F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( /~5 )( sede della rivoluzione del1849, ciò che non fu indispensabile per i Francesi, non era necessario nè in Romagna nè per gli Austriaci. Ma questi avevano un progetto da COI]lpiere, una politica d' invasione da consumare. Quelle province agognate dal Principe di Metternich, e che, se non era l' interruzione del Congresso di Vienna , cagionata dai Cento giorni , sarebbero molto facilmente cadute in mano dell'Austria , soggiogate a poco a poco con i replicati interventi , dovevano questa volta adagiarsi ad un regime più completo, più diretto e più immediato di Vienna. Come entrarono in fatti gli Austriaci? Espugnate a viva forza Ancona e Bologna , Bologna c.he non aveva aderito all a Repubblica che tardi e a mal in cuore, e che disarmata per 10 giorni resistè agli Au3triaci, perchè città Italiane sanno non potere e non dovere aprire le porte agli e.serciti Austriaci senza fare un' armata protesta , una resistenza anche inutile ed impotente, invasero gran parte dello Sta lo , e come conquistatori vi si assisero. Di quali orrori non fu spettatrice la sola Bologna in quei giorni? Quasi tutte le ville nei contorni della città furono o guaste o incendiate , manomesse quelle del Baruzzi e del Malvezzi , e nella prima spezzate le statue senza portare rispetto neppure ad una statua del Canova; bruciata e messa a ruba con altre quella di Enea Bignami , ucci3i molti alle porte della città, donne stuprate , e fra queste la' figlia del giardiniere di Salt Michele in Bosco , proprietà del governo , ove nell' anno decorso prese stanza il Pontefice ; in somma tutli gli orrori e le desolazioni che accompagnano la presa d' assalto d' una città, dopo lungo e ostinato assedio in terra nemica. Fra queste devastazioni e al fioco chiarore degl' incendj entrando in Bologna, non è a dire le vio-

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