La Nuova Europa - anno II - n.15 - 15 aprile 1945

LAN'UOJ;;:4 EUROPA ' . SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA SPEDIZIONE IN ABSON, PO.'IT,U,3 !ANNO Il - NUMERO 15 '♦ ROMA - 15 APRILE 1945 ♦ UNA COPIA LIRE: 10 IN QUESTO NUMERO: LA NUO\"A EUROPA: .Ì A Jt ORTE PIETRO PAOLO TRO~IPEO: PO E A R O .li A .. • , •••••••• P. 5 SIBILLA ALERAMO : TRE FA _V· IL DISCORSO TOGLIATTI D l R O O S l:: V EL T. . P. l LUICISALVATORELU: IL DlSCOR· SO DI 1'O GLI A T T l . • • p. 1 ·1~A SETT/M.- 1.NA , • P. 2 MARIO Vl.\'CIGUEHRA: L, tl ~ A S - SONERIA DELLA LUCER- NA. • . , • , P. 3 Cl U L LI • • • . P. G DA~TE ALDERIGHI: MUSICA. p_ G )1ARIO PRAZ : DI S S E IL CO R · V O : Jf A I .P l U' • . . . • . ì). 7 ALBERTO MORAVIA: CI .V E MA. 11. 7 WOLF GIUSTI: f., ET TERA TURA. RUSSA_. , •.•• , •• , • }). 8 f) LIN CHIEH SHENG: COMUNISTI E NAZI ON A,L I S T l l N l' l N A t>. 3 GINO LUZZATTO: STORIA DEL G~J~ 0 ~EoR?f~lff~~/;z~gi~z~g: po R T o DI T R l Es n E • • p, 4. L, l T [ e A . • • . p. s o BONAVENTURA TECCHI: f.,[ A. • ••. • •• • S I C I • •. p. 5 ANCELO TAMBORRA: DUE POLO· NIE, .p.10 GlOROIO FALCO: Hl STO H I A MA· GlSTRA E VLCEVER.SA . P.11 L A relazione fatta da Palmiro To– gliatti al Consiglio nazionale del P.C.l. il 7 aprile ~ un documento di maturità politica e un quadro perspi· cace d-ella situazione politica italia• na. Questa ,,i si rispecchia, grazie al tono tranqu\.l!amcnto obbiettivo dell"o• ratore, con una approssimalione di e· S.3.ttezza molto maggiore di c1uella che .si è abituati a riscontrare in manife· stazioni del g1mere. Al tono di obbiet• tività risponde l'impostazione di demo· crazia nazionale legalicarìa, che il To· gliattl, segretario politico del P.C.l., ri' badisce nemunente, per conto di questo. nell'esordio ciel suo discorso. Imposta• zione d'l cui una veduta rei.\listica della realtà politica italiana, oggi e domani, ============-=====""'========.l~~1~~-:;,i;~t~:so 5 i;~c:iii!à1'~~?i~le\~~vj01~al~: LA MORTE DI R O O SE V E L·T Di essa pertnnto si deve, una volta di 1>iù, pren~en~ atto, nel!a suu portata e net suol limiti, senza processi alle in· tem::ioni e senza ingenue speranze dt conversioni ideologiche. Kotevole è il discot-.:;oTogliatti per quel che dicf"! tanto circa nmmediato passato quanto circa il futuro prossi.· ~tà· l~u~11~ 1 ;~~~~tJ>t 1 ~~~nJ 0 [Jia~~~u~~~\~! una 1>osizione critica molto ,•icina a quella dei partiti d'azione e sodalista. Come e fino a t'he segno una posizione I L fulmine che ha stroncato Fran- E a vtso anerto difese l'Italia, Egli simile 9 i coricil1 con la oartec-ipazione klìn Delano Roosevelt. sulla porta non alremò 1>ernoi la frusta e lo zuc• al go,·erno. e partecii>a-zione piimar!a, zià trionfalmente aperta del tempio c-herino, la parola bùnevola e l'infasti· del P.C. e di TogUattl in per.:;ona, non della Vittoria, -1o fa assurger~ di un dlto disdegno. Il Suo l{nguagglo fu gio\·:t ora indagare. Anche parlando ~:l:1~!1~~1~~~~~odi1\l'~~?t~J~ l;;g~e~~r11 t~1:11ì~e s~!~1~t~:t d~ernn~!~1io~~a~l~~~~ del passato, egl-i guarda al ·futuro: ve· ~tro stesso dell'eòificlo mostruoso schietta fiducia ne 1 ~uo rlsollevamento ~i~~ ~~a ~;i; Z1~ll~J!:~~f.1 1 !e,ut; 11 ;1t~ 1~ =~~~~ t~~;l;~~~~~ t;~~iirt ~~~::i~~i ;l~ fr~pe 1;~r.~g¾~lì ~7;r~~~~i~at,~a~gf1~1 1 ~t;i ~~ri\~~in~t:es::s;i~e 1 ~,Ji~~irs~n~~~ tro in duemila a1rnl di SlOria. la fig,.:ra tl~t suoi con.n:izlO!?<';ll. Forse non àn• per effetto dell'eredità dl questo pas• del l'Anticristo. Di fronte a questo genio di: m.to . errati se dlcwmo che oggi g!i sato. sulla guerra e la po!'ttica di guer• dèl ~ale il ra1>presentante più alto del• S~h ':i''.ltt _so~o !I paese del mondo 1:1 ra. in realtà egli è dominato ciana 1>re• ~;o~~cf:\d;t~;~c~~st!;tt 1 .a e 8 ;~~~fò,a E~t ;~~ilf 1 ! 1 ~~~~~ir;\t~~1::ttirl~ :e~~~r!~ d~ ~1f P~f 10 ~1~ ~l~h~J~~~·~fb!I~arg:;c to~ vivrà immortale. comumone sptntuale. C1ònon è dovuto imminente _ della guerra. Egli sente Clrnrchlll fu il capo incomparabile certo soltanto a Roose,·ett; ma è certo - a di!Icrenza dt terl - nneluttabi\it!i della nazione britannica nella reslsten· dovuto innanzi tutl)l a Lui. d~I prol>lema, noa solo governativo, za eroica che impedl la vittoria di Hl· Gll Italiani sanno e ricordano. E per· ma di politica generale. E mentre in· tler. Egli procurò a Sta)in Il tempo 1>er ciò essi con parti.colare sentimento slst~ n~lla formula del C.L.N .. annun· preparare la seconda resistenza. quella curvano la fronte innanzi alla salma eia a1 tem1>ostesso che. con la libera· che fin quasi clalnnizio - <!alla vitto- del grande Presidente• Colui che ha zione del Nord, Il P.C. porrà « la que• ~l:':s~~~i~ft~l~itf~~~~c;a.f~-lrr:s~i~se~ rinnovato e associato 'Lincofn e Wa- StiOne lstituzìona!e. la questlone agra· v~ll toccò 1n sorte di sonare la sveglia shinglo~. E in ctu;S t o ~n~agg\o Supre· ~;\,~i 1 :in~'~f~tl~~i\N~~~~ft~~i;~ ~;.~~~i al mondo pcrchè sorgesse tutto frì pie· mo. -ess · pur nell ango:.cia ~~lla 1 <;>r 0 pas~ata. E ancora una voita, Togliatti di In uno sforzo solidale e Irresistibile sventura_- 1mr so_t.to II peso ? 1 un lnl· raggt,;nge cosl le posizioni tenute giil per la salvezza dell'umanttà. mane disast,:o, ::it ~enton~ m qu!.sto da un pezzo da «azionisti,. e sociali· Questa sveglia Egli aveva incomin• l~tto un.iver:>a!e- Hl puntà e umiltà st\. Per conciliare questa Impostazione clato a sonarla ben pt•ima dello SCOP· dt ~uore .- 1>0rtavoce delr Euro1>a e. t'Oll la formula del C.L.N .. occo·rrerà pie, della guerra; ma le orecchie di dell uman\tà, che ili altri tl'e partiti si muovano an· troppi rimasero per lungo tempo sorde. L.A NUOVA. EUROPA. che loro. Dei tre grandi capi, Churchill fu il pri· mo a denunziare al suol H pericolo prossimo dell'aggressione germanic&; -!~ 1 1 ~~i!tgilf~ 11 Jff~;: 11 1~a~i~~sa%tif~~~~ velt fu colui che prima. e meglio di ogni altro dette alla voce di allarme il puro timbro della coscienza umana. Egli seppe fondere come nessun altro l'acuta vir-ton~ cli un supremo Interesse nazionale, che i più dei suol conc-itta• dinl non Intravedevano ne1)J)ure. con k ,più profonda. la plù generosa con· c_cz\onedella causa universale. E per– ciò stesso Egli. meglio ò! ogni altro, non soltanto portò il suo !)OJ>olo -e tut· to il continente amerlcano In linea per la difesa comune e la vlttort::i. fìnare. ma additò. e all'America e a tutto il mondo. la meta cui bisognava mirare oltre la guerra P. la vittoria: la costru· zion-e di una nùova umanità libera e soHclale, reallzzante la sicurezza dalla paura e dal bisogno- Per questo oggi il mondo J)l'encle il 1utto: Il mondo. e prima di tutti l'Eu– ropa. Il grande· cittadino e capo ame· rlcano fu anche un grande europeo: e non sarà facile. per noi europei. trovare un altro nome da mettere accanto :tl Suo. Poichè di fronte alle legioni di coloro che a voce alta òicevano non avcl'C l'America obb;•igo e ragione di sacrificars! per l'Europa, e a voce bassa - ma non tanto - aggiungevano. rEu· ropa essere ormai spacciata. finita. e doversi abbandonare al proprio desti• no. Hooseveh comprese-. e disse. che la causa ciell'Europa era que1la del man· do, che la società umana non poteva far..! a meno della civiltà europea. E più tarJ{. quando In vista e anzi in cc,ntatto deHa vittoria. si disegnavano tendenz-e a spartire l'Europa o i suoi resti. come bottino di guerra, Roose· l r:. 1 \J~~~3f~~!~~~l~~ 1f 1 ~~sr1tà 1° d1:wr1 1 e Ja libertà dei.·destini. I COM.UNISTI E TRIESTE l\ T ELLE dichiarazioni "' TouliaUi al l'onslolio nazionale comunista me· ritano un cenno a varte quelle di poliUca estera, 7)lù 1>ro1>riamentecir~·a le relazioni ftaloJuooslave. Ci pare che esse confermino un equivoco in cut t1i.à. da qualche tempo si è im1>ioliato il 1-~r– tito comunista. l.,'cquivoco consiste nel supporre che, con il ripudio deL nazio• nali8mO da parte nostra - ri1wdio che chi scrt·ue è stato sempre in primn liw!a a propuoriare - ti1tto sia sistemato. Jfa non c·è solo un ·nazionalismo italia,w; ce ,i'è a,whe uno jugoslavo. La tesi del rinviare f-e discussioni terrHoria(i a{ termine della lotta comune è ottima, e io l'ho sostenuta ripetutamente e da un pezzo; ma a11chequi il ritwio sarebbe occorso farlo ·in due. Una volta avviata solennemente, ufficialmente la discus· sione da parte jugosUwa, non si pote· va da parte italiana più tacere. Nè si vuò diu-idere la mater-la del contendere in due, una varte 1n cut i Juooslavi ab· biano raoione sen:'ttltro, e un'altra in cui oli llalian-i debbano cer~are un i:om.· 1>romessoa qualsiasi costo. Bisoonerh., se si vuol fare q11estadivisione, com• plètarla, con m1t1 varte in cui anche !)l'Jtaliani abbia,10 ragio11e /ienz'altro. .PE:ù breuemente: o si ammette la discus– sione su tutto, o se si rù:onosce un ml· nimum indiscutibile a favore di una parte, occorrerà rico11oscerlo anche a favore dell'altra. Se 110, tanto vale dar ~au a ·vinta a 1ma delle parti, prima an· coro delta discussione: uiacchè questa si farebbe in condizioni ttovvo diverse. La rivendicazione di auel che c'è d'Ua· lianità autentica, di dfritti italiani im· prescrittibili 11clla Ven.r.zia Giulia - e di. cui il nome più alto e rmseo,w sto· rica è 7'rieste - àeve essere patrimo· nio d'l ooni i>artito di democrazia nazio- nale. · ~ RADIO NAZIONALE D OPO /,o stridore delle polemiche 1)Crsonoli, si era fatto silenzio nel pubblico sulle vicende della RAl e de! Giornale Radio. Questo si· lenzio non era rassicurante: votrebbe darsi bt>nissimo che nelrombra si pre· vara::.se qualche soluzione infelice e ar– bitrarla. Ecco, ora. una dichiarazione di scrittori e nionwlisti. di vart-iti cli– versi e zo,itrmi. e anche di ness!in par– tito, che interuie11e opportunamente a risolleuare la Questione innanzi al vub· bli.oD. Per verità, il docUmento ha ·un tenore letterario che c,ttra·uerso ben di· segnati arabeschi non vrecisç,.con tutta la nettezza necessaria ver il comune l.ettore f.l. sirmificato della manifesta· z-ione. Tuttciuia, con 1m poco di mcdi· tazione. la tesi del rnanifesio si può riassumere cosi: la Radio italiana (in regime di monopolio, si ricordi bene) non è un affare priuato, ma un inte· resse nazionale. Ciù rende necessario un controllo 1mbblico; ma 1ion è detto che questo deb,ba essere, puramente e sem.vlfcemente, u.n controllo oovema· tivo. Occo,-rc che il controllo abbia ca· rattere nazionafe: indivendente, impur· ~iale e al tc-mvo stesso veramente re· svonsabife. Ci vuole un concorso di di' versi elementi. Il manifesto nomina, accanto- al uoverno. il C. L· N., e sta bene; 1n<i 1ioi pensiam.o che non bastt: To~Ii1~t~ st io:r~6i:~~O,~ssg;;;n:~ll~a~~ f· ~~i~u~a;e\~~~,:.r:ti!rrl~eÀ~~t~,rit~1iSts~ ~ g{,~ ~~l~oW~~~~~r~a1~r~a~~}r~t~~~~~l~ t) Ò questo senso nel nord, trattative dl () il successo. 11 Popolo ha risposto di no, una volta di 1>iù;ma ora a noi Impor- ta osservare un'altra cosa, e cioè la grave. lacuna cii questo trinomio, dato J)Urc cne ootesse realtz.zarsl. (;l .sareb· be la .cle-mocrazia cristiana, oggi più nettamente confessionale che mal; cl sarebbe la democrazia proletaria classi· sta. oggi più classista che mai dato H patto d·untone soclaìcomunista: man• t'hE"mhhc ... la democrazia, pura e sem• 1>!it'e.Con questo. non intendiamo puri· to negare il carattere e !a rappresen• lativlt:t democratica del tre « partiti di masse»: intendiamo solo dire - una volta cii più - che per nessuno di essl la democrazia. pura e sempl!ce, è l'ele– mento primario e~senziale. l\Ianchercb· be ner trinomio la democrazia super· classJsta e laica, la qu.ilc - nessuno st adombri per questa del tutto s1>assio· nata e realistica osservazione - è U sal tt~rrae pèr tutte le altre democra- zie: e soprattutto In Italia. Forse sarti.questo il momento di dire che la categoria « partiti di masse» vle· ne appllcata fra noi un po· sb1'li.gatt– vamente. secondo moduli non foggiatl sulla rPaltà italiana. La quale ci mostra scarsità. nell'insieme. cli masse O!>eraie industriali. e altresì di masse contadl· ne organizzate è 1>0liticamente coSOien· ti; éll che sl aggitmge. per le seconde, re;.trc.>ma di,•ersità di condlzionl d:t 1rna re..,"ione3\l'a:tra <l'rtalta. E cl mo– str~l. invece. una grande massa di la· voratori non proletari (ma in conclizio· - ne ~onomica s1>essoJ>eggioredei pro· le tari). che è la « piccola borgheSia ». E' una massa superiore certament~ dt numero a una almeno delle altre due: e non J>iùeterogenea cli loro, e ne-ppu: re - prendendo tutte tre nell'insieme, an,zichè guardare a certi nuclei tistret• ti - p!ll ineducata 1>01iticamente.Cii:') che- non vuol dire che essa sia politi• camente matura: tutt·altro! Ma è pro· pi•lo nella sua maturazione che sta la chiave ciel problema politico italiano. Maturazione che non 1>0ssonocomple· re nessuno dei tre u partiti di masse•• e tanto meno il loro it>otetico cartx!llo. Essa non può essere compiuta che da un grande 1>artito di democrazia .senza aggettivi. setlza restrizioni e senza sot· tlntesi: un partito di democra~a in· tegrale. LUIGI SAL\T.-\'l'OJU~LLI che ci voglia qtuilche ornano vi,ì pro– priamente cultu.rale, e aHche ima rarr vresentanzu gioniafistico·professionate. Comunque, la questione è 1>osta,e oc· corre ,.isolverlà al più presto, ammo· nendo at tempo stesso chi di ragione a nrm voler comprometter/a con qual.· che colpo di testa (sarebbe troppo dire di stato) di opJ>Ort·unistico versonaH· smo. In alto si devono avere !Jià abba· stanza difficoltà per pr.ocurarsene di queue assolutamente urotuite. CATTOLICISMO E NAZIOIVALTSMO T ROVO fra i miei appunti nmt re· centi un telegramma di S. S. Pio Xli (del febbraio 1940) al Mi• kado Hiroshito in occasio11edel XX.VI centenario della fonclazione deU'impera yiapponese: telegramma di felicitazio– ni « ver la gloria del/'i,vito reono l'), , uftresi di auaurio, per la « vcm nra1•• dczza », del vo1wlo yia1mone.1e, 11ell.; vace ristabilita. Si sa che oogl la chic· sa cattolica nutre sperw1za in 1010 svi· hmpo del cattolicisn<o al G-i<mvo11e: st com.prende perciò l'invio e il tenore del telegramma. Ma che cosa ne avrai~ 1t0 71cnsato in Cina'! Se c'è Qtwlcuno che si trova t1 disri· (Jio ueHe lotte nazionalistiche odierne, questi è certo il Pout.e[ru. 'l'acere o 7)arlare, iii mezzo a queste lotte, è ugual• mente scabroso 7Jer lui. Veramente, l'e· resia di oggi è il nazionalismo. Ma ~vi· dentemente la Santa Sede trova ar<luo prenderla di fronte, e ancor ])iii conda,,– ,wrne esvlicita.mente te sinuote nianile· stazioni.

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