Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

6 GIUSEPPJ<: MAZZIN! questioni vitali che s'agitano tormentose nell'animo nostro. Quei Vescovi sollevavano, di fronte alla forza ma· teriale d'un corrotto crollant~ Impero intorno alle cÙi fronLiere suonava minaccioso il passo dei barbari, la bandiera dell'idea morale, d'un Potere spirituale, che dovea s:1lvare la Civiltà e conquistare i barbari ad essa. Voi adorate la·Fo_rza; la Forza che da Prometeo a Galileo t entava incatenare alla rupe immobile del • ratto presJnte i rivelatori o i precursori dell'avvenire : v' incurvaLe ad essa, predicatori ai popoli di cieca som- .' messione, quand'anch'essa è violatrir,e della Legge Morale; e l'invocate sosteniLrice, poco monta se da chi è incredulo alla vostra fede o da altri, ogni qualvolta vi sent.it e minacciati nell'usurpata potestà temporale. I credenti di Nicea iniziavano un'Era e benedicevano ai popoli cougr~.·gati sul limitare. Voi faticate a ricominciare un passato consl,lnto e maledite alla generazione, che non vuole n è può seguirvi in quel lavoro di Sisifo. io non sono materialista. In giovani di mente angus~a e superficialmente educata, ma bollente di core, iraLi esageratamente a un passato fatto cadavere e che pur vorrebbe dominare il presente, accar12zzati. nella vanità da ogni audacia d' emancipazione e solleciti, per impotenza di scoprire in ciò che fu la leg·ge dell'avvenire, a confondere, la negazione d'una esaurita forma di Fede e quella dell'eterna ingenita Fede dell'anime, il materialismo assume sovente aspetto di ribellione generosa e s'accompagna con virtù di sacri- :lìcio e culto sincero di libertà; ma spegne, diffondendosi ai popoli, lentamente, infallibilmente, ogni fiamma d'alti pensieri, ogni scintilla di libera vita, rovinandoli prima

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