F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( 48 )( quale ebbe alloggio nel palazzo del Conte Filippo Camerata , marito alla Principessa Baciocchi e quindi alla famiglia dei Bonaparte congiunto, comandò che fossero tolti alla sua vista i busti marmorei della famiglia dei ~apol eoniùi ; nè fu pago finchè non furono cacciati nelle cantine del palazzo. E cosa potrò ancora soggiungere dello stato d' ~ssedio, proclamato e mantenuto per nove anni in quelle province~? Voi bene ne faceste richiamo , o Conte, nel consesso di Parigi; e il Conte Buol vi replicava dichiarandolo cess~to, con un cinismo.che veramente non saprei in qual modo qualificare. lmperocchè nei giorni stessi che il Conte Buol così solennemente alterava la verità al cospetto dell' Europa, il generale Hoyos in Ancona faceva una grida con la qual e lo manteneva. E di questa voi aveste a quei giorni un esemplare con non lieve difficoltà da alcuni cittadini procacciato. E la prima applicazione dello stato d' assedio fu l'immediato disarmo universale, anche delle campagne, cagione polissima degli assassinj che per più anni le resero impraticabili. Poichè fatta impossibile ogni resistenza ai banditi , i _cittadini restarono a discrezione di questi ; e sono troppo note al mondo le gesta del PassatorE) e dei suoi compagni, perchè possa ognuno agevolmente giudicare quali conseguenze tremende pesarono sul collo di quelle province , nelle quali ogni tutela fu tolta alla proprietà , e resa non solo impossibile ogni dimora nelle ville campestri , ma non sicure neppure le città , poichè si vide in Forlimpopoli la popolazione assediata entro il teatro dai banditi , i qnali a fucili spi:mati dal palco scenico imponevano all'atterrita popolazione un enorme contributo. E Cotignola e Brisighella furono vittima di altre consimili sorprese. Nè poteva allrimenti accadere; essendo ogni detenzione

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