Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

DNL PARA AL CONC!I~tO :1.3 universale çhe si stende dall'Alpi al Faro, come un'ondl bollente, la cui sorgente è nelle terre romane: -un fatto europeo. V'è benaltro in quelle terre che una gente oppressa e fremente: ben altro che una moltitudine bisognosa d'un miglioramento materiale nelle sue condizioni: ben altro che alcuni comuni insisten ti sulle loro franchigie. V'è lo sviluppo d'una rivoluzione morale: la manifestazione d'una legge morale: la proclamazione d'un principio di libertà ' morale. - V'è il genere umano alle porte di Roma, richiedente imperiosamente le sne franchigie. lL PAPATO SI SPEGNE.- IL PAPATO È SPENTO. « Da gran tempo la potenza morale del · papato è perduta in Europa. - Lutero la uccise, sottraendole il Nord. Una sola città che rinegasse quella potenza, e durasse nel rinegarla, bastava a ferirla di ferita. mortale, bastava a :dimostrare che jl papato aveva compita la sua missione sulla terra, e non corrispondeva più ai bisogni e alla condizione intelle ttuale dell'umanità. Da quando il dito che accennava un tempo w·bi et orbi, si vide conteso un terzo d'Europa, incominciò l'agonia del papato: il papato è una religione, e il carattere dell'unità religiosa è quello di essere universale. D'allora in poi al cattolicismo mancò per sempre il potere. Ogni papa, salendo al trono, trovò scem!\ta l'estensione del suo dominio. Era un t erreno, al quale l'oceano logora insensibilmente le sponde: un fiore che ogni soffio di vento spoglia. Come spinti da mano potente, dalla mano dolla civiltà progressiva,

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