Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

7 più o meno lodarsi? E poi siccome a poco a poco non ci sarà più galantuomo al quale non si voglia appiccare questo benedetto codino, non è male di studiare la specie, come fanno i naturalisti quando scuoprono un nuovo animale, e vedere quali sieno i suoi distintivi , le sue qualità, i suoi inconvenienti ; e parlandovi di me, sarà a un dipresso farvi la storia di tutti, o almeno di molti altri codini, e perciò fate conto che non vi parlo d'un individuo, bensì d'una classe, e lo stesso conto farò io: nel qual modo io non avrò a pel'itarmi a parlare , e voi non avrete a ridere del fatto mio nell 'ascoltat·mi. i\'la ora che ci penso. . . . . non von·ei che di un'alt1·a cosa vi venisse da ridere. Non vorrei avesle da dire: « Già abbiar~10 capito : il « fine di lLttte queste chiacchierate è d'essere c< rielelto! » Io non so se vi verrebbe nepput· io menl<~ di elegget·mi per la seconda volta, e mi sta in u1eute anzi che ciò non dovesse accadere. Comunque stia la cosa, le mie circostanze private, lo stato della mia salule, non ·mi permetterebbero forse d,adempiere assiduamente ai doveri d'un nuovo mandato, se pure l'ottenessi da Ha vostra beuevolenza, ed in virth dell'ampia assoluzione di codinismo che mi concederete, son certo, dopo aver letto questo mio scritto.

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