F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( 22 )( nel successivo Conclave l' elezione di Pio VIU perchè uno dei più zelan ti fra i fanatici, e per reagire contro l' influsso che tentò esercitar e il Ministro Francese Chateaubriand, allorchè raccomandò al Conclave la necessità di riformare lo Stato; e infine non fu tranquilla , finchè n·on ottenne l' elezione di un suo suddito nella persona di Gregorio XVI. N è fu per lei, aggiungerò, se ncll' .ultimo Conclave si trovò ingannata; poichè a un cumulq di circostanze fortuite fu dovuta la subitanea elezione di Pio IX. Così l' Austria era ed è giunta ad asservire sudditi e governo c lo stesso Pontifica to. Padrona come è, e come deve essere necessariamente l'Austria in Italia con una signoria così potente quale ha in Lombardia, anche l' indipendenza dell' elezione del Capo della Chiesa è un vano nome. Rifletta a ciò l'Europa, vi pensi la Francia. O questa soggiaccia ad un eterno peso di occupazione, o lasci il Pontificato Romano in balia dell' Austria. Cessata anche la materiale occupazione delle Romagne , (se pur fosse possibile senza pericolo) allontanato l'influsso di Francia, q~ello d'Austria rimarrà oggimai prepotente e prcponderante, e comprometterà anche gl' interessi della Cristianità. E questa considerazione, perchè gravis· sima , mi si perdonerà di aver posta innanzi con le altre di un ordine diverso. Ciò che Napoleone dkeva del Papa « Nous sommes trop heureux qu'il réside hors » de chez nous, et qu'en résidant hors de chez nous il » ne réside chez nos rivaux » non sarebbe ormai più vero ; poichè nell' attuale condizione delle cose, nella posizione che l' Av.stria si è fatta in Italia, camminando d' usurpazione in usurpazione, il Papa resterebbe ormai nelle mani dei rivali del!n Francia, se questa non provvedesse con mano ferma acl un,nuovo ordinamento della Penisola, che ripari ai pa~sati errori della clip!o-

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