La Nuova Europa - anno II - n.9 - 4 marzo 1945

-- 4 marzo 1945 --------------- LA NUOVA EUROPA------------------ 7 -- VIAGGIO. riuS"Citi a P.()rtarc fin.oa quel punto due bo~be a mano: hnpamitl dai compa– gni per una passibile perq,u:sizione te~ desca (« il Jl}inimo, vi mandano a un campo di concentramento») si eran H· beratt delle lor granate lanciandole seonsid-eratamente sulla strada. Fino· no sottratu a fatica dalle mani di vi3g– giatori che volevano gettarli dal t:·eno. E tuttavia anche questa avventura l:!ra Dl 3, , IL FILOSOFO DI CAMPAGNA: FORTUNA vigHacch\! le bom-benon cadono qui -. ~rr 1 ~1tE1ar~t~€1~ip~~;b~ i~gn r1~i~:g~~ Alcunl energumem apostrofano il ca- ln quella sosta burrascosa, riuscl a postaiione: - Fate partire il u·eno! penetrare nel nostro vagone un soldato che aspettate? -. Una slgnora non più pall'.dissimo, con occhi fuggiti, disper- D 0MENIC.·1, 12. - Il giorno è na- g 81 iovaabnbea,n<foa~Iaa sufacc~aè _ 8 11 1 ei1:taa •• 8 sv1peenntea. sd!, Era paruto col diretto da Roma; poi ~~e~~ 1 8sJ.:;~~-o~:~fo. ~~~gbi~i, - Portatela tnnan-zl, rat"; largo do\·e Jo ~a~~~ l~~ne;iiP~fri!ritt~ t~:~ffi te tenere son qua e là sui campi; e i c'è più aria: un po' d'acqua; poveretta aVevan mitragliato in più luoghi il lem– monti han la cima più tersa. A Feren-- è incinta -. Glida e gesti e motl spro- bo della straùa ferrata pt?r impedire u .tino intravedo il monte Fumone, su porzionati: e un viaggiatore 1 ne rima· cammino al soldatl. forse temenèlo che cui dev'essere una croce: i miel• occhi ne contuso, sicchè prorompe ln un vero andassero a guastar le rotaie; ma un ,non giu11gono a vederla, ma la mente furore. Ma la macchina fischia. Corro, bombardamento americano aveva sor- • 1 1€ dà fonna. La mia puerizia nel col· no a precipizio· verso il treno coloro P.resi \ nostri: il poveretto aveva visto Jegio non _molto lonumo <li qui, torna• ch'erano fuggiti: si insaccano. e c1 un suo compagno col capo stroncato, e ta alla m_emoria, disegna ora tutte le schiacciano. Finalmente si parte. molti corpi frantumati e spars1: egli cose. con un tratto lleve e pensoso, Nuova stazione: ed è difficlle sape- era stato sePolto dalla terra, poi sca– talvolta ilare, talvolta inquleto, come re quale sia, da questo luogo donde gtlato via per venti metri. quando a dodiol anni, vivendo appunto ogni vista è preclusa. Ed ecco, mentre Ora slamo tanti che non si respira, i.n collegio, sentivo nell'ora del vespro s'ode ancora lo squarcio di bombe non sebbene qualcuno dlscem:ia in qualche cadermi dentro il petto non so che om· lontane, e molti viaggiatori in fuga stazione; ma per uno che vada. ne .sal• bra, un incubo, uno sgomento della vi• per i campi hanno volti dannati da gono almeno due: ed è meraviglia che ta che amo. g-iU<lizio unSveI'Sélle, una colon11a<liquei possano trovarne il modo. Come sco· E' questa l'aria del luogj1i. ove reduci si precipita, di faccia a noi, iattoli, _ soldati a piedi nudi passano sul· appresi il gusto dei bei versi, delle lungo Il margine del binario con gran· le nostre teste, aff-errati magari a un belle musiche, deHe l<lee limpide, del- <li gridi. Le donne si sgomentano an· chiodo, sostenuti òa un pollice spor• le grandi letture, sebbene ci 1nsegnas- oora: un crollo più vicino di bombe gente <l'i. legno: e cl .piovono addos:;o sero la rinunzia.alle indagini e la fede accentua 11 terrore, come se I fuggenti l'~cqu~~ di. ~rrae<:~ e bottiglie, gli aci– net dommi: e qui allmel:}tai quel de91.· si sottraessero ad un pericolo che sol· 1~1 sch1acc1at1dc-liuva, la. cenere dr:lle derio dell'umana bontà che fu sempre tanto a noi limane oscuro. Ma quelfi sigarette, le rnolllche del pane che di· ,1a m!a invocazione più pura, anche invece hanno scoperto un vagone di grumano o divor~no. E' vero che ogni se la fragile carne non seppe vincere scarpe e di coperte, sequestrato dai te- rapporto tra _i v1ag_gl~to_r1 è sempl\fi· i!mv:~~~. ~1~n~~;a~;;a:~ 1~; 1~; ; deschi. e l'avidità vincendo ogni altro cato: chi sta m grandissimo disagio, e certo un disagio pari aT tuo, sulle tue spalle o sui tuoi piedi, ha diritto di non chieil-ere e non ricevere scuse. Le voci sulle dure perquisiz:oni com• piute anche la mattina dai t(-<!esch1 st fanno tanto circostanziate e in<Juietan· ti che il maresciallo cava fuori ~l suo denaro e lo J)One, tra le fodera e la stoffa, in una rna11icadc-1cappotto ciel• la moglie. Gli occhi <li molti viaggia– tori s·appuntano su qu(•!l'opcrazlone con varia cur:osità. C'era un soldato che quando volle salire nel 11ost.ro v a· gone aveva trovato opposizione gran· de. fOl'se per la facci:i lombrosialia che faceva pensare al .delinqnente nato: la C'brona spinosa <lei capelli corti sulla Mnea della fronte strettissima :.piove– va disord:nata: aveva la barba di a1• meno una settimana, e<.! era sgraziato, nella voce quanto era brusco nel gesti, Ma ben presto si svelò un buon filosofo di. campagna, che non avrebbe fatto male ad una mo~a . .Anch'esso {{uardò, ma senza cupidigia. Qualcuno gli chie– se: - Ti piacerebbe aver quel denarl? - E che nè fai? basta salvare la pelle. Questa teoria della pelle. ch'egii ave• va salvata fino a quel momento nel più gi:avi pericoli, er'a il tema dominante delJe sue sentenze. - Bada di non schiacciare q,uesta .- povera valigia. - E che importa una balìce? 10 ho Jasc\ato anche Io zaino: basta portare a casa la pelle. dopo tanti guai. - Attento! non far cadere l'acqua sul mi.o vestito. - Purchè non siano bombe, che fa un poco (l'ncqua? basta· partare In sai• vamento la vita. FRANCESCO FLORA per nulla tucline alla i•issa. Dove van· pensiero, si sono scagliati a saccheg– no i suoni spenti, le luci cadute? Spar· giarlo. E' un vero e rapi<lissimo as-1-------------------------~ 'so nell'aria è il suono dell'organo nel ~~lt~ui~ ~lu~~~iv~;;;~~or~tp~~~~ . e I N E M A ~~~~ 13 ! 1 ~~~d~fa l~ef:epJ~!e~t~~~: sta: - Vergogna, vergognatevi! fara• quando s'andava a dormire nel tra· butti, ladri! e. voi <lite di voler tornare monto, e il pensiero tornava a quella alle vostre famiglie! -. Si terne una '-------------------------– Juce sui viali ove da poco s'era spento rappresaglia dei nazisti che per lo DIFESA il nostro grido di passeri. meno ci lm)>ediranno di ripartire, e A Frosinone H girirno è ormai atto. forse mitraglieranno !l treno come D El LETTERA TI · sulla staz!onc e tutto intorno risalta· han mitragliato le scarpate dei binar! no 1 segn_i di un duro bombardamen- contro i soldati che fe attraversav:.mo: • to: areoplani distrutti sul campo. case forse faranno 'dl peggio. ln ogni caso, JN un settimanale cinematografico schiantate, treni che bruciano anoo- per la sconsideratezza di alcun\ « ma- ' è stato pubblicato un violento at· ra, innanzi alle ineru sentinelle te- nigoldi, quasi certamente abbiamo tacco cohtro i letterati che han· desche. In un prato una pec(lrella sara, perduto in un attimo tutto il vantaggio no lavorato e tuttora lavorano nel ci· e una bimba che la regge per_ ra corda. che finora avevamo g:uarlagnato. Non nema. Secondo lo SCJ'ivente,tutti i guai E penso ora che tutta la campagna ho mai partecipato alle discussioni de1 del ci-nema i.taliano si dovrebbero al era senza animali: non buoi non ca- prooent~. c.ome rare volte partecipavo letterati; al Quali sarebbero da prefe– valli nè greggi: se mal una vacea daJ delle loro lamentose inquletudlnl, rt· rlnH g~ sceneggia tor\ di ·professione. dorso avvallato, magra e attonita. manendo quasi muto; ma ora non rie• Lo sc1ivente instflua con malcelata in· Giungiamo a cassi.no che oramai sco a frenare un moto d'impazienza e dignazlone che i letterati farebbero il son Je undtct. Qui tutU si preparano di ansietà. olnema· esclus1vameute per tornacon· alla temuta visita del tede-echi; ma Un gruppo ardito scende per oppor· to; e conclude esclamando « a ciascu· ancora una volta non ne succede nulla. si al sacçhegg\o: qMelllche son restati no il suo mestiere,. JJ. treno diretto che avremmo dovuto al loro- J)OSto.s'4mpegnano d'lmi::ecHre Ml si permetta di dissentire forte· prendere la notte Innanzi è giunto che il bottino Sla portato sul treno:· mente da questa tesi. Può darsi che t un'ora prima di noi; ma non ha pro· -Tu non entri, se non riporti intlle- letterati si stano rivolu al cinema per seguito, e I viaggiatori s1. oon dispersi tro c,uelle scarpe! maggiQri guadagni. Ma essi Portavano tn cerca di mezzi dl fortuna per con· - Signore, guardate, lo ho viagg!ato almeno al cinema un'esperienza artl· tinuare il loro viaggio: la µ1agglor senza scarpe al piedi, e queste ml ser· stica onesta e provata. Al contrario, parte si sono inc~mminaU a piedi. vono. specie· durante gli ultimi anni, si so- Qualcuno racconta di una meticolosa, Ma Ja buona scusa non vale. - no visti correre a1J' arrembaggio del brutale, vlSita del tedeschi a quel tre- Altre grida: - Sono .scarpe 1talian~. guadagni cinematografici moltl.sslml no: ringraziamo la sorte per quell'in• e j teòeschi le hanno rubate a noi. giovanotti di scarso ingegno e di scar– e<>ntro scampato. E' una confusione immensa. con url1 sisslma coltura con nessun altro titolo Anche il nootro treno si arresta a che vanno alle stelle: ed io veramehte dt competenza che poche formule tec– cass1no. Bisognerà pensare un modo ml rneravigllo che i tedeschi non siano niche imparate su per le riviste o al • ::m:n~a:~ci~n:n1~, 1 ~~r~1'>tNèpo~~r;.;~ re~ :i~ 0 :r~: ~~~sefo~fan ~~: :~!~ ( 11·~: ~ ~~?tà~l~i~~~t~!de~ee s! 1 èp;rla m~ L'occhio va al monte su.. cul sorge il salto. Un ~ovane in maglietta bianca, raie lo scrittore e il critico che met– convento del Benedettini. ove da ra· che dev'essere un ufficlaJ'e, con la ri· tono al servizio del cinema la propria gazzo fut per due giorni: forse sarà vo1tella puntata costringe i saccheggia• sperimentata fantasia e il proprio gu· J)06siblfe essere ospitati, fin quando tori a restituire il bottino. Sono ritro- sto, oppure il ,:i~ovane sceneggiatore non si poss.i ragionevolmente riprende- si: poi cedono, e un mucchio di scarpe professionale incolto presuntuoso e pro– re H cammino. Ma a un punto s1 dif· s:l leva su un binarlo morto. Coloro che vinciale per li Quale Jl cinema è davve· fonde fa voce che un treno partirà eran pur riusciti a salire negli scom· ro e soltanto una fonte cli faciH guada· all"una per la linea di Caserta: so che Jx;!rtlmentt con le scarpe del saccheg- ·gni. E' un fatto che il cinema italiano per questa via non arr1Vererno neppu• gio, sent-endo l'lnòlgnazlone comune e degli ultimi annt pullulava di simili di· re a Capua, a meno- che non siano già avvisati del pericolo che corrono e fan• sonesti giovanotti. riparati i J)Onti, il che è impossl.bUe; no correre a tuttl, cornlndnno anch'es- Ricordo lo stesso di aver lovorato con ma intanto è pure un gfan vantaggto sl a gettar sul mucchio la loro parte. uno di costoro U quale .conosceva be– il poterst comunque avvicinare a Na• Alcuni laJJciano re scarpe di lii dai va· nl~lmo tutti I rnovlrnenU di macchina J>Olf. · gonl di un merci che è accanto. Un e gli altri accorgimenti cinematografici 1l treno non è di,,erso da quelfo di solrlato. ,non lontano <la noi, che con ma Ignorava chi fosse Stendhal ed era, prima, nè meno affollato. Saliamo an· frode era risalito partando la refurti• senza dubbio, un fiero irnbecllle. Del re· cora in un carro-bestiame; ma la sorte va .evvolta in un panno. districa ora sto che c'è di strano? 11 cl.nemb è una et riserba un pasto su uno scannetto, le scarpe e s'accorge che son tutte sorgent'c abbondante cli denaro; è giu· e riusciremo forse ad appoggiare an· spalate. Cosl le getta f.urioso. Ul1a r!· sto che prirn'ancora dei letterati, attiri che le spalle che ci dolgono. I compa• sata infrenabile corre tra i vicini, Il la genla <lei giovani ambiziosi, J)Overi gn\ di viagg\o son,mutati; ma l'aspetto capastazione non darà il via se prima e dt>s:iderosidi far la vHa comoda. :Ma def treno è lo stesso:. un groviglio di tutte le scarpe non siano consegnate. non sl parli < limorall.tà , 'perchè il tono corpi, valige, zaini, tascapani. borrac- Più v'!iolentesi fnnno contro l. saccheg- moralistlco non Si addice ad un rn'e– ce. bottiglie. grappoli d'uva amrnontic· glatorl le invettive di coloro che vo- stiere cosl lucroso come quello cinema· chiali. Accanto a me e a Ml.nutt sono gl:ono ad ogni costo partire: e costrin· tografico tn cui. è òifficile dlSUnguere · una giovane signora e ll marito, mare· cono anche con vle di fatto i più re· coloro che ranno 11cinema per vocazlo– sc!allo di marina Pacem: con essi fac· luttantl. Come Dio volle un po' di cal• ne-da coloro che 1o fanno per tornacon· ciamo società. Altre donne si vedono ma tornò: nessun tedesco ru visto: e il to. Bisognerebbe che il lavoro cinema· nello scompartimento: un. bimbo nudo treno riprese la sua marcia. tografico fosse pagato come quello Jet· ~~~~~:f'~t~i <~ia~;~1~~i 1 ~ei~!ai~~!a~ rl,C~~o 1 1 t~Hh~~~a~/~~~c;f~~ ~~;ei terario: allora soltanto si vedrebbe donde plspilla sulla strada come un teòeschl rubarono all'Italia e porle fi. quanta moralità è negl\ uomini del cl· putto di fontana. . , nalmente ai piedi sanguinanti non po· nema e quanti di loro resterebbero affe- 11viaggio comincia verso le due; ma teva esser peccato, riusc:rono io •ere• zionaU a<l una professione non più ad ogni stazione t reduci che a qualun• do, a. serbare il loro acqu\stO. Respi· van~aggiosa. que costo voglion salire cl premono e rammo che un momento tanto sinistro Concludendo, può essere che cl.si.ano })estano e scavalcano: ora s'affollano fosse finito con sl piccolo danno. del letterati che non amano e non ca· tanto all'apertura che ognt aria cl è Ma alla stazione seguente usciti ap, plscono il cinema. 'Ma finchè t nostri ~~\~!• c~l~ 1 . ~~Seg!~i~~,~~t~e~~ 0 bo1;;t~ ~n~u~to~ 1 uXh,f;;-~~~~Vi! ci~ò ~~,t~~~~ ~e~==:~~~:~ i~1f~~;~~1~n!~~~a:1~r~~: ~~~lt~e a l~n~ic~r:;~l~~e,llet~:l!to~b: l'u~ ~~,J;;~~ ~ ~v~ifts~:ò~~~~b~i gll sceneggiatori francesi e americani, si fanno più rovinose. Urlt d(_dispera- esser.e stato fra i pochi che non st le• io penso che conviene affidare il lavoro ztone ed urli che invitano ana calma vassero •almeno in piedi: sono l tede· di sceneggiatura ai letierati. Di questo ,>artono da tuttl t v:igoni, e intanto schi, sono gl'ingl€$ì, sparano sul treno. parere del 'resto sono anche I nostri centinala di viaggiatori st spargono in Fu ventura che-sub\to si conoseesse la migliori registi; t pochi buoni film pro– Juga _per la campagnti. - Vigliacchi, causa di quegli scoppi. Due soldhtl eran dotti -in, ltalia negli ultimi .inni sonb stat.i sceneggiati, come è noto, dn ro– manzieri c1;tici comme<.liografi.Ora o\ die<>noche questi stessi film sarebbero stat{ migliori se le sceneggiature fosse– ro state fatte eia uomini del cinema. Posso anche ammetterlo ma questo non è avvenuto e deve pure esserci qualche motivo perchè non è avvenuto. PINOCCHIO Vidi .i Londra. parecchi anni fa, un altro film di marionette sovietico: I Viaggi di. Gulliver. rJ Hbro di Swift, già cosi satirico, si prestava naturalmente ad una traduzione cinematografica con intenti satirici antlborghesi. I J-illlpu· zlanl rappresentavano il capitalismo, Gulliver li buon gigante sovietico, e gli operai che lavoravano nei sotter• ranei di Lilliput il popolo oppreSS<l_ e · sfruttato. I lillipùziani avevano p..irruc– coni e vestiti che ricordavano molto quelli inglesi de} secolo decimosettimo. li fifm èra divertente. Ricordo in "))ar– tiicolnre una disputa tra i vari magnati dell'industria circa la sorte ultima dl Gu-lliver prigioniero; il fabbricante di cannoni lo.vuole morto perchè In tal modo potrà arricchirsi con le forniture di guerra; t rappresentariu dell'indu· stria alimentare e tessile Jo vogliono invece vivo perch~ contano cl\ lmoin· guarsi dandogli. da mangiare e da ve– stirsi. Allà fine Gulllver distrugge I( corrotto capitalismo liHipuziano e libe– ra gli operai. Non sl capisce bene se questo film di marionette su Pinocchio abbia lo stesso Intento satirico e propagandistico di quello su Gulliver. Certo soltanto un siffatto intento J)Otrebbe giustificare l cambiamenti e le innovazioni che ren· dono del tutto irriconoscibile la storia famosa del burattino collodlano. ln sostanza tutto Pinocchio è ridotto al solo episodio del burattinaio Mangia- - fuoco e quest'episodio sembra talvolta sottointen<lere un significato poll.tico e sociale. Ecco infatti la storia; li burat· tinaio Mangiafuoco vestito di una mar· :h~!~e~ 1 d~n u~: 10 ti.~ 1 a i{W~~g!ta1~n 1 :~)' opprime e sfrutta brutalmente una moltitudine di marionette (il papolo?) tra le quali Pihocchio. Il burattinaio è alla ricerca <li una certa chiave d'oro (Il capitale? Il plus valore?) mediante la quale si apre una certa porta in· cantata· e st penetra l.n un certo regno Incantato (l'agiatezza? la potenza po– litica?). Accade che Pinocchio si im· possessa della chiave d'oro. Il burat· tlnal.o con l'aiuto zelante delle guar– die del paese (la polizia dei capit:lll· stl?) insegue Pinocchio e sta per ::if· rerr:trlo quando piomba dal cielo unn misteriosa aeronave guidata da uoml· nl lmpellictati (1 sovleti?) 1 quali sal~ vano Pinocchio, abbattono il brutale Manglafuoco e portano via le marlo– nette verso un lontano paese in cui non saranno più oppresse (la Russi.i?). Ho messo i punti interrogativi per– chè questa Interpretazione è t1.1tt'altro che sicura. Tuttavia ml pare che ce ne sia abbastanza ~r fare intendere che del Pinocchio collodiano è nmasto ben poco. Oltre al fatti. anche }o spl·

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