Il Conte di Cavour e l'Italia - 1859

32 i trattati generali , l' avrà costr·elta a rinunciar pienamente a'trattati particolar·i, o in altri termini, avrà distrutta la sua autorità sugli altri Stati, quanto ùire la sua onnipotenza in Italia. Ecco il risultato finale ·della politicn del conte di Cavour. E poichè l' Auslt·ia . non vorrà assoggettarsi ad ogni costo a questa suprema condanna di sè stessa, ne vi ene per legittima illazione che non riuscit·à mai a ri solvere la questione nelle vie del dieilto, essendole giocoforzu di rimetterne la decisione alla sorte dell e armi, segua che può. Avrà un bel fare, avrà un bel dire la diplqmnzia: l' essere o non essere dell' Austl'ia in ItAlia non dipende che dalla guerra. Pr·epariamoci adunque con animo lieto e sieuro alla guerra; sollecitiamo l'opera nqstra; affrettiamola pet· quanto è in noi . Il tempo c'incalza, i momenti sono preziosi. Guai se all'entusiasmo degli animi venisse manco il fervore de~li ntti! Nè ci arrestino nel mezzo del cummino d~1bbir o irresolute · ' pa1·ole, che spesso tornnno mal comprese o male interpetrate da l volgo. Badi a chi incombe a non mettere tulta intera una nazione nella dura e ter1•ibile necessità di dover appigliarsi a quell'unica salvezza di non aver più a sperare salvezza alcuna! l\1a questo non fia, ne siam cet'li. Il Piemonte non dimetterà le armi se non avrà sciolto il voto all'Italia. La Francia ha promesso di aiutariQ nella grande impresa, e maulerrà la sua parola. Nè molto ancor passerà che non sia verificato quel detto dell'Ariosto : Vedete poi l'esercito, che sotto La t•uota di fortuna era caduto, Creato il nuovo re, che si prepara De l'onta vendicar ch'ebbe a Novara.

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