F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( 7 )( da alcuno per ciò che riguarda gli Stati Romani , ai quali appartenendo io per nascita , non posso sottrarmi al debito che m' incombe più che a chiunque altro forse fra i miei concittadini. E ciò è tanto più necessario in quanto che la quistione Romana fu già snbietto di tante discussioni, fu cosi minutamente esaminata, ed è forse la più studiata per una parte dalla diplomazia Europea nelle sue interne difficoltà, che veramente a me sembra pregio dell' ~pera, e urgente necessità l' esporla sotto l'aspetto della tesi generale che oggi si discute in seguito della querela che fra Italia ed Austria si suscitò. Male si appongono quei diplomatici i quali tentarono o vollero tentare di spostare questa quistione ritornando alle minute sue particolarità interne, e credono trovare una soluzione alla medesima nelle riforme del governo di Roma. E male si apporrebbero ancora quei Romani (se pur ve .ne sono) che alle vecchie querele dando libero campo, volessero preoccuparsi della possibilità od impossibilità delle medesime , e della misura o della forma più conveniente e più stabile e meglio garantita elle potrebbe loro darsi. Imperocchè veramente queste garanzie sono impossibili senza la soluzione di maggiori questioni , le quali devono .oggi prendere il posto sopra tutte le altre di of!line inferiore. Gli Stati Romani ancora non meno de· gli altri, anzi forse più degli altri, devono il loro mal' essere alla preponderanza dell'influsso Austriaco e alla loro indipendenza onninamente annichilala dall' Austria. E poichè nessuno Stato Italiano fu pit1 sovente calpestalo dalle armate intervenzioni Austriache, e poichè questo fu il mezzo più polente col quale il gabinetto eli Vienna ne ott.enne il completo annichilamento politico, credo non inutile il fare qualche parola di queste intervenzioni , e dimostrare quanto anche da questo Ialo sia vera

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