La vivandiera di San Martino

! l ' r• • • ' l \ . LA VlVANDlERA DI SAN MARTJNO 37 • ebbero appena tempo d~ occupare la chiesa di S. Martino, onde dar agio alle truppe delle ricognizioni di sfilare per la strada sottostante. Il nemico che era in forze progredì. \ senza arrestarsi verso la cascina Contracania, obbligando così le truppe Sard~. ad abban~onarè l~ posizioni di San Martino per gQaqagnare a tempo la loro linea d1 ritirata. ' .. · Erano le 9 del mattino qu~ndo le prime truppe della 3a divisione 7o ed 8° reggimento fanteria giungevano sul '. , - . . campo di bat.tagli~ seguendo la ferrovia~ Il generale Mollard le formò tosto presso Canova in ordine d'attacco, ' il 7o reggimento in prima, e 1'8° in seconda linea. 9uesti due reggimenti lanciati senza indugio all'attacco , dì S. Martino, con .ordine di non far fuoco, arrestarono il nemico. Si portarono successivamente innanzi col più mjrabjle slancio e guadagnarono due volte il ciglio dell'altura da San Martino al Roccolo ove il nemico abban- .. \ donava tre · f' pezzi che non si poterono però esportare. L~artiglieria della divisione· ed i cavalleggieri di Monferrato contribuirono a questo successo. l Er·ar1.o però stati uccisi il colonnel1o Beretta, ed il mag- ; , giore Solaro, feriti il generale Arnaldi, il maggiore Borda ed il maggiore Longoni .e le truppe·private di questi capi, ... spossate dal sole ardente, dalla. rapida marci~ e dal vigoròso assalto, dovettero 'infine cedere al nemico che accrescendo continuamente le sue forze da Pozzolengo e padrone del terreno dominance, riprese il ciglio già perduto dell'altipiano,. e con questo le sue artiglierie. 3li Austriaci guadagnavano anche terreno scendendo da cascina Contrachnia, cd avanzandosi verso la cascina Selvetta onde cadere sulla ferrovia ~ sulle comunicazioni dei Piemontesi. Il primo ·squadrone cavalleggieri Saluzzo ' l

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