F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( 57 }( provate) di domandarne la facoltà al Delegato Pontificio) rispondeva il Capitano: « non conoscere lui altra au- )) torilà che l'Imperatore) e che sè il giorno appresso » quella somma non era sborsata) manderebbe duecento » soldati a spese del Comune) i quali vi resterebbero » tìnchè non venisse sodisfatto. » E questo sia suggello che provi all' evidenza fino a qual punto l'arbitrio Austriaco annullasse ogni orma di autorità legale) sia del governo del Pontelìce e sia fin anco degli stessi Municipj. L'annichilamento non poteva essere più completo. Dal iìn qui detto risulta a mio parere all' evidenza dimostrato come gli Stati Rom<mi col mezzo di replicati interventi siano ormai per necessità governati più dall' indiretto regime di Vienna che dal diretto di Roma ) ed aggiogati completamente alla sua politica. Lo scopo che il Principe di Metternich si era prefisso facendosi cedere Ferrara e Comacchio è raggiunto. Per ottenere questo scopo) il Governo Austriaco ha dovuto portare al suo colmo il disordine sì nel governo ) sì nel paese. Più volte l'Europa ha sottoposta ad esame la questidne Romana) e la chiamò gravissima e difficile; ma solo dopo il 1831 la disse tale da poter compromettere la pace dell'Europa. E ben a ragione: poichè ormai quella questione implica una querela con l' Austria. Questo è ancora più vero oggi ) dopo il decennale ultimo intervento. Niuna resistenza ormai può trovare più l'Austria nei Governi llaliani alla sua politica d' invasione) niuno elemento d' ordine e di progresso può svolgersi all' ombra malefica del suo influsso. A questa ombra non pullularono che le sètte e la corruzione. La radice del male è nella sua dominazione. Poichè l'Europa non potè guarentire l'indipendenza dei singoli Stati d'Italia mentre donava all'Austria il Regno Lombardo Veneto) questi non avevano in sè stessi mezzi nè forza per re-

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