F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( 32 )( Nè questo gravissimo attentato al1a indipendenza ed alla sovranità le bastò; chè, mal contenta del Cardinal Bcrnctti , perchè a lei parve o connivente, o almeno non troppo mal sodisfatto nel vedere contrap- . pesa to da Francia il suo intervento con la tollerata occupazione d' Ancona , non fu paga finchè non l' ebbe fatto destituire. Nè, finchè fu compiuta questa ultima umiliazione del Pon telìce, il Sebregondi abbandonò Roma, !asciandola nelle mani del ·cardinal Lambruschini a lei interamente devoto. (1) Così il terzo intervento Austriaco fu pitt gravoso e più letale all' indipendenza dello Stato Romano ; poichè l' Austria invadendo con i suoi armati le Romagne, invase col suo Commissario tutti i dicasteri, e si fece arbitra per fino della sorte dci ministri del Pontefice. . . \ Nè ciò le bastò. La Corte di Roma avendo armata quella malvagia genia dei Centurioni , la quale aggiunse una nuova alle altre sèttc che desolavano con gli assassinj 1 più atroci lo Stato Romano, credendo buona politica I' opporre il pugnale al pugnale e il delitto al delitto , l'Austria non si vergognò di approvare qucsla istituzione con la spcciosa ragione di dar forza agli amici del governo. Chi non ignora i delitti che furon perpetrati ùa questamalvagia ciurma cl ' assassini non leggerà senza r ibrezzo le parole del Consigliere'Aulico Cav. Mcnz. « Si n l'on consiclère que plusieurs révolutions modernes » avaient réussi précisément par la raison que les amis » du gouvernement , quoique en majorité, sont restés )) dans l'ét.a t de passivilé , la r.ègle générale de ne pas >> armer les cltoyens parait admettre une except.ion en ('l) Rivolgimenti Italiani, Parte I•, vol. I , cap. 10.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==