La vivandiera di San Martino

LA VlVANDlERA Dl SAN MARTINO 35 Prim~ dello spuntar del giorno le truppa Sarde erano pure poste in movimento secondo le istruzioni diramate ' in base al piano precedentemente stabilito, spingenqo ricognizioni nella zona di terreno compresa fra il lago di Garda e Pozzolengo nella direzione di Peschiera e su Madonna delle Scoperte lateralmente a Solferino. La 3a divisione batteva il terl~eno tra il lago e la strada ferrata di Venezia: la 5a più a déstra avanzava su Pozzolengo : la l a da Lonato per Castel Venzago dirigeva la sua ricognizione su Madonna delle Scoperte per rivolgersi poi anch'essa a Pozzolengo. La ricognizione dell~ 5a.·divisione si componeva dell'So battaglione bersaglieri, del2° battaglione Ilo reggimento, del l. squadrone cavalleggieri Saluz~o e di una sezjone della 7a batteria di battaglìa. Queste tr\lppe da Lonato per la ferrovia che domina , in molti - tratti la campagna e quinrli per la strada Lu· gana si dirigevano su Pozzolengo alle 3 del mattino. Teneva dietro ' loro una colonna di riéognizione dell'e- . . strema destra del generale Mollard compoRta del l o bat· tàglione del 7° e del l o battaglione dell'So reggimento fanteria}di due compagnie del l o o e due compagnie del 2o battaglione ' bersaglieri, di uno squad1 one cavalleggieri Monferrato e 4 p·ez·zi della 6a batteria di battaglia. A poca distanza dai t punto d'incontro d\1lla ferr~via , colla strada Lugana, questa lascià alla St~a destra un altipiano detto di S. Martino, il quale vasto per contenere molte truppe è circondato ad occidente e settentrione da ripida scarpa che sporgendo in alcuni tratti forma bastioni, resi fort~ da caae isolate e da folte piantagioni di abeti che li coronano e ne rendono fac,ile la difesa. La

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