La vivandiera di San Martino

f LA VIVANDIERA DI SAN MARTINO 45 mandato, dal capitano Avogadro. Quest'intelligente e va- .loroso ufficiale eseguì una splendida carica avanti il fronte dell'artiglieria, ricacciando gli Austriaci all'estrema destra, e cambiata quindi la direzione, fece una seconda. carh~a perpendicolare alla prima che rese libero l'al-. tipiano. Il generale Mollard, tutti gli uffiziali dello Stato maggiore ed i comandanti di varii corpi concorsi all'attacco giovandosi del ~onseguito buon esito portarono avanti a suon di. trollibe e 'tamburi tutti i distaccamenti incontrati, , sic·chè la formidabile posizione di S. Martino venne in breve tempo occupata con sufficienti forze contro ogni " ulterior tentativo degli Austriaci,., che furono anzi insèguiti e ancora colpiti nella ritirata dell'artiglieria piemontese.- "' · ' - Cessò finalmente il fuoco verso le ore 9 dopo 14 ore di combattimento sostenuto continuamente dal principio al fine dalla terza divisione (Mollard), mentre la quinta (Cucchiari) potè' riposarsi dalle lO alle 4 e metà della sel conda (Fanti) dalle ore 4 sino al fine della battaglia: le l quali due divisioni e mezzo dovettero lottare contro le l truppe dei due corpi d'armata austriaci comandati dal _generale Benedek, e così contro forze immensamente superiori avvantaggiate dalle posizioni e difese. Tre cannoni rimasero ai Piemontesi quali trofei della Yittoria ·che se 'fu insjgne, fu però pagata con ·assai gravi perdite: la 3-a divisione e la brigata Aosta della 2a ebber o insieme 23 ufficiali uecisi, 75 feriti, e qi truppa 250 uomini morti, 1505' feriti, oltre a 700 dispersi. La 5a divisione ebbe' 19 ufficiali morti, 62 feriti, 279 uomini di truppa uccisi, e 1264 feriti oltre a 430 dispersi. • { '

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