La vivandiera di San Martino

LA VIVANDIERA DI SAN 1\1A.RTINO l---__:__.___;___;_______ ~_ 29 , · dalle Alpi a schiacciare, nuolvo Barbarossa, la libertà italiana. La sua presenza raddoppiava il coraggio e la valentia degli Austriaci. Mentré il Re era occupato i~ questi pensieri, e si riprometteva se non altro di cadere in modo che la sua sconfitta mettesse paura al vincitore, un aiutante di campo si avvicinò. - Sire - disse - c'è una donna... - Che cosa vuole 1.. ... - disse .Vittorio Emanuele di malumore. - Dice aver cose 1mportanti da comunicarvi, riguar- ' danti il . nemico. Gli occhi del Savoiardo sfavillarono. - Che entri! .... che entri! .. .. - esclamò. - Qualche cosa mi dice che di qui viene la salvezza.... Un momento dopo Carolina Bardini era innanzi al re. - Figliuola - disse questi colla paterna bontà che noi tutti, o Re nostro L. . ricordiamo con lagrime -figliuola dite quello che sapete. - Sire, il nemico che Vostra Maestà crede lontano, è qui vicinissimo. Ecco l'ordine di concentrazione dei corpj; ecco le disposizioni date da Giulay .... - Contagg! - esclamò il Re, balzando ìn piedi e bat- , tendo sopra un timbro. Comparve un ·'aiutante. - Qui subito Fanti, ·e si avverta l'imJ?eratore che fra / un minuto avrò l'onore di fargli visita. E come avete potuto avere le notizie occorrenti, figlià .. -· Sire... da un ufficiale austriaco... aiutante del gene·· rale in capo... Una ripugnanza istintiva fece arretrare n monarca. Il

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