Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

DAL CONCILIO A DIO 7 JD.el culto esclusivo del benessere materiale, poi prostrandoli alla violenza che riesce, alla prepotenza del fatto compiuto: spense, tre secoli addietro, ogni favilla di vera vita italiana fra noi, come aveva, diciassette secoli prima, spenta ogni virtù di volontà r epuùblicana in Roma; e spegnerebbe, se riescisse a impiantarsi nel core dèlle moltitudini, ogni germe di futura grandezza nell'Italia nascente. Moralmente, il Materialismo è diseredato di ogni criterio, d'ogni diritto, d'ogni principio di Educazione collettiva. Tra una Legge intelligente e preordinata che assegni un fine alla Vita e la Forza, cieca, irra,.. .ziona.le, fatale dei fatti o fenomeni passeggeri non è via di mezzo; e i materialisti, ignorando la prima, devono necessariamente adorar la seconda e prostrarsi presto o tardi al dispotismo - poco monta se di ·baio- .nette bonapartiste o di ghigliottina repubblicana- che ·è il metodo della Forza: non ammettendo concetto prov· videnzialmente regolatore dell'esistenza dell'Umanità collettiva nè immortalità dell'io individuale, essi possono illogicamente balbettare le sacre parole di Progresso e di Do v; ere; ma tolgono ogni base al primo, ogni sorgente al secondo. L'insensata brutale dottrina cancella aall'anime la sola vera virtù, il sacrificio: i seguaci possono talora, spronati dagli istinti religiosi del core, compirlo, non insegnarlo. A che il Martirio per un santo pensiero, quando ogni pegno del suo fruttare stabilmente all'individuo o alla razza è svanito? Nella tenebra d'un mondo senza Ideale, con una breve imperfetta combattuta esistenza; senza legge fuorchè di sensazioni e d'appetiti che ne derivano, l'uomo ad ogni insegnamento morale risponderà sem·

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