La Nuova Europa - anno II - n.9 - 4 marzo 1945

-- 6 ------------------ LA NUOVA EUROPA --------------- 4 mnr.zo l045 -- contro ta livellante u1ldformltà e e Im– mobilità comanclllta • è Ja ribellione ciel l'uomo, prima ancora che del poeta, 1'::i.– ncllto <li Hbcrazlone della e coscienza tnfell<:e >, di una natura schiva e sen– sibilissima, rlplegataS1 tn sè stessa fin dalle intlmtdazlonl dei;ll autoritari cl– pigli paterni e poi via via contrariata, avvilita., ferita da dolorosi c<>ntattlcon una società di mortl sulla quale pesava BChìaedantc Il dorato cntafalco dell'tpo– cr1sla: e er llbbro de bbatteslm1. fn sto Stato. Se poterla chfamà Ubbro de morti•· Tutto questo dk:e senza bisogno di al• tro commento come 11 pceta possa a un certo momento aver sentito quasi \tn'omla di ebbrezza scorrergli nel san· 1,'Uealla scoperta di quella densa ric– chissima vita che, come un cieco ridato miracolosamente alla vista, scorgeva ora dappcrtutto nc-lle vie. nelle case, nei mercau nelle chiese della sua città; ed ern la sua vita medesima più calda, pullulante e sensltl\ln che per tanto tempo era rimasta sotrocata !n fondo .iJJa sua anima Interdetta. Ma questo egli non sapeva. questo non seppe mal: e però rimase sempre l'os– sesso In cerca di esorcismi, 11 quale non aveva c<>m1>rcso che l:f suo unico esorcismo era nella sua poesla; e que– sta finl poi col rtnnegare piombancloel cosl, peggio di pr1ma, sotto 1"oppres– as:1one ~1 cup0 rimorso, che non ave,·a più JR>e-razlonenel suo fl~rato mondo esteriore. Abbiamo cosl toccato s1n d"ora - e mcgHo avremo occasione di toccare In seguito - 11 problema della relazione fra. elc-mentl consci e inconsci nell'ope- ra de! Belfl ·cche è I)Cd l'nporla critica re[ ~f 1 ~~~i·;:;, 1 r~ri:=~~>'. H~~u~~ LET'PERATURA INGLESE ayere accennato al relnUvo grndo dt tnconsapevolezzà che il poeta conservò IL GENIO sempre dl fronte al segreto carattere u T o B I o GRAF I A confesslvo della sua mus:i dlnleltnle. Se D ELL'A un'altissima coscienza este:ttca egli cb• be,..della sua arte, rimase, per altro, sempre imme?$0 in quello che vorrcm, mo kant!anamcntc chtam::ire ti e sonno s I di.ce che gl'ing!esi sono un po, da un moto che è dcll'arla e del pae- dogmatic<u della rappresentazione og- palo dalle spiccate tendenze &O· sa~glo cosl com~ del tempo che in tal gettiva, trasferendo cloè ad un og, dal!; si riconosce però d'altro i,"Uisasi fa n.ltura e vita, da un con• getto esterno, e Quindi esteticamente canto che sono un popo!o ind:viduall· tatto Insomma e da una scossa ester.&i contemplabile, su 1ntlm1 moth'l e le sta. che colth·ano e apprezzano delle alnndlviduo). figure ossessive della sua angoscia. Con• persone le man!!cst.azionl più carat.te- La· tetLUra dl una recente opera (Sir dizione questa, s1 badi bene, sulla qua- ristlche, fino aJ più strambi atteggia• Osbert Suwell Rfght Hond, Left Hand, le nulla v·è criucamente da ecccJ>ire, menti e alle gentl!! e ~noffensive ubbie. :-.J. York 1944): che dovrebbe essere il poichè pone i termini mcdcs!m1 della Definizioni che ,·anno tutte accettate primo ,·olume d1 un'autobiografia de{· sua qualità di creatore e rappresentato- in senso storko piuttosto che psicolo- l'autore, Induce n queste e a simili con– re; ma ct sono carattert della sua opcrn slco. ~ con il solito grano di sale. La slderaziont Benchè essa r!tragga I pri· che solo'una esatta lndng\nc del modl società !nglese, che non sempre nè da ml nnnl dell,1 vita del protagonista, cl' di quella ingenua alienazione riesce a per tutto si sublima in classe dirigente. si f~rmn sulla soglia di un'infanzia. chiarire, specie l valori' comici. SI ('Oll• ~~n~~lc:,;~ l; 0 s\;~c°w~ ;~~=:icia~~)s~~ Cor1c dl~rsn ln rocst•d ln gr~pdezza ~l~~Jn~dde~fe"~u:~~glt! 1 1:ti~1?e ~~c~n~~~ ci::rtl t!pt eroici, prn di un eroismo spc• gr ~~nm~s~~~~ ~~1~1;~ 1 11 ~mulks~ 1 :~~ 1 { ci, e delle mlgllnfo e mtglial:t (U nutc cl:ilc; quelli la cui grandezza è accom· Sir Osbert Sitwell appartiene (o crede nl Sonetti che pur 11prono di qtm1:t10 1>agnntadaJl'estro. dal gusto dell'av\len• di éH)parteneì"c) a una dinastia di Ulu• in quando spiragli IJlumtnnntl sulle ,H- 1ura; esemplari di un'umanità non plu· stri; a unn famiglia che, almeno in sposizion\ soggettive del loro autore, tnrchlann. vincitori in un agone SJ)Or· questa ultima seneraz!one. rappres.!n· Jl.la!,d1co, n Belli vi si dlmO'itr."Incm- t 1 vo, che non .seguono norme untver· ta la più recente incarnazione del meno sfiorato dal dubbio che per boe- snll ma quelle strette attl.ne.nti alle re· 1 dandLSmo>. Lui, sua sorella Edith, tf ca del personaggio popolare. abbia ln• gole di un gi,uoco; padroni e leg1sla• fratello mlnore Sach-.?,·erell, sono tutti volontar1amente J)OtUtoparlare la par- ~~S~.i~;~~~p;~o prr:~~joc~~~ :~ e tre ocnuorl, lndprosa ~1 in v:rsJ, pa· te pw àiSUnUva delkl sua st essa per- dello snoblst.\co che come paradigma ~~~~ <~ del ~~~ ,:~~i: r!ce::'cato;l ud~ sosr u~ c1oè .id un certo punto con• d! con<lotta. sc1uls1tez.ze . istlgntorl e b.:mdltorl di un tro un umue' della sua C06ClenZ3che Perciò è svetlio l'interesse dei p~1b- l;1.urto (11 barocco ltall:mo. la Spagna. taglia 1 contatti con Je or1iin1 soggetti· bHco ingleEe ~r i casi personall, tal· ccc.); ,senza scapito, per altro di una ve delle immagini. ~~~e7Jsldf1rr~~~e~~ne~f!·~~ ~~~wt~j~lt~ll~t~~a:ir~~!~c~~e,~ GIORGIO VICOLO per <rualche accenno, per qualche fatto h.:lHgcnza. Le consuetudini ramll1arf, della moda. per una loro part:colare un tantlno strambe, le loro case for– r--------------------------,, maniera dalla banalità quotidiana. Ciò mano la loro e atmosfera• (delle loro U S I e A "non toglie che il quotidiano esercizio, case. una t fiorcntlnt l'hanno sotto g1l 1 M la vita distillata e assaporata nelle sue occhi: 11 rUatto castelfo dl ~lontegu~ forme plù consuete cost.tuisca il sub· fonl, sulla via del Chianti. dove a una strato del racconu in cui le folle der gre\.~ decorazione secentesca e a un ~c;~~~a r~;i;1s~~~a~ ~\e:i· ~nul~~a~ l i~ ~ro" 1 ~~ii1sf~~n"n1~~zz~~bJf J~~t CONCER'l'O D'ORGANO perciò, grande Ubertà rHmlcn e colori• quell'alzatura di tono che fa apparire nere che non dl..una casa at,ltata Si ac· stica. La nota scritta era per lui poco II tempo comune degno di storia e av· costano senza stridere ilarl e schietti D A tani! e tnntl anni non ascoltavo pi\l di un sempl!ce segno. UJl susr-erl· vin il J'!cordo all'epopea. Una soc)età aftrescht <H &?vertnl). O.sbcrt, perciò, ~ù un intero concerto d'o!'gano. ~f~ 1 13eif:rvl~~~~a!!utllca~~~~~nl;s~~il~ (SI pensi a molti /ìlnì sul tipo di Caval• J>lù che della. sua infanzia. parla qui E dire che nclln mia prima gio· mente- dell'auto~. Quindi un trattare ~1! 1 r~{,~a:~~:~:lt~~~~~f~i::tt~~: !~~t ~f 1/} 1 g: 11 ~;;:t~il \~n~eir~~~;~o~~te3r;ii .v~lezzallno~ras.sa1r :ettl~~-:n::iz: Il coro corpe un'orchestra: orchestrare, «.iosa dlgest1one; e i tipi umani, anche si r'.conosce cre<rC,Oon(le t1 titolo eh!· L.~1~el'grgan:s;o1~ mt!~uarclasse un come Straube regolava I suol registri, l più evasivi, invocano quella società romantico del libro: la palma sinistra po' del suol velami per mento dcll'e· le J1n~~le~~ ~I qci!oia funzione del• normale che li accetti e in sè li pacl· rnfflgura lo nostra personalità quale 111lr0$0 orgnnlsta Max Straube, allora l'interptete s'è andata allontanando da fichi e li chiuda, esponendosi. splegan cl vlene tramandata dal padri, la de– Cantore ijl quella città. Nella stessa questi esempi. Qgg\ 11 testo dell'autore, ~~aod~~f11:e ~rt~r::n: 13e~h1a ~~~ e sf~: fìlmrlaamqou. eQll•u•n•htoe odiata noe llnsstf~ clslafota chiesa dove Giovanni Sebastiano Bach per molo esecutori, è lns!eme lettera .. 0 ··-- aveva svolto la sua luminosa attlvjtà, e spirito. }e regole del solleeg1o sono golarltà. Questo scam~o. questa dop- sua progapla 1 solo ti Jettore inglese è <'ra una gto:a tutta. parUcolare ascol· divenute una tirannia, lo stile dl oanl pia funzioni! (che poi mira all'accordo, In grado di valutare. e solo per l'ame- tare m~~tcabd'orrano,l ~tnod1 sf1°1 d'~~ compos!tore, inventariato e catalogato, ~1 u~g~ne~otrè~W: r:~~~n~ii"1~~~ ~,y:n~~t,;1r:re~?~~t~ 0 st~~nr~: ::a~~ r,e': :S~;_.~el~ rQiesta grola~ A s'è aJquanto ra..:gelato come un og1et· pratlea e di una fortuna, del diffuso care che c'entra, proavo o protio. li me cattoBco poi, e proveniente da Ro- 10 da museo. costume aJ raccogliere lettere e me- grande WelUngton; mn al 1\ne d\ otte– ma, Ja chiesa protestante con \ suol P!ù che ognl altro 5trumento, l'or• mor!e, di narrare biografie. d'ispirarsi nere un bell'effetto dl chiaroscuro In 1)anchJ e tavoli come a scuola, t muri gano ha tutto da temere e niente da alle proprie esperienze per compilarne essa viene anche tneluso un lndustre nud1 e crudi. le guide felpate per ter· guadagnare nel camblo. Perchè neSS\l· un racconto st.O!'ico,di accomodare figu. servo della gleba scozzese. La storia ra, l'aria c<>mpassata.del fedeli e dei no strumento è più di hll meccanico. re e per1oòi della storia secondo tonl del Sltwell è una storia di ardimenti frt•quentatorl del sabato mattina, su- Di p~r se f'ttsso l'organo soffre dl un psJchlct e ambientali che tendono al SJ)Ort!vl, (H alti e bassi flnanzlarl. d1 fìicttavano ancora un misto dl sensazlo· « raJlentamento • che gli deriva dal !at- qua<lro vlvl!nte aJJa pantom'ma e al fabbriche di ville I? d( gtardln1 cv~ n1, fredde e calde, le quali, tuttavia, to che l'attimo dell'abbassamento del ba1letto. (Nella' sua fase più· ~numen· cnta da nmmoblgllamentr, da q~adrl, servivano ottimamente come mia pre- t~sto non coincide esatuimente con tale e melensa questo costume tenile da vecchie corrispondenze, rilevata parazione all'ascoltazione musicale. 1attimo della n 06 tra percezione del al paocant che sta, quanto a verità sto- ogni tanto dn.,bluarr1e che stnnno ruo- Lo Straube sl compiaceva Imprime· ~ono: è allora una Vl"Ce che cl arriva rlca, tra il Palio di Siena e I cori del rl dal tempo, mn che non r!'è'scono re all'organo una espressione che tal· 0 ~ lontano; ~ cl vuol poco Jler scam- melodrammi ottocenteschi; nella fase mnt allo scandalo o alla tragedia per• ,volta confinava col barocco. Dl qui le b 13 : lr. proveniente dalla cantina, come plù ardua sale a un consc:o artificio c.hè quella vita le comporta e le rlas– flUe registrazioni coloratissime piene una voce cloè che ha perduto 11 suo che finalmente sbocca e st risolve In sume. Sembra che le ~nerazloni na• f(ll contrasti vlolentl. tnv:slbile 'ai pub- corpo e le sue passioni. nrtc. come nel fantasmagorico Orlan® scano dn quegli sfondi. vin via rladat· ~l>Jko, all'organo della sua cantoria, L'organo è lo strumento c.htesostlco cJI Vtrglnla Woolf). ttitl o sostttultl, per fnr la parte di 11· ,,uesto grande virtuoso mc lo sono p~r eccellenza, destinato cioè alla rolla (Memorie e. lettere usano raccOgl!er gurant.l; mn che solo lo sfontlo prt– ~e.n.)pre t!~rnto un po' magro. IncJub- <lei fedeli, i quali non sono nec:eRsar,la• le con profusione anche ! francesi; an• meggl. Il libro si conchlude sul gran· f>!amcntc lo spirito di Lutsero doveva m~r.t-e degli asceti. E' un peggiorarlo ch'essl scr:vono biografie; ma per essi de nrrarc e sulle vlclssltudtn1 di una lilla volta avergli sornato all'orecchio se lo si f.orza a lmit.ire li clavlcembalo tutto s'Intona a un'astratta secchjzza, dec:s\one presa cln! padre di Osbert: rl• che, qualche eccesso, <1ualche peccato o Il J?iano!orte. 'fernere le sue ampie n un moralismo, o almeno a uno stu· trarre tutta la famiglia ln uno dl <1uet l'Uomo può anche commctterll a patto sonorità, i suol contrasti di colore, nati dto morale: non il gusto dell'uomo sin· gruppi detti dagl\ Inglesi edl conver– luttavta elle se ne penta n teinpo. sotto gll on della Cupala di San Mar• golo, ma quello def carattere. E la psico- sazlone > che adornano le ph) ricche Cosi Straube si dava alle sue orgie, co, è senza dubbio un male. logia risulta dalfo scavo interno, dalla o più storiche mngtonl dJ Gran Bre• con un gioco serrato dl reg\Strl che Naturalmente, quanto ho detto Sino• dluezlone del motivi. da un auscul· tagna. 11 pittore scelto è l'americano arrivava a volte fino al cachlnno. Le ra vale come !mpresslone ed esperienza tarS! daglf autori o dei protasonlstl clh? Sargent; già l'nveva dipinta sulla fine pause, 1 respiri, t troncamenti tmprov• mta personale. Ma queste cose ho do· prendono la figura dl sperlmentatort del settecento un artista tnglese, Co• ,visi a86urgevano In lui effetU dramma· \'1.ltopur dirle, per debito di sincerità e dt paZient1; non gtà da un colore e pley. e 1 due quadri ora st affacciano !~a!1an~l~r~t 1 :~ 1 'ie ~uem::i~~rlf l'~~~ ~1J~~~t~an~~ 11 ;>:i~;~~ 5 1J1e1 1::if;,~~ I""====...,...,...,...,=...,...,~ ife~ ~l~~t~~ 0 po~~! 1 ~zl~~~i a~u~:! ma dell'organista, quando sgomenta e me tecnico e come musicista. In occa- zlone grn<levoUSSima.S\ entra nel vero episodio sembra esorbitante; ma è an• 60Praffatta. quando colma di amm!Ta· s!one del primo concerto del ciclo or• campo dello • spettacolo all'italiana>: che tndtzlo della fraterna col1abora· :i~: ie:!i:i~~~•c~~p~l~e~;d~tt,~~ep~: ~if~~~gai~ 1 ;:t~ca~~~te:e~f:tane'fl~ cMarezz.a, movimento, crescendo mu- z!one del S!twell, polchè SachevereU ci.sazione di accenll. Liberata infine da sala del Pontificio lst1Wto dJ Nustca sk:ale dal primo al secondo, e dal se- arevn annl fa p~bbl(cato urrpcra esau· · ogni suggetlone, lavorava col suo e sul Sacra. c<>ndoal terzo atto. Era po\ tnteres• ~\~:it~e~P~a~r q~~r~~te I USt rata su suo. Allora Slraube metteva in moto sante seguire le parti briose e quelle Arroganze, Jezlosagglnf, qulsqullle kl sua tecnica puntuale e rigorosa, la IL T'D 'ONFO Wlilllaehe fino al confine determinato non mancano certo In Ubrl di questa sua conoscenza contrappuntistica che fil dall'epoca di Scarlatti padre: osservare raua; ma essi sono pure un tnilice arrivava a tutte le orlature e al mer· DE'' "ONORE come il brto non raggiunga la comicità, (come lo sonò le più generiche mant· letti degli Incisi tematici. a\ serra ser• LL l'Idillico non tocchi l'intimità e la sen• fC6tazlonl dello snohlsmo) di una for- ra della pedaliera più vlrtuos1stlca. sualltà canora nelle quali l'opera tta· za di coesione sociale. lo specchio e la tle~a ~~~~ ~ 1 1 ~s!~~af':ra ~~~~~~la~u~~~ HO creduto più opportuno recannl liana è venuta a poco a poco a sfo· prova di un Interesse e cli un'Intesa di quel corali ba'chlanl con l suol I ri· ~i~r~:/~1Po1~:~gllf~~•~t~o~relf~ c!are, <lalla metà del 8ettecento sino :~~~~\a ~•t~~f~ s':1~~~p~~nce~~ !\r:iti .tardi•• le sue • nntlclpnz!onl » perso• Alessandro ScarlatU, che vidi rappre- alla prima fasi! dell'Ottocento, e come Upt: lo a!utnno tnsleme ti suo candore nallsslme, dove la dissonanza che sf~ sent.:tto qualche anno ra, e mtrabllmcn- tutto questo componesse peraltro un t! la ,ma nmbizlone, tutti e due llml'– cla ln consonanzo, o magari In una te diretto da Antonio Guarnieri, a Sie· Insieme armoniosissimo ed efficace. tau e, vorremmo di~, positivi. Le nuova dissonanza dà li tono proprio na nella Settimana Chlg•ann- Tuttavia Speriamo che 1l Trionfo dell'Onore, emozioni nttenunte. le stnw11ganze con· alla melodia: quel colore, umido e a· l'opera è ·risultata scolorita: vl manca- 11quale dubito sia ora veramente pia· trollate sono un nl\mcnto adatto al suo :~ttf.a~I~~ ~ie~lg\~'.::~• /~f ~~~~Ì vano lè scene e I costumi. 1 cantanU· cluto anche al più acceso radloamato· stonrnco. una dleta secolare - lnlz1a· tilancl vitali. attori con 1 loro p.1ssl, 1 loro trucchi re. possa, In momenti più propizi, ot• JMl col tramonto degli elisabettiani e o Sonare l'organo era Insomma per Straube un fare I spettacolo,. In que– sto era simile al nostro lndtmentlcabtle Monsignor Caslmlrl U Quale concepiva ,a nostra Immensa musica corale come .un lucente specchio della vita. Casi· mlrl, anche lui, non stllluava 1 suoni. p1a li vedcvn tutti ln caldo movimento: e gesti. ll recltat.lvo soprattutto ha ope• tenere le sue esecuzioni In uno dt quel ~~rsgan~~r~~f~~.a~"fi:i~a:\duc~~g rato pesantemente su questo lavoro che piccoli teatri dov~. troverebbe 11 suo gli lsUnU Polchè gli Inglesi contrarta– suUa scena, Insieme con la Cecchtna di ambiente ldale. (Pensate a una stag1~ mente ali~ rama che s1 sono' acqulstatf, f;;~~!• :f~~! 1 ~~~~ ~~E~ 1 ue"n~r~~~nne In cui trovassero pasto Mozart e specialmente In Frnnc!n, di ftemmatlcf, nel cartellone corrente delle nostre sta• ~:~~~~ 0 ~ 1 ~~ 0 ~;!~:ia~i~ ~~~ rs~n;tc:;:~~~ d~~~t~nso~~tau~oc~ro'~~ g';onl teatrali. li miracolo dell'lndimentlcabUe esecu• alle nvventure, può reagire con tanta La scorrevole e fine trasl'rizlone al zlonc dell'opera verdiana .nel teatrino coscienza al pericolo, può vincere ~n Vjrgtlio Mortarl, ba fatto di (J'Jest'o- dJ Bus.seto). tanta nbne,'.lztone le ultime battaglte. p,,ra del primo ~tecento uno composi- . DANTE ALDERIGJJI I .1)1\JBERTO IIJORR4

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