La vivandiera di San Martino

LA VlVANDIERA DI SAN MARTINO 55 - Una cortigiana..,. quantunque... ~ Ma chi era dunque colei ?... ·- Era l'ultima superstite della famiglia· Bardini, di quella famiglia da voi barbaramente assassinata.... Persistete ora a credera che morrete innocente ? Una luce sfolgorante, minacciosa si diffuse nel cervello del barone. Egli comprese tutto : la donna che per vendicarsi aveva rinunciato alronore e alla pur·ità del corpo la punitrice che con logica tremenda, inesorabile aveva l ordito una trama senza eguale, in cui egli, l'ardito, lo scettico, il motteggiatore, era caduto come un povero imbecille~ Comprese tutto, e il sangue gli affluì tumu1tuando alla fronte e alla gola, Si alzò, ltvò al capo le mani come per levarsi quel peso incornportabile, mandò un rauco grido.... e precipitò sul terreno co1ne un morto. Allo strepito della caduta accorsero i soldati e gli ufficiali. - La confessione è stata lunga - disse il prete impassibile - e le mie parole banno come vedete, prodotto un effetto portentoso sul paziente. - Ber bacco ! - mormorò un ufficiale, cerca11do di soilevare H caduto - si può ben dire eloquente, questo prete! Io ho sentito predicare l'arcivescovo Saiscouk, ma non mi è mai accaduto di cader svenuto ! L'esecuzione era imminente. Fu collocato il barone, che poco più sentiva, sopra • una sedia alla ttuale fu legato ; poi il pelottone d'esecu.. zione si collocò in ordìne. Ad un tratto risuonò un grido terribile. - Il nemico ! il nemico

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