Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

22 GIUSEPPE MAZZIN[ Proclamate in vocaboli, che le moltitudini intendano, i p1·inòpii morali che devono presiedere alla rigenerazione. « La religione è la sanzione di que' diritti, di quei doveri, di que' principii. « Il papato è spento: ma la religione è eterna: il papato non n'è che una forma invecchiata e logorata dall'idea che ha subìto uno sviluppo e vorrebbe manifestarlo. • « Il cattolicismo è spento; ma voi che vegliate alla sua bara, ricordatevi, che il cattolicismo non è che una set.ta, un'applicazione erronea, il materialismo del cristianes imo. Ricordatevi che il cristianesimo non è se non una rivelazione, e una predicazione di alcuni principii, di alcune relazioni dell'uomo con ciò che è fuori di lui, ignote al paganesimo. Ricordatevi che quei prineipii son quei medesimi che stanno scritti sulle bandiere degli uomini della libertà. Ricordatevi che non gli uomini, ma il tempo e le cose, e il progresso, e la manifesLazione di qualche nuovo principio, mutano le religioni, e che chi tenta so..stituirsi al tempo e a quelle cagioni fa opera stoltà e funesta. Ricordatevi infine, che ai due terzi delle rivoluzioni ne'popoli singoli, e· a tutte le grandi rivoluzioni dell'umanità, ha presieduto sempre ' un principio religioso, e che il volerlo abolire dove non n'avete un altro da sostituire, dove non è nè educazione, nè convinzione profonda di doveri gener ali, nè ·coscienza uniforme, nè abitudine d'alte virtù sociali, -è lo stesso che creare un vuoto, aprire \ln abisso . ' -che forse colmerete voi primi. - « Forse in religione come in politica, l'età del sirn- .bGlo va consumaqdosi rapidamente e noi stiam presso

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