La Nuova Europa - anno II - n.15 - 15 aprile 1945

-,- 10 ------------------ LA NUOVA EU U OPA-------------- 15 ~Pt?e l(H5 -·- I L dissidio che dt nuovo si è fatto strada nella cosci.enza politica po– lacca nel momento in cui la guerra. ha toccato per la seconda volta Il suolo DUE POLONIE ~~1\~>o;.~~o~ay~~f~ :;t~;~,~~'Soa~~~\! 1S63 11 Governo paternalistico di Vtel annettere puramente e· sem1>liccmcn luz:one dl compromesso, si è ,·oluta na r<tccog!le le p\ù ampie s:mpatte te la Lituania alla Polonia. Pilsudski. creare una piattaforma comune dove finchè quel1o che Ja storiografia polac- al contrario, temendo la ricostituzione accogliere elementi del Governo polac· ca definisce come il lavoro organico, della potenza russa, partiva da un ~1·~~ ~~ni~;s:~=~~aa 11 ~;-J~~ì d r \~u~:a r n~t;~md~~t~a 1 ;s~r;;~ (; r~~~ ·r,;li~;l:;a aL~fi~~71~~s~~f~e~:~!t!11acri~ nito dalla stampa polacca come U compiti futuri, porta ;;:ll Si>lrili ~d un Ionia: la cosl detta « Lttuania dL Kow– a: diktat di Crimea•• ha ferito t po\ac• atteggiamento di lealtà formale verso no», la Russia bianca con capitale chi sia nella sostanza territoriale co· le tre Potenze. solldali nel m:mtenere Minsk e l'Ucraina con capitale Kiev; me nel fatto di venir considerati a: emi· \ungo ta· Vistola 1'ordlne stabll!to dal si doveva 1itornare cioè, attra\·crso il ornti » quando Invece hanno la cosclen· trattati di spartizione. federalismo, alla situazione del nn za di aver tenuta viva dall'estero la l,'alternativa si ritrae nello sfondo. con qualche ritocco a favore della Po- fiamma della resistenza contro il te· Ma essa si ripropone versc, la fi:1e de! tonia. . desco e dl essersi battuti su tutti i secolo quando ln connessione con lo In altre parole, se Pltsudski si ricol– front\ delle Nazioni Unite. sviluppo di nuove idee sociall e [>Oli· legava storicamente alla secolare tra· to <1eg!iobbiett\vl di civiltà della no_ stra ~ladre Patria per la sua esistenza indipendente. ma anche garanzia dl Htle esistenza; fino a che la Russia. pri– vata delle sue conquiste, verrà indebo~ lita Hl modo tale da non rappresemare l}'lù un ri11trnccioso e pericoloso vicino». A qu-este stesse idee egll e 1 suoi se– guaci rimasero fedeli dopo la raggiun~ ta indipendenza. Nelle terre dell'Est, ad OJX!ras1>eciahnente del voivoda Iò– zewski, attraverso un regime di libertà si volle consentire che li pr~esso dl fornwzlon-a di lma coscienza nazionale ucraina si sviluppasse sino a pO!Te sul tappeto. presto o tardi, ti problema deL la t'iunione di tutta la nazione ucraina in un organ!smo statale. Una formula di •collaborazione larga e comprensiva pote\'a essere sempre' tro,•;~ta, solo che gli ucraini della grande Ucraina aws• sera considerato !a Polor.-ia come Il mL • g\iore organismd a cui appoggiarsi, CosJ. una forma di stretta unione fede– ra~ avrebhe ricondotto i polacchi nel cuore cl~ll'Ucralna, a Kiev. al Mor i Nero. · · o Anche se almeno quattro persona- tiche _ socialismo. SOClaJ.democrazb., dizione fe<lerallstica polacca, Dmowski, JHà (fra cul rex Primo Ministro ~Jyko- democrazia nazionale - masse sem- lnvece? in senso più moderno e doµo lnje::yk, li Gen. Popiel ed il Sen. Gr 3 b· pre più vaste vengono chl;nnate alla aver studiato a fondo g\l elefnentl ,tt· skiJ per U loro colore politlco e !'atti· vita politica, ~razie anche alla forma• traverso cui si è sviluppato I.I .prOC'esso viu.t sin qui svolta siano da constde- zione di una borghesia attiva e lntra· naz:onale nelle terre dell'Est, respln– rars; Idonee a raggiungere Varsavia, prendente. geva questi ideali federultstlcl e con• nessun passo Si ~ avuto in questo sen- Negli anni che precedono tmmcd!a· tinuava a pensare che gll interessi so. nonostante 1 opera di .mediazione t'.-tmenta Ja rivoluzione del 1905 due fl- della Po!onta e della Russia non fos– che ~embra esse:e st~ta s~olta da ele- ,gure e due correnti politiche veng:one sera antitetici. ma si dovessero ir.',,'t'CC Nei venti anni di Indipendenza le due me1_1t1 :e~~nsab1li br1tanmci. _E l!ltan- fuori sulla ribalta politica ad imiier- conctliai·e: « Se nel 1920 vedemmo i correnti polit!.Ch~ continuarono a fron., to 11d1SS1d10f_ra i due C'.rt!P-?Isl colo- sonare 1 due momenti essenzla\! della bolSCC\'iChi sotto Vars.-'l.,•ia. scriverà tegg!:trsi ln tutti i ·problemi d•i1>01tnca r.i _11.ua e là dt guerr~ .c1_v1lecon pe~r• politica polacca di tutti \ temi>i: l'uno. più tnrdi nel suo Swiat powojenni i uuerna e \il orlentamento internaz:io• Se<:c:zlonl.arresti. lln11ta1.1oni,con;e :se Pllsudski, col suo partito sociall:sta ri· ·J-'o!ska (« 11 mondo del dopoguerra e na?e. Nulla di str<1no quindi che, al di non fossro _bastate I~ soffere.m:e d, r.ln - voluzlonario, consldernva coml)!to es- la Polonia»), fu questa la conseguen- là del comune denominatore antitede. que anni.di oppressione nar.sta. senzialc che la nazione po!acca, irer za dell'impresa di Kiev, che a,·eva lo sco. tendenz;? pol'.tiche favorevoll ad 0 giungere all'indipendenza. spingesse a scopo di staccare l' Ocrnina òalla ~~ 0 ~;:~\e~~r~~c~~~fe ~~~ 0 1 ;a~~,!~~t! fondo la sua azione verso oriente con· Russia 11• • si metteS.iero in antagonismo con i po- QUa1t, che possano essere gll svilup- ~ro. la Russia;. Dmowskl al con~:-ario. Dopo la sfortunata campagna nel lacchi rappresentati dal Governo dl Pi futuri della situazione, non hlsogna 11;s1cmeal partito della democr~z,a na· cuore dell'Ucraina, l'offensiva bolsce· Londra, proprio nel momento in cui,, Cr('(l~re-che-l;r-formaz!one del· go,•er· ...z.:onale (Nar.ado.lJ!.apct.11.{)~ra.aia), co· vica fermata viuoriosamen1e sulla Yi· lns'eme alle frontiere, vi-ene ripropo. 110 provvisot"lo di Lubllno .:.1c:i un stm· sdente clella solidarietà cn_e an_ebbe stola (15 agosto 1920) indusse la Po· sto 11 problema _dell'orlemamento 'poli– pl!ce espediente con cui la ,R·ussl.i dovutq le;are i popoli sJaV1. ~cl<htava louia ad accettare limiti più m.-xlestl, tico det futuro stato polacco. sovietica ha cercato dl forzare lei sl· nel tedesco il ,nemiCJ) 'sL-colare c9mro .iD111f1e,or!isrkt·,.•Eqdu~1lllit1·'a'Oltaluttol dde :1~2 stOe~ Quelle stesse id~ di larga collabo- tuazlone Secondo le propr1e es\genze. ~ut !~ nazione tutta do.veva, volgere le razione con la Russia nell'ambito di ~~ è- 1;t~~eln:;~.b1~am....~~~~t!n~~e l)~~~ .irq~és~~~~1~;grd~ 8 lè~c1t~~~a•e~u~s~:~ ~r:r1: 2 fo2i~W!~ 11 1~t~ri~ti~~::~:-l~~~a~~ t'~i:a~~~ :1~~:afo~-°r:ii:~~i~~ a~~~;~to ~ret. ~~;~t;ici1/~e~~~n~a~~ùe \~V~e}!eii~e~~~ ~~~~~~le;;~C~~e~~~all~!~f "l~si~l~~ ~:::a a~i!~1 1 :~en~~ll~~~;as::~~;~t~.~-e~~r:. ~~ay,~~t;i;~~:~p~~Ol~;~/~~ft~~r:\~~t/~~; di un rinnovamento sociale in senso annullò durante la guerra quandv i! Come si vede, l'uno e raltro. in quel Endrykowski, rappre.scntanle a Parigl · t. ~~"0 N;; /.;i;~~~~ ~ : ;1~ 0 ~f~;~: ~(,;~! 11000\\~b~;:~~~~,,,,~~p~uu~~~g:;i r''.\~i :,:~.~!· 1 i12f~~ 0 u;;1·m;~~ ?, ' g~~~'·.'~.,1~ l ~~;',~ 0 .~: •. L~~ìli ~ fondo, cl troviamo dl fronte a un dis· c~ntr:;.ll, rtuscl a porre sullo stc;-::::v Curzon. Ma se Dmowski partiva da pre- traccia dl -Dmov,-skl, già prima della. 1~~~ .... :1~~e~ast~ 1 :1~~ 11 i:{t!a~eélz~;~~ 3 : l~''i°ot~~!~~t~;;r~~~l~~~e!~~~c~:t~n~~; Ri!!fa.~~~a1~ 8 i11~!~~~ 0 -~~~~~a~f;ia 1 ~ f~~~~~ ~~!~~~ ':f~~l~~uo~ena08 ;J,iith~>ei; · lacca. · tutte doveva essere diretta l'azione sovietica, -e guardava con insistenza ad sempre 1 1 •prohl-ema tedesco. per sè e· a Stirpe distesa. questa po!a«a. lltn· volta a far risorgere una Poi?nia I!- oocldente, ai territori prussla1H e della fianco degli altri popoh slavi e La s,;uer. go re -prode del fiumt sulla piana sen· bera e Indipendente. Esso si r1presen· costa baltica. Pllsudski inve<:e sentiva ra attuale», egli ha scritto sulla Pravda za confini; Quando si pensa alla PQ- tò. intatto, al momento in ~ui s! pose premere fortemente da est Il .seco~are del 18 dlcembre, e cominciò \n Polonia; Ionia viene l'ìden cli una torma di ca· il problema def limiti che l orgamsmo pericolo russo. Solo pochi anni prm1a una del~ pietre miliari della 1><1ce fu– valleria che dal Baltico al 1\far Nero polacco avrebbe dovuto raggiungere.· in un ·1nemora11dum presentato al Go-. tura è quindl la definizione dei confinl all'Europa centrale t~scorre • lmpe· Dmowskl e ti suo J)artao del!a:de- verno giapponese 11 lJ lug!io 190-l egli e Qel rapporti tedesco.polacchi ln modo petuosa alla ricerca di un punto do· m~razli' naztonal~. allo sco90 ~i con- aveva scritto: e La forza mostrata dal- da prevenire la possibilità dl una nuo– ve sostare. Pur forte nella sua co- ciliare gli Interessi del Paese. r1te:1Uti la Polonia e la fun2'iOne di questa fra va aggressione•· Cosl. nel rivendicare scienza di nazione cattolica e occiden_. essenziahnen'te antltedeschi. con quel· i paesi che compongono l'Impero rus~ li c.irattere polocco delle terre d~lla tale. è mancata ad essa u~nintlmo Il rµssl, non Intendevano spingere sino ·so. assegnano a noi quale obbiettivo \Vielkopolska e ciel Litorale occidenta~ equilibrio, 11 senso del limite sta .ad in fondo la lotta contro la Russia: Essi politico la disintegrazione della Russta Je,-egli afferma che « l'unlca soluzione est che verso ovest. Ed essa si volge seg~avano come f.rontlera verso dt essa nelk! sue parti prlncfpaS e la Hbera- possibile è fissare la frontiera polacco- ~e~=J~ URe1~~t~~n~ut~lc:n3~~~~~ ~~1~~ 1 ~:~J~ :;~~itz~~~t~,:v~:i.a~!t~ r~:~pcii-~~I n;,~~f 11~~:/:o.f~l;>t 1 èo~~iiJ~aJ!~ ~-~s~e;c~l0:11~:lL~n=~~l~ sn~~~~f~~t<; forza propria ed altrui: lituani, russi e linea Dmowski »), e inoltre volevano mo che questo è non solo li compimen- desco sulla Pruss!a Orientale, sul Lito. bianchi, ruteni, genti dell'Europa cen- raie oc<:ident..1lee in Slesin non può trale e della costa baltica si legano ============-============"" rimanere Invariato. Occorre giungere al polacchi. fn rapporti dl vario gene· ad' un mutamenlo che sta il j)Unto ·dl. re. di· semplice alleanza, dinastici O terra, ma pi•,tto&tn il Mussolini prima partenza per Il nuovo sviluppo di que- !~~~~ittura, dlremmo oggi, federati- ERA POSSIBILE del 1940 da, ilfussoU,U post-19-10,il fa· ~~a~~:11e;;.;1"t~r~a~~i~~edi~agna..\~~ Le ctasst alte della popolazione si UN DE GAULLE scismo come regime politico e l'ltalia popoll slavi». ass;milano facllmente e presto. Con . • monarcMco·fascisla anteriore all'As,çjt Non bisogna credere. però. che• n-.:,1, rango nobl.ltare. siedono alla Dieta e al paltl) d•acr.taio dal Mussolini Pti· Governo polacco dl Londra manchi la dove hanno glt stessi dlrlttl della·szla• ITALI ANO ? analat(lre alte ,,;palledella Francia. Df volontà dl raggiungere un accordo con chta polacca. Ma t1 processo rimone qui la perfetta naturalezza per Chur- la Russ:a sovlet!ca. Ma li• _car.i:tterc po_ allla superficie, non entra nel t>ro- J'l\r un articolo riportato dal Popolo. chili del riallncciare e .mantenerè rap- lacco d1 -Leopolt, la perdita del po1.zl fondo della vita sociale dove le masse Luioi Sturzo si 110ne nel titolo la po-rti cou quella monarchia che chianll> !_)Ctrolireri. il peso di t:nn tra~!zlou: agricole mantengono Intatte le loro domanda Re avrebOe petulo esiste 1l. ·fasciSmo al potere e ve lo mantenne • .:.tortca e sopratu!to 11 t.more, di _com caratteristiche naz\onali e dove ta re. tn. llalia un uomo capace di te,ier a1,·alla11d 1 me oqnt pens~ero e o uni azfo- ~~i;ae~l~~ r/~~J!;ttp~~~!\d::~~ 1 ~.;~0 borghesia dal '300 in poi, dal tempo testa a Churchill e a Roosevelt, e ri· ne / i.no a cl~e le riu.sc_i. com.odo, e _con rllutantl gli elementi responsabi!l· ad di Casimiro il Gran~e. è rappresentata $J>Onde che un de Gaulle italiano e fos quel Badoof10, cupo çii stato mavo1or~ accettar.e la llnea Curzon. Mvkolaje– esclµsivamente dagli ebrei delle Città. se o no esistito, non poteva emergere e alla staoio1t più befla ». . z:rk, ché era giunto molto avaritl nelle d ~Cosl, quan 1 do la sclSS.one del ceto come un sahXItore d'Italia» pereh~ llna volta 'Via JlussoUnl, Churchill trattative con Mosca e che In fondo sl irigente f° acco tra partito sasson~ « Churchill non avrebbe tollerato mai non vede nessun nwtivo per non man• era accordato anche con Luhllno. ha : parrit~ a".orer~ e a: rudss: rese piu che l'itaua· avesse un suo capo indi· tenere la monarchia, e ?lon solo la mo- dovuto dimettersi. Con la saHta al po• . zf:,~•I~equ~s~~a ~lt~~eSidel?a'e n!~t!~~ pendentemeiite dalld casa Savoia e che netrchia, in Jtulia; non è per•nulla dt• tere dl Arc~iszewski. 1 a!:àmatorc e gu 1 l 4 polacca verso l'Est e u Mar Nero O fosse u simbolo della rivolta a tutto 'il sposto, ierl come oggi, a v,ennettere firl~;t~~ ~e~~}~~~\~u~ll~~:'e 1( JfJ~tl verso il Baltico venne soff'OC'ato [)er fascismo, ·Badoglio e monarchia com che .venga fuori, dato che esi!tesse, tn i:1i quanti hanno combattuto e combat– un lungo periodo di tempo. Nelle ter· presi,., dato che e l'Italia, nonosta,1te ltal-l~ un de Gaulle capace di operare tono in patria e fuori. E la sltuazlone re dell'-Est- particolarismi nazionali tutte lif belle parole, era stata- cottdan· un taglio 11etto con il va.ssato, tutto il è glunta cosi ad un. punto morto. An~ J>rima timidi e incerti e poi sempre nata a pni.ori ». passato con tutte le sue conseouenze, che se a Londra stessa vi s'ano uomini Più forti e coscienu d"i sè seguirono Luioi Sturzo, senza mezzi termin\ dal ·1922 in poi. La verità è che la per e correntl .politiche non lontane dal!-e ga~ p'assr la formazione di una chiarisce il suo pensiero: essere cioè li\ ma11e11zadi casa Savofo a capo dello idee di Lubllno. rt~~fn1:.~,;h i~~~.a•co~~~a!~iro~o ~;3~~~ voutica delle democrazie anglosassoni stato italiano siunifu:a (e non a torto) Alla radice di dtu 1 \~o 1 il dissenso vi è, "c"leo delle future nazionaUtà, così nei riguardi defl'lt'alia, e i,i par!icolo agli ol:chi di Churchill rimvossibilità da una partf e a a tra. una recipr<r scalzarono in mcxlo definitivo le posi• •re quella itioles1:. intesa a rendere pe• mat?ri~le e morale per l'Italif! dt scrol• Zi~ r:,~~~;: d\ r~s~~ric~s~~: ~~~cc~~ zionì polacche In quelle regioni. sino sempre l'Italia impotente a far sentir• larsi vta q1~estopassato e di .recl~ma· dale oltre che come idee politiche - ' a .. --:-r: 3 re un antagonismo nazion:ile vi· il proprio peso nel Mediterraneo. •in{& :e mui ~euzsiolle della sua Situazione gli eredi della tradizione di Pilsudski; · vo/, cfl~~t~t~.unto, quell'alternativa che s~ a trasfonnare 'l mare no~trum di "'1/"':,~;~~~r::i,uato di sua maestd brt· ~ar~~1~a; f~t'c~~:1\1~:r:~~~°r~~~ ·. è a: fondo della po!it:ca polacca di tutti Mussolini in effettivo mare noSlrum i~ tamlica tton vuole perdere questa occa· ln Polonia neT HJ39- I ~;l~~r.:, ai;~ae ~!\' ~~~~~r~uof~~: i~ ~~:ePo~::a u;i 1 !:: 11:~e~;~~e~~:;c~,,~ ;~nT·1~!Ftael::::~a':0~1':!av~::~:i:~ J~· no 1 nn•a~l~~1....e:,~r~:. r.!e~~l~~- ~as:;1~0;: Rt•s ··a Ja p uss· I':\ t1 h si faccia una disti,izitme tra Italia vi, t ·u- · · l' d" bb' tf t t bbe ria''. ;~à unita J~~ll~ s;;riio~~~;1~ 1 ;~s~: ra e l'talia fascista, se non ver quel mf ro te man une mtverta_,. m. s. f~o~~~1ar~ u 1 e~:id'!1 1~~ ~hf~~ ~iova j spK:ua emigrazione che tiene vivo nelle nimo i11dispcnsabi!e che praticamen:e ,------------, Polonia, nell'acquistare una compnttez~ varie c.ipitali l' interessamcnlO delle non ~ vossibile im]}edirc. za nazionale che sempre le è mancata, ; cancellerie e dell'opinione pubblica alla Jftlssolin·t anlemillenovece11toqu'aran. A FIRENZE e NAPOLI raggiunga anche. per ciò solo. uno Sta-: « questione polacca•• per rjsorgere nd ta, con la l>reuepare1itesi etiopica. u- gli abbonamenti a bile eQUllibrio Interiore e un definitivo, acquistare la propria Indipendenza a rando le somme, nrm era JJQi per fin. orientamento verso l'esterno che rom .. i ~~: 1 ;pi~!~1!~totenze Sl)<1rtitrici do· Uhilterra conservatrice in generale, e LA NUOVA EUROPA rl~a~o~elepi~!~z~;l la°~~II~~~~ ~~l~è L'orientamento favorevole alla Rus- per Chùrchill #ti pa,·ticolare, u.ri gra1t 61 ;,os&0noaott.o&crlvere preao: tante esperienze dell'Oriente slavo e ~;·i, portato ava~ti per tutto 11 regno :i;:Iefa!io~aq(r~t: Jt~~/:::~~att:·~:::;:. LIBRERIA INTERNAZIONALE dell'Occidente latino e cattolico, es.sa ~;~tl:~~~rou~ ec!!.~~o:t~~~ st ~rraio~~ tnn, ttn uomo snlo •• un'interprelazil)nll. c. CALDINI già Trev<.>s ~~~ul:-~'i'fa 1:::1o~r~o~~!~~l>~to eu~i Lubecki, cede dal '31 al '48 di fronte crediamo, originale: 1tQn, è ('Italia an· Via Tornobuonf, JS - FIRA.VZB pea, che ha bisogno come non mai di· alla fede, tutta romantica e mazzlnla· tifascis{a che Churchill inte,uteva &e- DotL GIUSEPPE PISANO ncom1>0rre il tessuto lacerato de-Ila sua n::t, nel risorgere e affermarsi delle for-· parare così dalla re: .pnnsabiti.tà fasci.<;tc Vt9 Cario De Cesare, lJ - NAPOLI unità spirituale e politica. ze nazionali. Dopo l'insurrezione del per la ouerra alla J,"'ranciae all'lnohil· '------------~ ANGEliO TAMB~RRA

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