La vivandiera di San Martino

.l 18 BIBLI6TECA PATRIOTTICA l . guerra che si succedetterò, un fatto enorme ; cioè ch.e le fortificazioni veronesi fossero sempre, com~ a tempo ~el- . l'Austria, fortissim.e verso l'Italia e aperte verso le Alpi .· ' ' Giulie, quasi braccia ~palaneate a ricevere il nemico che tornasse a minacciare la patria. Si assicura chè adesso questo gravissimo sconcio sià l evitat9, e che i s<tldati di Francesco Giuseppe, tornando in Italia, troverebbero nei cannoni di Ve~ona un'acco .. glienza tutt'altro che fraterna. E in verità; troppo pese:- rebbe a' cuori italiani il dubitare che così fosse. Noi siamo amici con tutti; questa almeno è .la frase obbligata di tutti i discorsi della corona che si prQnunciano in Europa., e che salgono in capo all'anno a una l somma di parole ragguardevoli. Ma siccom((, con tutta questa cura pacifica~ sei milioni di soldati sotto le armi non attendono che un cenno per precipitarsi gli uni ,sugli . ' . altri a macello reciproco; siccomP-, in questa Arcadia di felicità e di amore universa~e, i popoli curvano le spalle l ' affaticate Gotto il peso incomportabile dei bilanci della guerra, ne risulta che è sempre bene tenersi · in guardia. Dunque, amici e alleati quanto si v uole ; ma Verona saldamente fortificata e guardata... , / . , Il quartier generale, posto a Verona, aveva anche accresciuto l'animazione di questa città, piena anche in ' tempo di pace di quel fermento, di quel viavai che ac- · compagnano sempre un gran comando militare. Il generale in capo aveva preso alloggio :nel pa~azzo del 'governo ; àl suo fianco erano il capo di stato mag-

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