La vivandiera di San Martino

LA VIVA.NDIERA. DI SAN MARTINO l nel viso, ma con tutti i segni della più radiosa felieità negli occhi. Egli baciava le mani di Carolina, e le ripeteva: - Ti sposerò... oh, ti ·sposerò, lo giuro !.. . A queste parole - che erano sincere da parte del tadesco - la g·iovane non rispose nulla. Se nonchè nel suo viso, che sorrideva come sempre, si diffuse un terreo pallore, che durò un istante. , ' Il capitano; scendendo le scale, si [portò la mano al giustacuore, che si era tolto un'ora prima. I due dispacai erano alloro posto; il suggello intatto. Schwartz respirò. . - E adesso - ·disse fra sè, risalendo sul .cavallo che nitrì di gioia rivedendo il padrone - e adesso, ventre . l ' a terra, e a campo ... .. Intanto nella casa della Bella Lombarda accadeva un1altra s.cena: . Giampietro, appena us.cito il capitano, si precipitò nella stanza di Carq,lina. Ma al vedere l'espressione di ferocia , di .odio, di dispe11azioJ1e che si leggeva sul viso della .. donna indietpeggiò spa-vezltato. ' ~ ' . -- E fatto 1.. . - domandò essa. - Si .... Ma a qual prezzo, Dio mio!. .. - rispose il con· . tadino angosciato - Il prezzo non monta... quando sarò morta, nessuno si preoccuperà se io sia stata pura o infame - rispose la giovane donna con un riso stridente - Orsù, dammi. Giampietro consegnò alla figlia dei Bardini la copia dei dispacci, che aveva aperto, copiato, -poi riaccomodato n maniera abilissima, jntanto che il capitano si abbandonava alle dolcezze dell'amore. - Finalmente I - mormorò la giovane donna con un

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==