La vivandiera di San Martino

.. LA VIVANDIEUA. DI SAN MARTINO 9 si apparecchiava a varcare il mare per correre ad aiutare fratellevolmente l'Italia, risorta a nuova vita. Intanto che facevano gli Austriaci? .. . Apparecchiavano armi e profonde masse di soldati; ma, prima di t otto, intendevano ad avventare sull'Italia la loro arma consueta, il terrore. Non il terrore prodotto. dai fulmin~i ftttti di ~uerra, dalla dimostrata valentia dei generali e dalla prodezza dei soldati; ma quello che s: solleva nell'anima u1nana all'udire, al vedere le crudeltà più atroci. Si narra che i capi dell'esercito crociato a Gerusalemme, vo1.endo lasciare nell'animo dei Saraceni la pilì grande impressione. di spavento, fclcero arrestare due principi, il padre e il tiglio; e ordinarono che il tiglio fos se scannato, arrostito e divorato da al cuni mangiatori di carne • • umana, in presenza del padre, che ne morì di spavento. A simili spedienti usò sempre ricorrere il governo·austriaco. La ferocia delle umane belve che la casa d'Ab- · sburgo soleva trarre .fuori dai pantani di Croazia e ùalle semiselvaggie popolazioni slave, ecce:lette ogni limite. Nella guerra d'Ungheria, nel 1849, un uomo era riuscito a rendersi _celebre p er la sua crudeltà anche in mezzo ai suoi crudelissimi colleghi. Costui era iL feld-maresciallo Haynau, il bastonatore di donne. Europa tutta feemette di orrore al raccont0 delle atrocità di costui. Un giorno, mentre il vecchio infame visit ava, a Londra, una birreria, si sparse voce fra gli operai (~he Haynau • l

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