La vivandiera di San Martino

56 BlBLlOTECA PATRlOT"TlCA ' -Fuoco! - ordinò li comandante accennando colla spada. Dodici colpi J'imbombarono, sparati a . un punto solo. il condannato, percosso, infranto, 'miserabile spettacolo ai suoi stessi nemici, fece, malgrado i legami ; un sobbalzo terribile ; poi precipitò J•ovinando sul terreno, che maechiò di larghe pozze sanguigne. Giustizia è fatta ! - mormorò il prete, che non senza un perchè aveva assistito a tutta quella sc.ena- E adesso · a Peschiera. ~ EPILOGO ~~·~ L'ospedale di Peschiera ,riboccava di feriti. La vJt.toria dei Franco-Sardi era stata acquistata a caro prezzo ; il fiore dell'esercito era ferito . In una delle corsie me.glio disposte per l'aria e la luce, sopra un lHtto bianchissimo, riposava ur~a giovane donna. Carolina Bardtni, entrata come vivandiera fra i bersaglierj, si era spinta nelle .Prime file della battaglia. Senza armi, agitata da una specie di eroico furore, ella aveva . compiuto prodi ~·i di valore, qua racaogliendo, sotto .il fuoco dei cannoni nemici, un ferito, altrove strappando la bandiera alle mani di un ufdciale nemico che stava per afferrarla. \ Per lungo tempo pareva che un incantesimo la difendesse dalle artiglierie ; n1a in una carica di ulani, .travolta sotto i piedi di un cavallo, era stata gravemente' ferita; e soltar ~o la 'forza della gioventù l'aveva salvata, dopo breve ma terrib1le malattia. ..

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