Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

:5~ Non si dirà che ia llnlia non s'è trovata voce che si levasse 3 difesa de' santi ed incorruttibili principii della giustizia, della verità, della le~dllt e dell'onot·c. Se l'udire tali parole contrista uomini, che IJo onorati e stimati, e che desidero potere onorare e stimare nelravvenire, come pel passato, neppure a me è dolce il pronunciarle. l.Ha l'ho stimato un dovere, c nel dovere non si guarda al diletlo: ho stimato poi che non si sconven :sse a me il dirle, perchè se io non risplendo per sapienza , per ingegno, per grundi fatti e per estesa fama, posso almeno dire a viso aperto e sicuro di no·n venire smentito, ch'io fui mosso in tutta la vita mia dall'amore di Italia, noa dall' amot· di me stesso, ch'io non cercai r i~ onori, n è gradi , n è oro , e posso dire che d i quello ch'io predico agli altri n'ho dato io stesso l'esempio. Voi forse, amici miei, troverete che son , poco modesto e che mi vanto. Posto che vi fosse venuto qneslo pensiero, sarebbe un tristo segno per l'epoca e pel paese in cui viviamo. Se per chi ha parlato, scritto e s~è adopera~o 3 pro della patria potesse esser vanto il dire , che quel parlare, que' portamenti non erano un amo per pescar ciondoli, ricchezze o porlafogl i; si doyrebbe lrarne argomento poco

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