La Nuova Europa - anno II - n.10 - 11 marzo 1945

-- 11 mal'ZO rn,:;-------------- LA NUOVA EUROPA----'----------------- 5 -- RITORNO lanciavano sulla Francia. alle truppe bat•aglle, !'ottusltà pslcolog1ca sempre francesi: c'era un poilu tutto teso a com- p0rde le gmrre. battere; In un angolo del manifestino , · O una donna, evidentemente la moglie o Un'altra 'tmprnssione di lassù, l'ul· la fidan;,,..1tadi quel poilu, si spogliava tlma. DALL'APPENNINO per metters: a letto con un tommy, pre- Quando nel buio uno o due aeret sente e aspettante Il accanto a lei. Il te<leschl vanno a volare su\Je «Zone• 7Joilu faceva Ja guerra; intanto il sol· dl quella divisione o subtto dietro le dato britannico se ne andava como<la· «Zone». glù a terra non succede nlcn• mente a letto con la donna del combat• te, come nessuno s'accorgesse che 1as- tente francese. sù cl r,:,no aerei nemici, nessuno se Q UALI sono Jc impressioni che ho - Come va? - domandavo aglt Ora, febbraio del quarantacinque,-plo• ne occupa: gli mk·acks non spara• riportato dal fronte dell'Appenni· SpringbQks di quel. posti avanzati. vono dall'alto manifestini tedeschi dove no, tutti continuano tranquillamente le rio? Questo mi chiedo; e intendo - Very weu; benissimo. . si vede. alta quanto il foglio e quasi loro faccende; se cadono spezzoni, nel impressioni base, fuori dell-ecannonate. Non c'era un uomo, quanti ne ìnter· nutb. una leggiadra r<1gazza,dietro le! fango alto e molle non scoppiano, e la frOOdo. fango, roba rotta e tutto ti re· rogassi, che dicesse d'essere stanco o ~l una prospettiva di automobili che ospi· mattltm dopo gli Sprlngboks trovan· sto che c'è da vedere e sentire su un soffrire; non uno: e non era vanl'èria t.ano giovan.ì coppie, In \·esll non gucr• doli li fanno esplodere per darsi un fronte di guerra in montagna· e d'in• o gradassata; nulla è lontano dal loro r:'ere. che stringendo.si e baciandosi in- po· d'a!iegria e passare Il tempo. verno. • spir:to schietto e sobt;,lo più delle van· rensamente Istruiscono u soldato In 11· Pensare quello che era la L1tftwaf· · Una. la prima, è questa. tcrie e gradassate; ma è c:hc parla?Y! nea su quello cfie succede al suo paese fc; quella tremenda forza di strage Al fronte 10 ero con gli Sprlngboks delle proprie sofferenze è da loro cnn• mentre lui, po~ rl.no. ~ Jl su quelle ar- che pure\ o veramente oscurare e Mcm· cli una divisione corazzata composta dt slderata cattiva, anzi pessima educa- due montagne a penare e a .rischiare ~:V~.d~, 1~~ 1 ~~: t:~-~f~:i~il~le~lh~.el~':e~: sudafricani.di Guards inglesi e cH altr~ ztone; se ne vergognano. l.:t pelle-. r.antlo la tenacia e Il coraggio del po• tr,uppe dell'Impero britannico. 1 più d1 o Lo Springboks prende su dal fango polo britannico, doveva dare inizio al 2~~1 ! 0 ~~~iz!~~~~~~J;~~e~j:i:i~P~t~~ Quest'altra Impressione ha da far'! ~Y 11 dr~~1~i3ie c~~~ 01 ~~~l ; 1 ~~ts~~:~~t~~ ~~~~~~lo tedesco nella st orta de~ Egitto e Lib\3 con 1\'lontgomery, pOi ln con la propaganda tedesca. hanno una raccolta da portnrsi a casa AdP.SSO, su quel settore del fronte Italia: cinque anni e mezzo di guerr_a Non so se sia da per tutto cosl: non domani; prende su. legge. ride. sopra dell'Appennino, la Luftwaffe fornisce e ininterrotla lontananza i:Ja: loro paesi. Jo posso afrermare; to parlo solo del tutto contempla la bella ragazza qua· at solclatl britannici foglietti illustrau famli:;-liee int>eressl. pezzo di fronte dove !.ono stato. Là sem- si nuda, con l'aria di dire; - mica da conservare e un giorno riporre tra . pecial bra che • tedeschi dispongano più di male. i ricordi dl guerra; e fuochi d'artificio r.:i:~:~1~E~ a!c]:t'; i~ 1 r. {fr;\~~~~~ ~~· ~ st ! !r~ /~ 0 ~;,3b"/~.C\'.:'.,c1!/~~ pa~c~:: 1 ~c'/di~i[1'::i. '{l,.r,:;z,~:•~n~~m~~~ r.~ 11~ 0 ':;~b!oii t:i?~at':.'.alinco d no be!Bss:mt ma d'Inverno stringe ti ~e[t; 1 ci~' !~}~~iii~~ holnn~o c~s:ùl ul~~~~ ~~~~t~igJ!1\!; c~~ix?ne~~~clf~n~~~e~~a~! VITTORIO G. ROSSI cuore vedercisi; st anchezza e cattivo tens\tà straordlt1arlamente più grande di ogni propaganda. vale a dire la co- ~~~r~i,n~1~1e,;;1~elu~~l~si:° J~°J' 1 ~~ d 1\ t{i~ di quelli di bombe e granate. noscenza della psicologia e for-.t:amo– trovaL; anzi In q.uegll uomlnt c'è la Ma la mia Impressione riguarda es- ~a~r~7~~~l. g:;!~a~ :~~ ~~:~:~l:e.dàn· sanit<Ì e scioltezza cli spirito.,l~·è ti_ buor d; 11 ;~~~~'l~ti~ag~;~~~a~llfnfe~~~~r~ no a, 'soldati brrtannici tn linea lstru· umore di chi piglia fattche ~•sag:: e r · fare uno studio comparato sulla propa· ziont minute sul modo di ammalar9i schi senza montarli In rra1!1ma. ma tf~ ganda di guerra nel vari paèsl belligc• quel tanto che basti a Ingannare t me circostanze natura t ti una par rnntl: nell'attesa di. quello studio com· medlcl e fasciare per un certo tempo alquanto dura qa g:ocare. rlcca d!.. av• parato, to penso che non si sbagl: trop- 11 fronte; ma a chi sono rivolte quelle venture e vicende agon\Sllche, qui nd i po se si assegna alla propaganda tede- filantro1>lche 'Istruzioni e -~ousigll? molto eccitante. A good scrrm, una buo- sca 11 primato cli quella che si può chla• Aglt uomini, nlememcno, della na;.A\7afrutto. questo, della formazione mare, .'.I. piacere, grossolanità o stupi- f.ruards Brigade. guardie del Re. che del loro carattere d'uomini,' clella loro di~iJ altoparlantl che da11e lince tede- ~?s~~ 1 ° ~~N d!f~~~~:lt~);~~ Yt~~iu~ ~ educazione sportiva; e anche del nntlvo sche Jorn)scono agli Sprlnghoks e alle fierez1.a d'una tradizione secolare dt humor, oWmo sale eh~ preserva lo spl· altre truppe britanniche not11.1ee com· gloria. lealtà e spirito guerriero; al rito sia dalla melodrammatica retori.ca menti alle notizie; I foglietti Illustrati sudafricani, tuttt volontari, V'7nut1 al· dell'eroismo. sia dalla retorica della sof- che gli aerei tedeschi buttano giù: quel la guerra per libera clctermmazlonc ferenza. dal compiacimento isterico di Ii che dentro uno swciale proietto sono della propria coscienza e volontà; al covare, nutrire, esaltare !n .sò l propri sparali da: tedeschi con una cannonata: Riflles ~ndiant. che non capiscono una guai. tutta quell'eloquenza altogridata. o scrit parola di quel fogllettl sanitari e ~he, L'acqua at posti avanzati arrlva col ta ripete Instancabilmente. senza fine se pur cai>lssero, non devono cons1dc– mull poi a spalla d'uomo: misurata. e var1ant1. le cose che da clnqu anni e rare la loro vita sull'API>enntno molto raui;ctgia~~;; ~g~ec~è ~"u~~~ ~jia~~f ,ro~~in~; t~~:i~~- ?~C~~~:~a~g~~: :~i ~~~cÌ~~CO~a~1~0 d~i~:i~~a s~~fel~;.~•n1tj1~! avanzati che non si rada ogn.l mattina di nuovo e tmr}rcveduto. Inguarlblle occidentali dell'India. la barba.. A.sii sciocchi sembrerà cos-1 pedanteria del tedesco, il quale crede O l t<.-cteschlIgnorano totalmente lo fatua; no. proprio di 11, da quel radersi che la monotonia sia nell'arte 11 su• spirito delle ttuppe del Conwionwcalth ogni matt:.na, comincia il self-respect; blime- . . e dell'Impero che tengono le posiz\o· dal rispetto di sè comincia l'energia La ripettz,,one. va bene. è una poten· 111 di fronte· a loro e credono di dc· morale. ossia la capacltà dl. sopportnre te generatrice di opinioni, da lei nasce durlo dalle condizioni ..ò.l spirito del , l mali e:- dl resistervi. Il sapone e Il ra· e a J)OCO a POCO st rasso~a la convln- :oro soldati; 0 pensano che la struttu· soio sono un momento elementare QUO· zione; ma c'è nella rlpclizione un pun- ra psicologica di chi deve ricevere la tidiano della dignità d'uomo: poi per to li.mite; oltr~ quei punto. c'è lo sba-. loro propaganda e assorb1rla, sia ele- :i!f;l~e~1 tr~l~a~~~~e~f H~fl~~~ p~{ dii{~~() 1~ 1 }!\:~~i~fo 1 ~ef~f~ 1 ~~~~~~e mento del tutto trasctirablle. si vince. certi man:festmi che i tedeschi allora Ma se i c:.nnont talvolta vincono le A palazzo C:ariona:1lQ,q1u.rnd'ero rn– gil/llt!o o UiOVMlOltO di primo pelo, volevo bene come a<l un simbolo cU r1uell'arc1ti1cttu,:a rococò di cui al• {ora andavo vazzo. Ogni volta che mi fennai;o a 'L'orino. la mia prima visita era per lui e per le vc1:tioinose ciip~{o di San Lorenzo e della Santissima Sm– done, lanciate nel vuoto come parados• sali acrobazie e·sJìde aLbuon senso dal• lo stesso architetto del palazzo: il te(i• 'tino 11wcle11ese padre Gum'ino Guarini. Lungo il corso degli anni ho avuto tttt· to l'agio, se11zaritrcittarmi, di tempe• ·rare quet{'atnmfrazione entusiast·ica, di adeguarla ad un QUStopiù. m.atwo e meno esclusivo. Ma ancora oggi non so verliona.:re all'illustre amico Pietro 'l'oe– sca d'avermi alquanto malmenato ti ... mio buon vadre Guarhii nella .~ua bella monoora{ta su 7'01'ino. 'TEMPO RI'l'ROVA'l'O Palazzo Carig11ano rosa sco11erta. Cata11.,Iosi Oiù. pe·r ol'in– terstizi di no,i so quale 'impa{catura, riuscirono a venetrare.,nell'incustodila ozutrdaroba d~f. deputati, e la vist(i di tutti quei cam>el{i, della cui presenza non se]Jpero rendersi, conto, li elettriz– zò come un'Impensata befana. Chi s'im– padronl d'un copricapo, chi d'un altro. La storia non dice a chi capitò il tu• bino di Cavour e a chi fl feltro floscio d-i, Bro[ferio .. Ma H fatto è che l.a ma• scherata finì in una sarabanda, ogni cappello essendosi trasformato in pro– iettile. E Le mamme, accorse t11-tte spaventate al bacca110,ebbero 1m _beL da fare, qua elimi11a11tlo una. sguaLcztu- ;f;è lt~i::~~fi~g~t: 1 :: ~i~1~ii~~!~· t : deve fare qualche rfscroa .. Un giorno (diceva) da una finestra di palazzo C:a· rio1ia1io avevano additato a lui bambi– no tre cuocht irnber-rettati e ingrem b1ulali di bianco. eh-e si a[faccendai;a– no inlomo ai fornelli, nella cucina di un appartamento dirimpetto, non so se nel. cortile dello stesso valazzo o in un valazzo prossi1no. e oli aveua,~ detto che erano, niente di menC1, Rossfnt, Dumas pacfre e 81'0ffetio. Per stilizza· re questo terzetto d'opera buffa, tra le eleganze rococò del G-uarini, ci vor– rebbe un concertato nelln maniera di Gioroio Vigolo. A me tocca 'invece far la parte del diavolo ossia della critica storica. Che quei tre fossero.dei buon• ~~:~f! \ dg;,;a!!'!:/til~~fi~tr~!~ o:s~;i; Dumas padre fu in buone relazioni co· sì ooJ Rossini come col Brofferio e non è da csclmicre che con quest'ultimo abbia pranzato a !l'orino: in quegli anne tra il 1860 e il 1864, ch'egli tra• scorse in Italia dov'era venuto per as– sistere alla conquista garibaldina del Regno delle Due Sicilie e s'era illuso, bonaria 1)wsca cocchiera, di patroct· wirla e outdarla. Da escludere, sen– z'altro è che ak pranzo torinese ab– b!a preso parte 1l Rossini, i( quale, stabilUost a Parigi fin da( 1855, in lta- ENRICO VISCONTI VENO STA A sessant'un annt è caduto In com· battimento H maggiore Enrico Vi• sconti Venost.a. La sua sorte è esemplare. Uomo di raffinatissim~ gusti. e d'una straordinaria semplicità di tratto, sembrava si fosse via via stac• cato da consuetudllli ed eleganze mon– dane anche nella superiore forma cli un dilettantismo letterario e mecen-:l· tesco. Grande lezione gJ; era stata 1( fascismo, che aveva visto dlllagare pro– prio là dove si paleva supporre gli fo~· sero opJJOStlargini da un costume an• stocratico: il fascismo, che era s~ato pet lui scriSsima prova morale e p1~tr<! ti paragone: fino al punto da fargb nfill tare i.I saluto a un suo amico, che ega pateva considerare fianch>cggiatore. 11 disgusto della vita solita gli aveva aper– to nuove vie: in America aveva scopcr• to la bellezza della vita del ra1tch; sulle l\lontagnc Rocciose aveva trascorso due inverni. abitando una capan)la \ra l bO· schi e le nevi, e ne a\•eva 11ponato un• libro. clte faceva circolare tra pochi, un fresco libro di aforismi e vedute sulla vita americana, dove si sentiva il godi· mento di una ricuperata ingenuità, ar contatto di quella umana e generosa rozzezza. Altre cose aveva scr:tto, che Je, ... geva agli amici con pudore;,avevano ui;' accento remoto di sincel'llà e la virtù cli un'ispirazione lontana dalle mode e dalle maniere. Gli ultimi anni di guerra era sceso dalla su_avilla d_i Nem:. malato, a Roma. Lo s, era rlv•· sto dopo l'occupazione tedesca emacia– to ma con in volto uno speciale ardore, che talvolta sembrava una, febbrile ec• citazione; insofferente degli lnòug~ eh~ venivano frapposU al suo volontario rr chiamo olle armi. Gravemente ferito nell'altra guerra, sembrava ora che non fosse trascorse per lui questo lungo e fortunoso per:odo, ansioso come un gio· vane momentaneamente inutilizzato nelle retrovie di « tornare al fronte~– Quando gli fu concesso di partire, era trasfigurato; ma gli sembrava poco il suo compito di ufficiale di coll~gamen– to, e aveva, di nuovo, vo1011tpr1ament~ insistito per tUl comando attivo in ij. nea. Chiedeva In questo modo, e forse plenamente consapevole, una conclusio– ne alla sua vita, una specie di ricom– pensa e dl consacrazione per quella sua fede nella civiltà umana, per quel suo sdegnoso distacco e quella sua lunga protesta che lo avevan fatto straniero e avve1-so alla soeictà fascista. u:uB.ERTO )IORRA. Oggi, camm1que, palazzo C~rionqno ha pe1· mc tutt'altro valore simboltco: è un shnt>oto (e per questo. ne parlo qui) di, tenn>o 1'itrovato, ma ritrovato 1n una remotissima lontananza, in u.n pas– sato di molto anteriore alla mia nasci• ta. A palazzo Cariunano. com't} not.o, ebbe sede da, 1848 a, 1865 la Camera dei Deputali., prima sut>alpiiia e pol italiana. Come ooot a .Montecitorio, a{: cuni {llnzionarl addetti alla Camera vi avevan diritto d'alloggio, e il mio 11~n- 1no paterno ch'era uno di qu.ellt, ab~ta· va con la sua numerosa famiglia all ul· timo piano del palazzo, nei cut lunghi f: ampi corridot risp011devan le porte d1_ altri a1>partamentt occu'l!at_t da. altn 'f1mzio11ari e relal'ive Januolte. Mio va• dre (nato neL 185 1 1) 1·lcotdava quet cor• rido! come un ·varadiso della sua infan-. zia, misterioso e rnaravfoitoso. Li_ a~e– va esplorat-i in Lw100 e in largo insie: :me co· suoi fratellt e coi raoaz.:i degt, altri tnquiUni, 11umdati anche Loro a scapricciarsi i1i quella bandita daUe mamme che non potevano avern~ be– ne in casa. Lì, o sur m_ia finestra def palazzo, una volta fu catturato. un (lU· ~o, che poi, impaoliato e custodito sotto una campana di vetro, emi!]rò con la capitale a Pirenze e a Roma e qui finì jn casa nostra, come riWJ•clobenissimo, roso dalle tignole. Un'altra volt(, (rac– c-on~avam1o padre) Jecero un'avuenfr.i· eia. Quanto a me, rivivo la scena come ci auessi partccivato, e non mo?to tem• po fa, tegocndo ·ii mordente libro del Petruccelli dena Gatthia, I moribondl del palazzo Car.ignano, rivedevo tra un cQ;pltolo e l.'altro. come un giocoso in– termezzo, quella ridda di storici cap• vew. ~il~e "S~iue1;;~n~~s:; 1 \•a~!fitrf:,~!,e~{gn v:~: ============= ~~~ti.a~~~b~biln~~iife a~t:7i:,s\!~a~":$~! . LIBRI RI CE V UT I Se m1o padre -non ebbe L'onore dt Lanciare in aria H t-ubtno di Cavour, ebbe però quel[.o d'una carezza che~ 1l grande ministro oli fece un giorno, in• contrando hlii e la mia nonna per lo scalone det palazzo oiiarinia.no, e con la carezza questo complimento: Che ùel masnà ! Non era un comvliment.o a uuoto, pe1·cht} mio padre, a detta di tutti era dauvero mi bel bambino, e q1w~to alla carezza, 110n c-~ dubbio che gl-i porlò fortuna, perchè queL bambi– no diventò un, oran galantuomo, che si serbò fedele fino an'ultinio al suo ideale di libertà. (o difese a viso aver• to, e morì poucro (neì 1929) per non tr~ff ~ 1 ~;adre raccontava un altro epl– sodio, s-uLquale però la critica storica demolita ti~ via San Fra.ncesco à'As• P. GARDNER-8. i\'lOLAJO~I. Per l slst n.. 13, dove mt TisuUa che abitava monum,enti d'arte danneggiati dalla neL 1864 e dove ne adclita la dimora 1' guerra nella Campania. Napoli, 1944(a Torricella neL&'utiLe Ut>retto 'l'Orino e cura della Sopraintendenza delle Galle– le sue vie (7'orino, 1868). Ma via San rie d~lla Campania). Francesco d'Assis·i è abbastanza lonta_• L. SALVATORELLI, Italia e Jugo• na da 1XlfazzoCarionano. E allora? DI· slavia 11ella nuova Europa. Bari, Asso- ~~tt~idfa:lZ's7!r;!. 11 ;;~if~JJ:1~;tfJ?eq ciazione Amlei della Jugoslavia, 1944. la memoria i1>oann-0me, che trasferi· L.A20.CANALETTI GAUDENTI, La so- ~ 1:cJff11:::: aft~~3;1t1;;v:! 1 :o ff'~~~!i cializzazio11e aoraria nell'U.R.S.S. Ro-- zo non fu in casa del Brofferio, ma do- ma, Capriotti, 1945.L. 70. ve abitaua Du:mas o presso altri? I. THOi\•tAS, A free ltfJlY in a free Quanto al terzo ohi_ottonc, visto c1ie L'i· Eu.rope. London, Thc friends of free dentificazione col J?.ossini110n QU(ldra. ltnly, 1944, G d. bisogmi vedere di..çcop1·ir{o. Cht Ila un ENGELS. L'e.voluzi011edel socialismo nome da proporre? dall'utopia alla scienza. Roma, Soc. ed. PJ.E'l'ltO PAOLO THOMPEO dell'« Unità», 194-!,L. 20,

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