La vivandiera di San Martino

54 BlBIJ!OTECA PA'fRlO'r'flCA E tremenda doveva essere la scossa portata daUa con- · danna al barone percb:è il suo labbro cattolieo e fedele ~j avventut--asHe a pr oferire siffat te bestemmie. - Voi dunque - disse il prete -siete convinto, ngliù mio, di non aver meritato il vostro destino ~ - Il mio destino, dis~se l'ufficiale, dando finalmente libero sfogo alla collera ch.e l'opprimeva - H mi<> destino!.. .. Ma non v 'è, nei s ogni più insensati d€i frenetici, una situazìone più orribile, p iù odiosa della mia! Come r da che siamo in Italia io no!} mi occupo di altro che. delle cose della guerra ; io mi batto ~ome un leone, ho due cavalli. ucci si sotto di me in battaglia... ~ mentre mi a 1petto le lodi, le promozioni, la gloria, mi sento condannato come traditora alla fucilazione alla schiena.... Oh! !asciatemi ceedere che si tratta di un sogno, altrimenti spaventerò coll~ mie bestemmie H cielo e l'inferno !.... Il prete f0rmò quel violento flusso di parole furibonde con due sole parole. - E la Bella Lombar da? Il capitan0, come se avesse avuto un colpo di mazza, cl'inò il capo stordito; m 3, ben presto lo rialzb. " - E vero -disse- io ho perduto un'ora nelle braccia di colei ... ora di feli cità, ora di paradiso, che la vici... nanza della morte non vale a farmi scordare !... Ma. basterebbe questo, :r.--cverendo, per farmi reu di morte~ - C'è ben altro!. .. - riprese H prete la cuì voce lenta e sommessa, simile al rimprovero di una coscienza lungamente ad.dorm.entata, faceva drizzare per lo spavento i capelli sul capo ùel capitano - Sa.pete voi ehi fosse la Bella Lo1nbarda?

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