La Nuova Europa - anno III - n.4 - 27 gennaio 1946

'--· t-----------------'--·L:.t: NUOVA EUROPA --------------rlge1rnalol946----.,-.- PICCOLE CITTA' ROMANDE rituale e clvlle del.contlnente non pub leggo, ora 11seguente Avls, ocr1tto ftl es.sere sanata che dall'educazione, dal· bel carattere tondo su un cartello blan, la cultura deHe virtù umane, dalla !or- co: « Laisscz la porte ouvci·te pour Jet mazione dell'uomo >... olseaux •··· - O buon Vater Pestaloz.zl, se glt Euro- Al museo trionfano le rane. Tra iT 80'1 pei del mio tempo volessero (potesse- Uto brlc cl brac del pl.ccoU musei prot ro) fntendertt! Ascollartl almeno, tra vtnclall - rltrattJ di persooaggJ JHu{ una « emlsslone-radio > e l'altral stri mai sentitl nominare, cocci preJstJ A Pompaples ci sarebbe da vedere mo noi; perchè egll !u ln realtà, e Jn riel, anhna)i •impagUat,1,armJ e b.lndiB'I una fontana che spande acqua da ogni tempo della sua vita, attraverso ::~ re det tempi delle e capitolaztonJ ,; due canne opp<>stee per uno del tante contrarietà, polemiche ~ detusio- stampe tllanguldlte della clttà e del 1a1 gettl va ad aumentare U Rodano, e per nt. un lntrep!do uomo di f-ede, un vero Estavayer slede sulla rl'Va orientalo go - te rane hanno un indiscuttbtle •raltro il Reno. Donde H nome dl mlllteu e operaio con Dlo ~. del lago di NeuchAteJ· riva bassà ac· primato, sono l'unicum •prezioso e ln1 du monde dato alla contrada- e Possa, di là dalla mia tomba, t! Po· qultrlnoSlt, sparsa di Inacchie setv3gge ~g~i;~~i-_- Ma quJ b!sogna ~re df a::e~gr~~~am~!";~j~l~~t:r:i~a d~t: ~~~~ ~~~r~~:i\e 1 ~rea :::~: :~~~: ~t~ ~~r:.!~t ~::.fl~~~IUgl:uc~m!· Un uomo d'armi! un utflclale. eh• to verso Yverdon, Estavayer e Payer- gurava egli appressandosi alta morte. mezzo turchino, e l'altra riva. montuo- deve aver servilo ,n F'rancla, e fors& ne, che promettono di riempire In qual· E noi dobbiamo pur t1con06Cere che sa su oul biancheggia no d i qua 11ca- anche a Nap<>li,con le mmite dei De chu modo ti vuoto deHa mla domenl· QUalche bene dalla sua ostinata pred.J· stéllo <li Grandson. e di.là ~a città dJ Courten si ritira a vivere In santa pa1 ca: domenica di terra straniera. E già cazlone è venuto; nè vogliamo, certo. NeuchAtel, cc i tardi annl !)ella sua casa di Esta~ godo di vedermi Incontro Il Giura, che, dJsperare del domani. Ma Intanto... Cittadella cattoUca spiritualmente vnyer (Q.UeS t o sat"' l avvenuto, lmmaai~ stesn la lunga schiena al sole di pr\• Intanto. Chi Potrebbe dire che non unit1ssima a Frlburgo' benchè cl sia di no, sul ftnolredet Settecento); e per iln.· rnavera, è tutto vestito d! un soave grl· sian vere, oggi piil di lert plil di mal. mezzo la zona protest'ante di Payerne. gannere n tem1>o Vll alla pesca de~le ra~ g'iazzurro. con bianchi fumacchi dt nu· certe parole ch'egli scrls~ In un mo· CrlsU e l\ladonde dappertutto; e al cen· ne neg.i Slagnl lungo 11 lago. E un &l)or– yo}e a meiza COSt.a. mento CL chlatoveggenza disincantata? tro una bella chiesa gotlèa, di· San Lo· no hn una. pensata; e U gJorno dopo sf e Ecco delle nazioni che si lasciano con· renzo sormontata da una n1assiccla tor· mette al lavoro: un lavoro che t,:11 OC'· durre come del tori cot'nutl da un ra• re à i,ué, che fa da campantlt. Actosto C!J~rà i mesi e gll anni. Invece di man, gaz2lno, per una sotUlc cord!cella; e alle vecchie mura un convento de1lc ilarsele. le rane, le v.uota dl tutto Quef son pronte a farsi svenare per ogni ca· Oomenlcane, la eul fondazlone risale al che portano dentro. le riduce a pura priccio che attraversi la testa del mo- primi del seco!o XIV. Qua e Jà delle CDmicia di pelle. Poi, Per mezzo dl una nello., Un uomo impazza e smercia del· case datate dal Seicento, ma nello stile cannuccia, applicata al foro interiore le idee folli, quall JI mondo non ba mal del ritardatario rinascimento francese. (avendo provvlsoMamente tappata la udito prima: e del popoli cadono In gi· E poi, verso Il lago, il castello. gran bocca con l'ovatta), le gonfia del nocchio davanti a lui. e gli elevano dt'" E' un r,onhomme di castelletto; del suo nato, cosl che riprendano la loro gli altari, e diventano pii, docUJ e la- quale non occorre conoscere la storia forma e possano. con oppartuni soste4 borloSi in questo culto reso a un vi· per certificarsi che non t,u mal teatro eni di fil di ferro. reggersi In piedi o tello o a un diavolo... •· di sanguinosi eventi. I ponti di acce:a- starsi a seder-e. Allora, ottenuti qucst-1 * '.A Yvcrdon non c'è nulla che cl pos– Ba dar l'illusione di sedere sull'tln\bi· Uco del mondo; ma una piazzetta, sl, tra il castello e la cattedrale. che ben J)UÒ dirsi umbU:co dl Yverdon. Di qua, infatti, si partono a raggera, come ne– gli scenari d'opera. le tre vie che for- ;1:a~,~~~1!1cvu~h~;bfl?~~~~~a cfn". que del Sei e del Settecento, di puro stampo francese. La cattedrale. giial-la sotto l'antico campanile nerastro. ben· chè eia nata protestante ne.JSettecento, ha un'ar!.a pomposa dl chl-esa gesuitica, del momento dt transizione dal barocco al neoclasstco. Nel centro della pla1.zetta. sopra uno soccolo coperto di edJOcanU lscrl.ztonl 8ta il nrnlinconlco Pestatozzl, ix:idrede· Mli orfoneJII a Stans. maestro di scuo– Ja a Bertboud, ma pedagogo tn grande at.lle qui a Yverdon. per plil di vent'an· nl, al prfnelpfo dell'Ottocento. Ln maHneonla, forse, giela preSUa· JL MATRIMONIO DI FIGARO Se, come par probabile. Pestalozzl sa· so sono. oggi, st.nblU,di terra e matto· strani personaggi, si. dà a comporre con peva di veder chtaro. non solo nel pre- ne:. li fossato è W1 orticello bene edu· cssl del piccoli Quadri plastici. a ral)" sente napoleonico. ma anche nell'avvfl• cato e modestamente pittoresco; J1 cor- present.ire veristicamente varie scene nlre, non aveva 1)01 tutti I torU d'lmma- tlle, un giardino con aiuola cent:rale t't d1 vita: quelle appunto che 11 museo Unconirsl.. di portare sul dolce vtso ghlaietta tutt'attorno. conserva sotto u vetro poc la nostra am•. · quell'om~ra di sconfitta mal rassegna· Nel castello propriamente dettQ ha se- mlrazlonc e. speriamo, per QUt!lladei ta. che si osserva In tutti i suoi ritratti, de la prefettura del dipartimento; e al posteri nostrl. Ecco una trattoria, eCt e anc!t'CIn queste statue d'Yverdon. Ma secondo plano cl devono essere anche co una scol'Ctta.e un ci;uoco di blllardo. !~~n:v! 11 !fa 1 ~~i~.toJ>?ù 11~d~~~~ 1~ fi~f ~r~~f 0 ~~1:tzed;?i~~~~e~,E~f 0 ~ta!! e una bottega di ba 1 rblere. e un duell~.. alacre e sicuro d1 prima; ~ lanciava al· yer; e più felice prefetto, che da una e una marcia di ~.dati, e perfino (CO' !ora ari prossimi. ai lontani, a noi. al finestra gotica sta a guardare l JiSuochl me suppongo: e chiedo scuu se la su~ nostri flg!I, la pnrola d'ordine, a cui U del suol bimbi nel corUle, e le rondini posizione è Irriverente) 11 giuramento deserto faceva. e continua a fare, cosl ch'entrnno cd escono da una porta del· del GrUtJI.Che cos'altro potrebbero rap-, grande eco: 11 La decadenza morale, spt· la rimessa laterale. Sulla quale porta presentare. ln!attl. q,ueste tre rane che st strJngono 1( destre, e levano Il m,uso al cJelo, spalancando le faucl enormi a un grido unanime?.... . Nel complesso il brav'uomo ha crea, to un piccolo mon.strwn di pazienza, di ingegnosità e anche d.l umorismo, 1nfi1 nitamente pjù orlg1nale di tuttl l musei . OTévin. Mi dcxnando come mal i sur-. realisti del vari Minot<Jure non l'abbW l z; motrirn.onlo di Figaro nelln bella tradw:lone dl Marlà Orti%, con gl! atupendl costumi appositamente di· se.gnau da Venlero Celasantt è• stato dl Robespierre e giacobino al bando al· to un rinnovamento radicale della so– rappresentato sere fa al e Quirino>. !'epoca d~l Term\doro non poteva pre- cletà. Ma neU"84 Figaro non è fortcro Spettacolo dt grandi ambtziont messo vedere il consolato e l'-impero. Nè d'al· di tempesta; porta· solo nella gioconda no ancora scoperto. au senza risparmio di mezzi, affldnto tra parte è corretto crlUcamente l'attrl· vlta del tempo, u pimento dell'audacia, A Payerne, invece, trionfa la regina j}l~~~r: ~e~:~~}i Luc1:,no Visconti. !:f~~'::cu~:;d::11:r:ca~l:!':.!l~?a1~ dell' intelllgen.za, della astuzia prapr1e B~~~ qu~lla dal gran ~lé, che diede ali ~otto avanti lettera c;: dtc! 8 1~ 0 r!3r: pieghi. e Horlog1er du rol •• « Beute- ~: ~:~ cr : ~rr ~o~ta nd o. con tre- la luce e alla stona del mondo Carie> tirata del qulnto atto con un'aria pate- nant général de chasse •, borghesucclo Figaro O Beaum:~'ats von-ebbero Magno; nè quella di Toscana. che !.ll tka e tribunlz.ta, prima dl condurre a rifatto, C:.nlco,_spre~udlcato: avido ed eltmJnare U conte dt Almavlva ma non detta per antonomasia la grande Berta.. Dozze la briosa, O:.vettuo1aSusanna, an· .lntelligente. g11squisiti beni terren{ dl cui 11slgno- e che posa nella catte<lral,e dJ 1..AJcca. cella della contessa di Almavtva. De Si· La sua pretesa commedia r1voluzto- re gode. Nel '93 erano cadute mlgllata sottc? lo .stess,otet~o della dlVtna llarla. ca che era Figaro, come per sottolinea· naria è nel clima della pubbllctstica del di teste di arlstocraUcl ma non un gra· Nè I una nè I altra, slbbene quella e che re n 61gnj0cato poltUco-morale de11a tcmpc; rientra pienamente In Quel ter nodi cipria dalla parrucca di Robespler- flJava •; la plù celebre delle tre. dun◄ commedia, scese addltittura ~n platea vldo moto dl uomini e dl pensiero che re. Figaro è ricco di arguzia morale&""qBoue: la sposa dl Rodol!o 11• re della nef momento del!gnato e raccontò con prepara l'ottantanove, ma manca del glante, ma privo di vero impeto mora· rgoena. Tran~lurana, i nd1 di Ugo di notevole perizia e gradevole varietà di genuino impeto che molti documenU le. La sua condotta ha la frivolezza ca· Provenza, re d Italia: pHsslma donna, =J~as~'ri~r~tr!i~:crf~fa dJa::~~~~ dl quegli anni, sopratutto anonlmi, con· ratterlstlca del secolo e. frivoli mutevo- ~"!~~~atrJce avveduta. onore deJ zia del potenti, dalla malvagità degli te~~ 0 r:·ura def. Beaumarchnls aveva ~~~~~~~t~i ~; 11:3~~a~ fii.ec~ e !!at,;:;~~ A lei sl attrl-bulsce (falsamente) la ~:~~a~~ :e::~•1~~= ~~~f~~ r~ ormai una tradlzlono rnustre e quando chals t'1idedi tutti con U suo voltenda· ~nld~z~ne gel~ marlfJca abbazia; • doléances 1 . (per l'occastone Figaro ave· egli, nella sua prefazione alla comme- ~o pessimismo intorno at caratte,rl ~el· ca. :'; ahl~é, di :::ic!ic~:rmn~~la(lgg~: va Indossato sul pittoresco costume d1 dfa, elenca i precedenti della sua mar I umana vtrUJ. Nella ccmmedla c è l !n· attli:Ua all'abbaziale, che fu già di Nos cbarbtere di qualltà • un mantelk) ro~ dace vena, porta argomenti che oltre tr1go, 11sentore di alcova, la gaiezza tre·Dame e og&l è n Tempie Nattonaf 80 e nero slmbolegglant.e la morale se- ad essere uUlt per l'autodifesa, sono del riso remmtnHe che si mescola a cioè Il templo della Chiesa nazionale V~ rletà dell'intento) valeva a preparare criticamente esatll quello de, giovani liberth"i:; c'è 10 spi· dese. (Al museo c'è pure una sella. del ;1•arb1trarlo ftnaJe. Nell'ultima scena La corte e l'an'.stocrazla francese ave- rtto sotUle d~l salotto e non 1'1mpeto XV secolo, che un tempo era detta df abb(amo visto appartre macabre figure vano accettato dllegg1o e rtdlcolo da selvaggio dell ira popolare. Tutto v! fl.· Cesare, e che oggi è assegnata, per pte, Jn sembianza di scheletri e udito dle- cento commedtografl e pubblicisti ormai nisce par dts chan.son.s come dice I au· blscito pop,otare a lei aB'amata reetna· tro le quinte, In sordina te note della da un secolo. Non mancavano, nel loro tore stesso nell'ultimo couplet del finale. Ja quale dioesl · che fl1asse anche aID CannagnoJa. Gll scheleti-t scivolarono ceto, uomini provvtsu d'tMelllgenza Luchino Vlsconu ha tentato, nell'fa· dando a cavallo, per non perder tempo)~ muU con Je toro sinistre facce gh!gnan- che, pur godendo i benefici iner-enn al terpretailone, una mistura di frlvolo e L'abbaziale. che flno a pochi anni r& t) tra u gaietto sciame delle vtllanelte loro stato, ne riconoscevano, onesta dl macabro derivando il pruno elemen· era un deposito dl cereali e di forant, • delfe damine danzanti; una stamJ){l mente, la ingiustizia e precarietà. D'al- to. correttamente, dalla commedia tn· riprende a poco a poco le sue tonne di DUrer inserita in un quadro dl wat:· tra·parte la o<>lem4ca. ed era Il caso del ':entando arbitrariamente .U secondo. E s1 ridesta al decoro. alla bellezza, alla teau. Beawnarehais, non v.entva condotta IarbltrCo fo ha portato -a11acreazione vita. La forte ossatura romanica è tn-1 ,A pl'()J)Olttode I{ matrimonio dl Fi· contro il pr\vHegto, ma contro 1privile- dl uno spettacolo fastoso e falso, a una tatta; alcuni capltelll del XII secolo 504 t1dro pare che Napoleone dicesse clle g1all L'aggresslvUà del borghesi era eoreografta che aveva un che di arte· no sempre al loro posto; nel coro st la rlvcluz.tone francese vi era dl già ln Quasi sempre accompagnata da una ratto 4mbalsamato e ad una sinistra ar- vedono tracce d1 affreschi def',Due e atto. Ma a Napoleone V,ene attribuito mancanza dt scrupoli morali che non fa· Jegorta di cinematografica, popolaresca del Trecerlto. Se U restauro non farà ancbe un gfudl.zlo affine nel rtguardl 41 ceva, in fondo. 1 servi migliori del loro Ingenuità. Quando la saettante arguzia troppo nuovo. Payerne vanterà tra bret Gian Giacomo Rousseau. Il Còrso dJsse padronJ. Figaro è l'avventuriero estro- ~I dialogo impegnava due attore. esper ve uno del più inslgm mon1X11entl l'Oi che senza l'autore dell'Emmo la rlvolu- so, duttile, pronto a tutti i compromer U per altre pto: fortunate prove, appa· manici della Sv1zzera; da stare a paro .zfone francese non sarebbe forse mal sl per raggtungere 1 suol fini; ostlle al riva chiaro c~~ sarebbe stata grade- con RomatnmOtler ..• , avvenuta. Non c'è nessun dubb1o, dato libertinaggio del conte « Almav1va è vole ,ma rec1tauone fedele del testo. Nella vicina sala capltolare. che par, 1 Jl to_noapodlttt:co. che le due cttaztonl llberttno egli stesso. Il suo contrastato Dato l'errQre fondamentale dell'lmpo- la 11misterioso nome dt Vendo ed ,è arnno dl Napoleone, ed è certo anche amore per Susanna non gli impedirà. staziono gli attori furono artlflclosi, tutta nuda e vera, trovo ,raccolta poa!'> cbe debbono essere state raccolte dalla pochi nttnutl prima delle nozze, di pro- mari.eratt, con un impegno §lngoJare. piccola società dl cUtadinl che fe.$te8"1 sua bocca Quando era già Imperatore e spettarsi Ia posS:.blUtàdl godere ·le Fa· Per tre ore saltabeccarono, Jflroettaro- siano non so che lieto evento stu,randa disposto a credere, data la prodigiosa zie della contessa padrona.. no con 1a legnosa, geometrtca preclslo· bottlglle e cantando lnlonaùsslmt cori. ~vventura personate. che la rivoluzione Un personaggio s:Sffnttodoveva esse· ne df gloe4ttoll meccanici. Vivi Gioi Un bicchiere anche at pellegrino, se'I. rrancese fosse, sopratutto, n risultato re pienamente accettabUe dalla soci.e- che era Susanna dlstrtbulva in tondo condo n dettame dJ Berta; la Quale, ne(t dell'azione e def pensiero dt slngoll uo- tà del suo secolo, Il tentativo d'l impe- le sue battute, a frammenti, come dl· l'atto d'- donazione del 962, raoooman• =1t ~ 0 ~e;:,~~ m~~~~rI~ 0 :t~~:a~r. ~~~11: f~~1°iee~~~:re~ :or =~:i~. Yri1:'J=c:iach:nP.;:~~~~ :~1a~~~n~~e~are l~~~a:.z: cun dubbio, l'Opera di Gian Giacomo u annl intorno a Figaro cl fu grosso bJno figura dl paggetto Uberttno, fu di tor!». Beviamolo alla gkma sempre Rousseau e In minor grado QUelladel rumore di Polemiche a CUI partecipa· volt?- in volta martonetttstlco e~sgraz!a· verde della augusta Jl,l4ndlb'e. Beaumarchat.s, contrtbUlrono a creare rono anche 1 potentati del tempo Ma· to; lezioso e mellt!luo. De S!ca tu Cone Fuori, dietro rtl alberi frondosi della l'atmosfera propizia al ratti dell'89 ma r1a Antonietta capeggiava a corte un ~( più misurato ed efficace. In tatune e pa.s.seggjata>, sl delinea, nella calma ~ altrettanto fuor-i dubbio che sia l'au· partito favorevole a FSgar0. , ' scene anche if Besozzt. la J"oneMor1no luce del tardo pomer1gg1o, un soave tore dl Ffoaro che Quello del Con· E si. ·trattava veramente di società e Lia ZOppeUl recitarono con la con· orizzonte dl pianura. Slamo nella tratto soclole erano ben lontani daf spregiudicata, libertina, (rrlverente, ma eta QC'fo}tezza e pertzta plaine, cioè sull'altopiano, della Broye, e J)revedere forse dal desiderare quello gala. L'Unpeto sovvertitore, la fw1a san• I pubbhco mostrò dl gradire fo spet· montJ non se ne vede; neppure l a pl(l .. tbe poi fatalmente accadde. Allo stes~ guinar-:a, arnverjlnno forse inatte&l, an· ~~~l? e .. 11pplaudlcon insolito calore: lieve on<Julazlone. Cosa singolDre, st.ra,j -!!,modo Nap0I~ne,an)!~o del•fral_el!O ,ch.•_111Jr ~u•lll-clle.avev41111.prwonlzaà, .NB4.NOB8CÒ IOVDIJII na "":'"':""· .ln terraif1JÉG~LV.U.Bal ', ... ,

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