Il Conte di Cavour e l'Italia - 1859

12 Ed invero sia detto ,di passo, le cordiali dimostrazioni fatte alla Czarina madre, nel suo soggiorno a Nizza e nel suo passaggio per Torino, le festose accoglienze al Granduca Costantino nella reggia e nel paese, la cessione del porto ~i Villafranca per islanziarvi la flotta moscovita del Mediterraneo, erano altrettante prove e argomenti innegabili di smcera amicizia colla Russia. Ma di tutte queste alleanze, alimentate ed ac- · crescii1te con uno scambio di servizi e di buoni procedimenti, mercè i trattati di commercio, le convenzioni consolari e altre provvisioni a render favorevoli e facili le relazioni internazionali, dovea certo il Piemonte accarezzare assai maggiormente quella che più giovasse alle s ue mire a riguardo dell' Italia la cui causa era già, per un fatto morale compiuto, indissolubilmente congiunta alla propr·ia. Ed ·ecco perchè il conte di Cavour, comunque, confessasse l'alleanza dell'Inghilterra stargli gr·andemente a cnore; parea se ne scostass~ quando questa mostrava di essere attratta per suoi fi11i ver.so l'Austria e più e più sempre a quella della Frnncia si avvicinava, che, governata da un Napoleonide, non sarà mat l'amica di Casa Absburgo. IV. A rendere stabile il trono imperiale in Francia vuolsi necessa riamente che un sistema in Europa sia adottato, il quale poggi su tutt~ altre basi che quelle de' trattati del 1815. \ Questa specie di diritto pubblico, sancito dalla sant'alleanza in odio della Francia e coll'espressa intenzione di rendere impoSsibile il ritorno de' Bona-

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