Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

ls6 spalle mie. Ed infal.li raccontano d'un tale che ~ra stalo condannalo ad essere esposto nudo nl sole, ai tafani ed alle mosche, e venendo una buona persona per cacciargliene, il pazienle disse: cc Lasciate stare, se tu cacci le satolle, verranno le affamate e sarà peggio!! » Dunque se il profitto di tutto quello che s'è . fatto, sud::,to, sofferto in lla1ia da anni ed anni avesse nd esset' fJUeslo, non sar·cbbe mera,·igliu se al popolo, all'universale, incominciasse a venir a noia e Risorginwnlo e Rcdcnz.ionl', cd lnclipcnden:u.. e Libertà; e si sarebbe trovato il modo eli far detes tare ciò che v'è di più bello, di piit gra nde, di piu desiderabile nelle sorti d'una nazion e; di corrompere e di guaslnre uno dei più spontanei, de' più generosi, de' piit incolpabili commovim.ent.i di popoli che ricordi la storia. Ed a questo pur troppo si lavora, ad un tal punto pnr troppo siam quasi giunti, perchè si volle fare governi di setta, e non governi di tutti e per tulli. Aprano gli orecchi i ministeri democratici, che qui è roba pP.r loro. Un tempo fu arte mia esser pittore. Vediamo un po' se ho perduta la mano interamente, o se mi riesce aneora dipingere un qundro -- il qaadro dello SUllo presente d' Italia. L'ltalin, spinta p i i l dagli crenli che dagli no-

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