Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

• 34 GIUSEPPE l\IAZZINI La terra è di Dio : gradino tra gli infiniti che ci guidano al cielo, sede d'una delle nostre esistenze; e ci è data perchè in essa ciascun di noi possa prepararsi ad un'altra. Non è soggiorno d'espiazione nè arena. di tentazioni: la necessità di purificarsi dei falli commessi e le tentazioni al male, che sono condizione della nostra libertà, vivono in noi e ci seguiranno ovunque e in ogni ulteriore svolgere della vita dell'io. È la sfera d'una missione, che dobbiamo compire in essa e coi mezzi di lavoro ch'essa ci dà. Benediciamola come luogo di santificazione possibile. Nella crescente serie· dei mondi, colonne miliari sulla via del lungo pellegrinaggio dell'io, la Terra anch'essa ha il suo posto: .culla anch'essa nei limiti prescritti, dell'ideale, incarnazione, nel tempo e nello spazio, dell'eterno Verbo, nota nell' immenso accordo che abbraccia e armonizza la Creazione e anello essenziale nella catena che annoda l'Universo al trono di Dio. La vita è missione. L'esistenza umana ne rappresenta uno stadio ; e dobbiamo correrlo qui, sulla Terra. Scoprire, comprendere, conquistare intellettualmente il frammento della Legge accessibi le alle umane facoltà. e tradurlo, quando le .forze umane consentono, in fatti qui dove fummo posti; è questo il fine, il DovERE. Noi dobbiamo tendere tutti e ciascuno, a incarnare nell'Umanità quella parte dell'eterno Vero che ci è dato d'intravvedere, a convertire in realtà sulla Terra quanto del regno dei cieli del concetto Divino che s'agita nella Vita, ci è dato di intendere. Facendolo, noi avremo elaborato nell'uomo l'angelo: non facendolo, ricalcheremo la via. La nostra Morale dice dunque agli uomini:

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