Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

lt~ Abbinmo una Costituzione, abbiamo leggi. che assicurano la libertn per tuUi, i ·drilti di tutti. Colla Costituzione alla mano ognuno può farsi far ragione contro chi gli volesse far torto. Sotto un governo assoluto ogni via è chiusa, e capisco che si ' ricorra ad altri mezzi e ciascuno s' aiuti come può. l\ia solto un reggimento costituzionale chi rictHl''e ad nltri mezzi che ulla legge, è birba o imbecille, anzi l'una e l'altro. E ci() sia detto a tutti i partiti, a tutti gli uomini, a ricchi, a poveri, a nobili e non nobili, a codini e non codini, chè la regola è generale e non patisce eccezione. Il male è che per ora poco si seguita in ogni paese ed in Italia meno che altrove. In llalia sinora la questione della libertà non vedo che sia stata posta lealmente e realmente da nessun partito. Non si tratta per ora eli libertà, ma di mutar dispotismo. Dicono uomini nuovi, cose nuove! A me pare invece di vedere uomini nuovi ma cose vecchie. 1\•li pare che al governo non è più il partito di prim3, ma è sempre governo di partito, governo di setta! Il popolo, il vero popolo, la nazione, dico io, che cosa ha gnadagnato al baratto? Trattandosi di padroni, meglio quello che ha lo stomaco pieno e buoni panni indosso' che chi è ignudo e digiuno, e s' ba a rifare alle ·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==