 a:lto con tutte le auda.cic, con tutti gli slanci avveniristi tra•sportando le anime nell'al 'di là della giustizi~ buona, della bontà ·r3iusta. J aurès col suo intelletto ci vive già dentro. I erchè è così attualmente buono - non c.lelle affabilità degli oratori di cartello, che carezzano in ognuno il plauditorc ,della platea - ma della affabilità che è intuito o carezza ,dell'animo1 altrui che ne abbisogna. Se ne chiedete a Giuseppe Pascetti ve ne dirà. assai. Pe2cctti, e come quei tanti altri italiani che nel 98 ripararono a ParigiÌ ,ricor– dano di aver trovato nel redattore capo de la Pe– tite Repubtique, che precedette l' H mnanité, un fra– tello consolatore. In quei giorni J aurès era nel fitto deìla battaglia dreifusista, ogni giorno scriveva, uri articolo - "le Prove» - ma non se ne isolava,, ma era egualmente con tutto l'animo in contatto con tutta l'internazionale. Un giorno al Congresso tl' Am~terdam nella se• zione che discuteva della tattica Jauràs pa,rJava - come un Dio! - tra l'entusiasmo commosso della folla di tutti i paesi del mondo che assie,pava l'aula. Ad un tratto• agitando~i J aurès nel nstrettiBsimo s,pazio libero lasciato all'oratore <la!la folla che' si r-iccalcava, egl.i finì accompagnando un certo slancio di periud·o pe,r urtare Pablo Iglesias, 1o ,spagnuolo. / che era sedui:o Yicinissimo in prima fila., prod;1cen<lo nn certo movimento di ilarità e di rttmore. Ma. J aul'ès lo tron,cò, prestisEimo, con auesta uscita: - $'i rule bene cfie non ci .rn110 11iù Piireneif L'allu,ione prcintissima, felicissima, scoccata con elegantissimo gesto come una freccia dall'arco, su- scitò un'ova.zione. Quel mi,nuscolo incidente mi torna a mente so pens-o alla bontà di J aurès socialista. Non ci sono_ piì1 Pirenei per il suo cuore. L'ultirno articolo di Jaurès scrittopoclle ore prlmadi essere ucciso Poche orè nri 11w d,: endere vttt ima del fanatismo , di'. ·1rn 1w,z1011cilistri, ·:Icuu·es sr:ri·veva. netl'Rumanité • il se")ue.nte a1·ticolo intùr,lato Sangue f 1 red'do ·neces-, sar1i0, nd quale clicem fra l'altro: ,· Il, più grande danno nell'ora attuale non è, se così posso dire, n~gli a:vyen_irnent~in se stessi. No:n è neanche nelle dispo·siziom reali delle CJanccllene per colpevoli ch_e pos.sano e~-se~·e:esso non ~ ,ll'olla volontà reale d01 ipopoh; e:sso e nella nervos1ta che guadagna terreno, nell'inquietudine che si propaga, 11ellc impuis\;-ifa immediate che nascono ,dalla'paura, dalla incedczza ango~cio,sa, dall'ansie~à prolungata. A qu0sto panico fol].e le masse possono cedere e non ..; certo che i Governi non cedano a, loro volta. ;E~&i p~sc;,rno. il ~oro. tempo f deliz~oso trastull<?) . a 1m11rc&~1or,ars1 gli uni con gli altri e a, traçiqmllu:- 7.arsi gli uni <.'01i gli altri. E ciò, che essi ,non si ingannino, può durarn delle settimane. Coloro che immaginano che la crisi dipìomaticR, possa o debba essero risoluta in qualc,be giorno, si fibagliano. Oome le batta.glie delle guerre moderne' si sviluppano su u,n fronte immenso e dura,no sette od otto giorni, così le battaglie diplomatiche, che mottono ora in gioco tutta u,n'Europa e un apparak formida.bile e molteplice di nazioni potenti, abbrac ciano necessariamente parecchie f.cttimanc. Per rr, sistere alla prova bisogna che g·li uomini abbiam dei nervi di acciaio o piuttosto una ragione ferma. bi liotecaginobianco. chiara e calma. E' all'intelligenza del po:12..olo, è al suo pensiero che dobbiamo oggi fare awell_o ~e vo– gli_amo ~e egli. possa r~~aner_e pa~rone :1.Ìl se, 1·e– sp_mgcre 11 pamco, dommnr~ 1 s,uoi nervi e sorv':"" ghare il movimento dei nomi e dello cose, per eVL• tare alla ra.zza umana l'orrore della gu~rr8:. . . Il pericolo è grande, ma ..,"SSO non ~ ~nvincib1le se noi conserviamo la chial'ezza dello ~--p1nto,la, fer• mezza dei pro.positi, so noi sappiamo avere l}ello stesso tempo l eroismo della •pazienza e .l'ero1,sro.o dell'azione. La visione netta del dovere Cl da1·a la; forza per compierlo. . Tutti i militanti socialisti iscritti alla Fede_ra,. z1one della Senna, -sono convocati domenica maj:;tma. alla sala .di \V agram, ad una riunione nella, qualf' L'assassino di G. Jaurès. sarà esposta la si tu azione internazionale, dove sara. precis!1ta l'azione che l'Internazionale attende da noi. Altre riunioni tradurranno in pratica il pen• siero e la volontà del Prnletariato e prepareranno la, manifestazione certamente ma.gnifìca che preluderà. a-i lavori del Congresso Internatlionale. Ciò che sopra tutto _importa è la continuità del• l'azione e Ja perpetua vigilanza del !Pensiero e della. coscienza r..lpernin. Lit è Ìa vera salvaguardia, Là è la ga-ranzia, dell' avvenirc. • L'ultimodiscorsodi Jaurès Ecco il testo Uell'ullimo discorso vronunc·iato d~ Chovanni Jaurès a Bruxelles dinanzi a vent·imiil~ persone: , C,'ittadtni, Io dirò ai miei compatrioti, ai compagni 1 d'el P1:>,r– tito in Francia, con quale emozione io ho s~ntito - io che sono denunciato come un senza. patria ~– con quale emozione ho inteso acclamare qui il ricor.d:,i della Grande Rivoluzione. • ' 'r Ma noi non siamo qui per abbandonarci_ a queste emozioni, ma per unire le nostre forze d1 ragione e di sentimento per evitare la guerra. i Si direbbe che le diplomazie ha.nno gi_nrato di 11 à.tterrarc i popoli: ieri, verso le quattro, s1 (Propalò' nei corridoi della Camera una voce, secondo li( quale la gnefra stava per scoppiare. La voce er:i falsa o fummo rassicurati. Quando vrnt i. secoli di cristianesimo sono pas• rnti sui popoli, quando con le armi hanno trionfato i principì dei Diritti dell'Uomo, come avviene che sia possibile che milioni di uomini, po.ssano, senza,

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