Il Conte di Cavour e l'Italia - 1859

9 assunse in quel momento al cospetto delle nazioni la legittima rappresentanza, aprendo così a sè stesso un più largo e più glorioso avvenire. L' Italia sentì di esser viva nel Piemonte; e salutò con riconoscenza nel conte di Cavour il suo novello Farinata . III. Non VI e rivolgimento politico notevole, non v1 e grande rivoluzione che possa compiersi nell'ordine materiale, se preventivamente non sia già preparata nell'ordine morale, nell' ordine delle idee. E questo mutamento nell' C\rdinc morale e nell'ordine dell'idee a favore dell'Italia avvenne, dopo il Congresso di Parigi, per opera del conte di Cavour. In quel Congresso il Piemonte acquistò più che non aveva perduto a Novara (ben egli il disse) gli valse assai più che se avesse guadagnata una battaglia. Se l'Italia, ,se l' Eur·opa, se il mondo siano rimasti compresi di stupore è di ammi razione, d' interessamento e di simpatia verso il Piemonte, basti per tutti citare il solo fatto della soscrizione per i cento cannoni di Alessandria, alla quale, come dimostrazioni di affetto, vòllero coneorrere perfino le più lontane ed obliate contrade oltre l'Atlantico; il nome del Piemonte divenne ad un tratto segnacolo di civiltà, la sua bandiera simbolo di unificazione di tutti i partiti, e sull'augusto capo di Vittorio Emanuele Il scesero le benedizioni di tutti i credenti nel trionfo della libertà. Fu questo il frutto, questi i risultamenti che la politica adottata, e con tanto zelo ed accorgimento sostenuta dal conte di Cavou1·, procacciò al Piemon-

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