La vivandiera di San Martino

LA VlVÀNDlERA Dl SAN M!RTtNO 51 - ~ire, io aveva dato person.almente gli ordini da portare a un uomo sicuro; al barone ~chwartz, che vostra maestà conosce. Ho sap·1to dalla propria bo.cea .<;JeJ principe di Lichtenstein che gli ordini sono stati portati con un ritardo di due ore, che il eapitano Schwartz non ha saputo spiegare. - E che si è fatto in seguito? - I-Io ordinato l'arresto del capitano Schwartz, e la perquisizione della sua t enda. Per quanto mi sia impos ~ si bile di suppol"re un tradiment0, ho dovuto 'prendere gli opportuni provvedimenti. - E avete fatto bene generale - disse in tono meno bruseo il vinto imperatore. - Fate venire qui il barone; voglio interrqgarlo io stesso. Il generale si mosse, poi, tornando indietro : - Supplico Vostra Maestà - disse umilmente -- di non volere dimenticare che il capitano Schwartz si è battuto eroicamente oggi, e che ba avuto due cavalli uccisi sotto di sè. - Andate, signore - ripetè il rovrano. - So benissimo in che maniera si debbano trattare i miei ufficiali· Ma in quel momento sorse fuori della tenda un gran tumulto. Un ganerale, pallido, a capo scoperto, i linea· menti sconvolti, si precipitò come un pazzo nella tenda. - Sire ! - gridò, volgendosi all'imperatore - non c1 condannate più se fum1no vintL. eravamo traditi. - Orribile parola diceste, genérale! - Orribile ruenQ del fatto... Ecco ciò che è stato trovato nella tenda dP-1 capitano Schwartz. Francesco Giuseppe prese rabbrividendo il foglio che gli veniva presentato. Era una . lettera spiegazzata, annerita dal fumo; era evidente che era stata gettata da qualcuno '

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