Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

6 PREFAZIONE' rapidamente crescendo ed este_nd~ndosi_le. ten~enze deg~i Individui e dei Popoli all'associazwne di hber1 ed eguali; e nei due terzi d'Europa le genti si sono più vplte raccolte e hanno fatto _intendere coll'azione il loro pensiero. E quella parola Associaz~one~ parola ~i guer!~ al Papato morente, e di risveglio :11 credenti, Mazzm1 1:1 ripeteva nel 1833 ai Sacerdoti italiani· nella sua risposta all'Enciclica di Gregorio XVI, e con impar,' ggiabile ardore e costanza, la tramandava come la croce di fuoco di colle in colle, di città in citLà, per mezzo • dei fedeli della Giovine Italia, alla Penisola e alle Isole. E anche l'Italia ne fu scossa, e negli anni 1833, 18;H, ,1843, 1844 e 1845, provò con assidui conati, col m11rtirio del sangue, del carcere e dell'esiglio, le sue irresistibili tendenze all'Associaz ione nella Nazione. Ma si ma turava e s'avvicinava una crisi. t.remenda. Vcdeva bensì Mazzini che la cris i in Europa, e principalmente in Italia, era prodotta da una ragione cont ro la vecchia menzogna e il vecchio dispotismo, insieme collegati, "piu ttosto che da una · fede in un nuovo Vero ed in nuove Istituzioni, in armonia con quel Vero. Quella che si preparava era un'opera di demolizione piuttosto che di riedifìcazione. E Mazzini, con quel suo eriterio infallibile, prevedeva titubanze, illusioni ingannevoli, delusioni amare, contrasti, anarchia e nuova caduta ..Ma la crisi era alle porte, e, presentendo - precisamente perchè non vi era ancor fede lil.ei cori - . che il nuovo Papa, sia per · calcolo, sia per vanaglorioso desii:lerio di popolarità, trarrebbe le moltitudini a sè, nella lusinga che il Papato potesse dividere le loro aspirazioni all'Associazione della. Nazione, e ancora allearsi collo Spirito di Libertà, come ai tempi della Lega Lombarda, scrisse 1'8 Settembre 1847, la celebre ed eloquentissima sua Lettera a Pio IX Pontefice Massimo. Anche questo suo scritto non fu compr,·so al pari di tanti altri e prima e poi. Nel 1831 la sua léttera a Carlo Alberto fu considerata una transazione, quasi un'alleanza col re. Era soltanto un avvertimento e fu inosservato pur troppo. l

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