F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( 33 )( lJ des circonstances pareilles à celles où se trouve placé » l'Etat Romain.» (1) Dunque anche l'istituzione dei Centm'ioni ebbe l'appoggio e l' approvazione degli aulici cons1glieri ; anche a questi dobb1àmo adunque l'aggravamento d'anarchia , c l' abbru'timento di quelle popolaziom ·fatte feroci , non dalla mala natura, ma d(tJia mala educazione delle sètte, ferocia che a giusto titolo è soggetto di tanti acerbi rimproveri i~ Europa. E quat meraviglia che ciò aVienna non ripugnasse?Non sono forse queste le massime che ispirarono i massacri di Gallizia? Non è in bocca dello stesso Cav. Menz , che troviamo nello stesso documento diplomatico un appello ai tristi e feroci saturnali Napoletani del 1799 ? (2) N è ciò ancora bastò all'Austria, ma volle stabilita nelle Romagne una nuova setta ancora da lei dipendente, a lei devota, apertamente Austriaca e destinata a sostenere la sua poUtica d'invasione , e a resistere eziandio agli stessi Centurioni nel caso che a questo disperato espediente volesse una volta ricorrere il governo Romano per sostenere la propria indipendenza , e sottrarsi agli aiuti armati dell' Austria. Ripeto testualmente ciò che scrissi di questa setta neL mio primo volume al capitolo X. « Inoltre ai volontari o centurioni opposero un' al- » tra setta che fu esclusivamente Austriaca, e per solo » vantaggio dell' Austria doveva congiurare. Chiamassi >> dappoi Società Ferdinandea , la quale nel 1838 e 1839 >> toccò il più alto segno, se pure non fu una setta dì- » versa, e questa ebbe per capi Achille Ca3tagnoli , e il » Cav. Baratelli di Ferrara, il quale prendeva gli ordini >> direttamente. dal generale Nugent. Queslo partito aiu- (1) Doc. 166. Vol. II, pag. 391. Rapporto del cav . Menz al principe di l\Ietternic!J, del 1836. (~) lvi, png. 385. 3

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