La vivandiera di San Martino

T ' LA. VIVANDIERA Dl SAN MARTJNO 53 - Signori - disse - questo miserabile vi sia sacro egli appartiene alla giustizia militare. Si raccolga il consiglio di guerra, e fra un'ora la sentenza sia pronunciata ed eseguita. Gli ufficiali, chinato H capo, si allontanarono. Quattro rimasero' a custodia del prigioniero, che veramente non avev:;t nessuna voglia di fuggire. Annichilito, senza volontà, senza forze, egli rassomigliava alla statua della disperazione. La decisione del consiglio di guerra non si fece aspet- , tare. Il barone non seppe spiegare nul~a; nè il ritardo nella consegna degli ordini, nè la tremenda lettera tro· vata in casa sua. La condanna era prevista; fucilazione alla schiena, L'imperatore firmò la sentenza con una Hpecie di rabbia. / - C'è un prete - disse il segretario del consiglio di guerra - per confortare gli ultimi istanti di ·un disgraziato? - Son qua, son qua, - rispose una voce stridula - Dio mi ha ispirato di venire oggi al c~mpo l Il segretario· gettò) gli occhi sulla faccia scialba e volgare del prete. - Venite dunque, reverendo - e lo consegnò a un. soldato che lo condusse verso il prigioniero. 1 Questi, immerso in una cupa disperazione, appena alzò gli occhi all'apparire del parroco. Nondimeno alle prime parole del prete alzò il volto cupamente deciso. - Non ho bisogno del vostro ministero, signore! - disse con rauco accento - La morte che mi faranno fare è la più aperta negazione della giustizia del vostro Dio; jo lo rinnego!

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