Fiera letteraria - Anno V - n. 52 - 31 dicembre 1950

Domenica 31 Dicembre 1950 GIAN CARLO MENOTTI UN MTLANESE CREPUSCOLARE FRA SCAPJGLIA1'0 ~E NOV'ECEN1'IS1'A )f RITRATTO di JIENOTTI L E QUAL ITA' clie pi,i colpiK0110 in Cfot1Cflrlo Menoui .sono la sua Brande sempli cità, la sfla insenua curio• sità umana, la .sua po.sitivi1à di arti.sta. E' un uomo che parla 11oco di .sè e .si intereua molto dei .suoi ·amici; e mentre l'atlllule BC1ero.:ione di artÌJti, tli mu.sici.sti e rii p~i l111crf!(1tointorno o sè wtt a 11na cOml)lica1a co.stru• ~ione critico-es1.etiC(I, tanto pilÌ com11leua e verbo.sa quanto 11iù fo loro arie è .stentata o nulla, Mc11ot1i />aria poco della proprie 011cre, o 11c 1,arfo in scn.10 poJitivo. las cin simlicare il 1mbblico, e ,i intere.un di quc.stioni tecnicliP, e 11011t:agm11e,uo e.stctìcl,c, ciò clte è il modo miglior e JH!r capire .se uno è e:eramcnlc ortillo o no. E Gia11carlo Jlfe. noui, t11mleche sia il giudi:io che i critici /unno tiella """ n1111ica, arti.1ta lo è ceru,mtnte. Parlo volentieri tli lui 11crchè l'ho co11osciltto quand'era raga.::o. esJt:ndo .1tato per parecchi anni ollie,:o di mio padre Ro.1ario Scalero all'l.llituto C11rtiJ di Filadcl/ia. Non mi dilungo ta11to ,ulle sue t10li:ic biografiche, perchè negli 11/timi mui, t/0f>O il 1ra111lr 111cceuo del Console a Neu; l'ork tutti i giornali e le riuiJte italiane hanno raccontato In suo Jlorio e hanno deu:riuo Cionco.rio lUcnolli l,umbino, ,,uomlo /acc1.a b<illare i b11raui11i 11elfo JUO villa di Ca• degliono e nella Juo ca&a di Milano, facendo tutto do Jè: k, m11,ica, le Jttlle, i libreui. Qualche trailo umano lo dipingerti meglio di minute noti:ie b1·01rafiche. Non è tuttavia &en:a importan:a wpere che Giancarlo Meno/ti è lombardu, nolo a Catlegli,mo nel Varesotta trentanoi:e anni fa. Nei momenti di cri.si l'Italia lira ~emprc f11ori,da quel che i:orremmo cl,iamore ,cher:ojl(I. mente il suo 1eno inuauslo, 11110 11er.1onalilà inconfomlibile che ri.soli:e le siwa.:ioni; t: in 1111 momento di cri.,j del, l'o~ra, i11 cui l'opera vt:ri,ta tiella e scuofo melodica> è tramontatu, ecco 1111 lombardo puro sangue, un buon mi, la11csecl1e, ,en:a dor,i tante 11rie, tlà cli nwno alla matita e alfo sommo do cunef!llarc, e, come lia detto Toscanini, traccia all'opera e 1111ove vie>, immet1e11dovi coraggioso• mente lo vita mofierna, e per/i110 la ,,olitiro. Ed è ,igni• ficalit.o cl1e l'iò lo faccia proprio un milanese. Gin11eorfo Mc11otti lw 1•iu11to gra11 parte della Sita vita i11America, ha ,ubito in/l,,.ui modem iuimi, ma è rimnsto in lui ,,11al• cosa ,lelln C IICapigliatura > mi/cmese. Egli J,a i11d11bbia• mt!IIIC anello 1111 ct!rto t11lentoletterario, oltre ud 1111 grande Je1uo della ,cern1 e del teatro, e io ricordo che a CO&ll 11oslru, quand'era raga::o, u:rivee:a poe&ic ,cl1cr:ose e te• nere, e JCrivei'O lettere alla Puccini, co11 b11/fi pupa::etti. C'è i11 Menotli uno a:ellfJ crepuscolare e in1.•incìbilmente italiana, che speriamo egli approfondirà . Letterariament e egli potrebbe anche euere un romontico boitiano, se non si /oue dato al srottesco o quasi al giallo in certe .1ueopere come la Medium. Ma quando, nel film ,onoro, an:i, ntl film musicale tratto da queJl'opero, lo mamma della bimba morta e rfoi:ocota al tac:olo nelle sedute .1piritiche, mo• sua a Mad11meFlou l'armatlio coi vestiti della bambina, rm povero armadio in uno slon:.a provinciale, col vestitino della prima con11mio11e, e le laçime scorrono ,ulle JlU! guance, noi ,en tiamo bene che Menotti è italiano al cento per cento, e, pure OJ.JOmiglia11do1li poco nell'auuale mo• mento, potrebbe come Puccini far piangere t111tele pfotee del mondo. Fi&icamente Mtnolti è 1111 11omodel nostro lempO, pi1ì giovane della s11eetii. dal riso simpatico e aperto ma leg• germente amure1giato. Paua110 in lui appunto llllti i tor, menti e /e co11tra,Idi:io11i 1lella noslra età: proviene do una ricca famiglia della borghesia lombarda e vive tln hohCme fra d11e con1ine111i; lia ,w diato con 1111 veccl,io mawro i/ella .tevtra trncli:ionc clic, nltraver,o i1fo111lyc:t1c– •kr e Not1ebol1111 1 Vie1111a. ri~tdiva a 1Ue11del.1ohn, al A/. brieci t! n l'uleMrinu, e l1a preso le vie ciel No1•ece11tiJmo, ha nove fratelli e vive solo, o con anu'ci, cui è perallro a/• /et1uo.11m1°ente a1tacca10;l,a 1olle11atoil pubblico raffinalo e de1:1b11aé di /Jroad11.YJ)', ma mio dei suoi pumi più belli nel film del Medium, C r111ando fa recitare a M:ad11me Flort1 l'A,·cm:arfo, inginoccl,iota ,otto 11namortale minaccia. E' cersatile e 11wltanime come un moderno, e oltre n &erfoere la nuuico 11er le pro11rieapere - cii, ,:l,e, in defi, nitira, è lo cosa piri importante - egli è librellista, regi&III, poeta, mette in JCena le Jlle opere, alluti&ee i &11oi film, scrive per la radio, e ora ancl,e per la tele~·i1io11e. T111tn ciò lo obblign ad un lai:oro continuo, maMOcronte; come wtti gli 11omini di oigi dorme poco, da1ria molto e lesse di furia, a .1pra::i, au orbenilo in me::orn ciò che i pacifici e privile1iati uomini di 1111 empo a.SJorbicono i,i u11imone di calme let111rt. Ma ciò clic, Jort1111alome111e, Men0tti non lia in comune l'On tanti arti.Ili tld ,110 tem110. è l'aridità, lo &lt"nlo,il pren•krt della critica e tiella reorfo sull'ispira:ione. Sua madre rra ,ma bt:lliuima ,lonna, di cui si ,,o/tra V4!rtlmenteammirare quella e bellt:::a molle e maestou clic brilla nel sangue lombardo >. Suonu1.·a la chitarra e ca11, ::.~a;e!it1;~::.i ~!::c::::o ,,~:e,: 11 ~0 :::::~f, ,~e~:';~ 11:"i~~;~: ; Maria Row, 11it11a di .te11time11to e a1taccntin im11a lfli, clie mori pre,to ; que&le i11flue11:er questi a/Jr1ti lwm10 cer. 1ame11te nutrito i 1110111c11ti intrusi e melodici ile/la Jlllt mu.sica (come il bclli1$imo lento ilei s110co11cer1t> per pili• no), cosi come gli ,tricle111icomru&ti e le lttccrc1:io11i delfo 110Jtra epoca /101110 illfforn:1,10 il no11ece111i&ta e 1'1101110 di teatro. 01111111/0 &i /armeni la s,,wra fra fJllf"Mid11cMc. noi/i neu11no lo ,11, e 1a1110me110 lui sreu o. E' bene cl,e non lo Jaflflin, vcrchè du 1111esti corrtra,ti muco 11pp1mto l'ispiro:ione. Che esli però ne sia conscio, e &enta 11mo cii, in sè, lo mostrano i 1ra1tiparlanti e tormentati dtl suo 1•i10, e quti momenti di aJtra:iorre ch'egli liu quando. so• speso per qualche i11ante il caMo intcreu e umano ch'egli hn per la 1.ita,per i ,uoi amici e per le cose minute di o,p l giorno, ~i rinchiude cliJtralto in .1è i11Jt111emlo i complUJi fantasmi dcli.a 110.tlra epoca di ferra. LILIANA SCALERO LA FIERA LETTERARIA ba essere (Il che è lo ~ 1l ~ ...l ~ tro esige une. partecipazione I e HE ••• l'opera; o che deb- J[JL MU~J(Cìl.~TA D1EL GJfORTh. Ì o eono,cm e apprendere. li tea- ~~=~· qu~ ~~ 0 ~m1~~ ---------- -- --- --------- :.nf~~~~~~~i:;~;~:i=: : rldoltn allo spnppolnmcnto. vo- teclpazione che ~ addJrlttura aliamo una ,ol <a tanto parlare G I AN e ARLoMENoTT I una componente creatt,a del- ter ra terrn, In temllnl bnnal- l'oper a. Perciò, non recando mente pregludWali gni este- per lo più la musica contem - tlcn. poetica, eccetera ? poranea che un messaggio d1 Un'opero. è una vlcendn vls- solitudine umana , cui dunque suta su un palcoscenico da per- s1 può accedere solo indlvidual · sonnggl che. Invece di pnrlnre , mente, e con meditato dlstacco, cantano: Il loro mezzo d'csprcs- vere opere oggi non nascono; sione è dunque essenzialmente -------------------------- -- - - -- ---- - - mentre sinfonie e quartetti na- ln musica. Mn unn musica scono ancora. espressivamente chiarit a dn un l d • ~- d Il' Che dunque, con Menotti, U testo; Il qunle µol non è un 0 ,..t :a ,a ,.. e ope,..o dialogo riprenda nel suo Iuoao qualunque testo letterario, ma m,p • · o n , a, ". - • - più autenllco, è un !alto di un testo che riceve Il suo vn- straordinario rilievo di per sè: lore dal fntt.o di essere tcntro, quale che debba essere nella ~~I: ~l~~~~d~n~fi:t~ ~~~f~~d~lr:i~ * !1:e~~ i l:~~~u~ ;~~~~: ~ ~1~ 1 • 1 ~u~~~~~~~~~:~·e\~~~~ JD I F E JD E L E I]) , A ~ I e o ~~~~t:!m~~~po~::: =: un peso diver sissimo, m1n di- di sufficienza che alcun! hanno mcnslone nftntto dl\•ers.'l dn un soggetto determinato, lo dnmente diversa dall'Inglese, e bnrle Cllasse spontaneo sul can- se la parola più fedele e in sl > a scrivere e opere>. Che cosa assunto a priori, dedicando dal– quelln che avrebbero in un spingono n ~cntare l'occa.slonc per di più nella necessità di to. tosse perfett amente com- migliore porta una vocale che valgono? Poco. dicono alcuni; l'alto circostanziati reportagcs testo destinato alln lettura. dclln musica. La radic e della adoperare un Unguagglo assolu - prenslbUe, e la e parola scenl- su quella tal nota corre U rl- molto, dicono altrl. Per arrivare su spettacoli menottlani senza ~!~t-O;~~~n~~~tJ~~ern~e~~~~~! :~~to: 1 ~;~atr!v~ta~fs1~az1~!; :~~"J~ :>1~~~~ :!~c~:C>~ 1 :: :fu~to~pl:~~~ !ut~:~cn~ ~:n~:. e=~~~~~av~:ta te~ :i:gn:~~:;o ~:=:::uni: r;e~~:~ E~ d ~r~~ c!1:~ sltunzlone, la quale si ronda su scenica. Amelia al ballo, Il ladro versioni o troncamenti) è per concetto con un altro più o SuperOun tn più bella delle lungo discorso che esce dal mio sia di.sposta a intendere anche un fntto che solo la pslcotogln e la zitella, Il telefoTU>, La Me- forza un comprom esso: bisogna meno equivalente, meglio mo- fra.si quando Il pubbUco non tema. l te:rmlnl inlzlali della questio• è competente a chiarire: sul dium , Il Console, sia pure con sempre sncrlflcnre qualcosa, dlflcare In musica (ciò che m'è la possa materialmente capire: Ma Jn un tatt.o certamente ne: a intendere, per esempio, modo cioè con cui le dh·erse amb\z.loni di diverso ll\'ello, so- modifi care un concetto oppure capitato di Care molto più spcs - oppure quando, nonostante la valgono· nel ratto che tlnal- quale carica di cultura e d'ln– Contl espressive (parola, suono, no anzitutto delle sltuaz.lonl la linea melodica . Al bivio, che .so che non sin uso), piuttosto esatte:z.zn prosodica, non scorre mente:, ~no opere. Non' stiamo t.elllgenza umana pttaupponea azione) si ordinano gerarchica- narrative e scenich e; e delle cosa Menottl cm di.sposto n sa- che sacrlflcnre U rest.o. MegUo natumle sul respiro dellll frase evtdente:mente a dar voti di fe- la cosi Inedita imprcia a cui ~ente nelle co.pacltà rlcettlve situazioni di vltn contemporn• crlrlcare ? una. parola. meno fedele, o Jeg. melodica. dcltà a un e genere> per ra• MenotU è riuscito. Stravtnskij, ie~~ro~~~b! 1 : 1/~~~:~ 0 ~nd 1~~ ~!~:In~~~ ~~te;~~~ 11 :nt: Tutto. purchè Il discorso ver- germente più debole d'un'altra, Per questa vin Menottl arriva. gtonl a.ccademlche. La ~ccaden- ~!a~:~:::i~~~ ~~~~~ que, non è un estraneo, un Sog. modo lmmedlnto. E' chiaro che za contemJ)Oranea dell opera in sà se andranno alla prova ee· getto chlnml\to soltanto n pren- Ja gente non si accosta alle lo- quanto tale è il luogo tipico ncrale. Loro già sanno tutto: der cognizione d'un evento pro- ro vicende colla solita tncltn In cui l'insurrezione del dia• le categorie dell'arte pura run - dottosl Cuorl di lui; è unn con- omertà deirascoltntore d'opero, logo fra compositore e pubblico zlonano ormai da sè, non hanno dizione n che Il fenomeno ten• tristemente costretto a. com• è meua com~letamente: a nudo. bisogno di riscontri. E' u ml• tro (nella specie, l'opern) si muoversi o n divertirsi su cnsl ! 11 pubblico s accosta ancora. al- gllore del mondi ))()MlbW, u verifichi. lontnnl dal suol diretti inte- la musica contemporanea 1n paradiso dove splendono gU Non esiste quindi opera ogni ressi, colla spcrnnzn di trova1t ' sede di concerto; perchè li Ideali dell'arte pura, della pura voltn. che la d~lazlonc fra un riscatto nelln pagina musi• concerto è un astratto museo contemplaz.Jonc. Solo 10 Spirito gli elementi che In compongono cale. 1n cui si e espongo no > opere vi ha diritto dJ libera circola - sia ta le dn rendere uno o più n secondo momento è In sce• d'arte, a cui è possibile acce- zlone. Le opere llrlche possono di questi clementi Ingombranti negglat urn, vale a dire !'archi- dere per vie puramente con- circolare solo In questa valle o superflui rispetto agli nitri. tetturn dell'azione, romitn non templatlve, culturali, o cultura - di lacrime. Non è opero per esempio, quasi mal In astratto, sulla carta, mn lliltlche: un luogo dove si va a J"EDELE D'AMICO mal. la cosiddetta opero. veri-: In vista del suo respiro scenico, sta: nella quale n un Cnttncclo col calcolo anticipato di qunn– dl cronncn o n qualcosa di si- to, sul gtuoco di questo respiro, mlle, è semplicemente giustaµ- potrà Influire In musica. La posto, n scopo di reciproco di- quale, dunque, si registra pun– verslvo, qualche scatto canoro, tualmente sul testo, In ogni mJ. possibilmente tenuto su tes- nimn 1nncsslone del Unguagg1.o slture fisicamente esplosive. e insieme nel suo arco: calcola Non credo di stare volgarlz - esattamente lo spazio che la 1.ando qualche manlfesto di I\Zlone occuperà in lei, e perciò dramma musicale: al, contrarlo. è secondo li momento più o mc– Le dlchlarnzlonl degll autori no densa, diatonica o cromatica, contano poco; come quelle di armonica o contrappuntistica o Moznrt, che pensavo. e alla mu- monodica. dissonante o con.so – sica ,, mentre Oluck pensava I nnnte, e vin di.scorrendo, se– soprnttutto ad esser fedele e al condo un plano di rendimento te:sto ,. In realtà. non c'è rime- scenico. dio, le parole nelle opere di Mo- E i personaggi recitano o zart contano molto di più che cantano accendendo la paro– nelle opere di Oluck proprio In Infallibilmente comprenslbl– pcrchè, molto più che In Oluck. 1e: secondo u dinamismo della determinano le minime fibre azione. 11 più dimenticato del del canto, e si rlnssumono nelln precetti verdiani, In e parola musica. che finisce col dire da scenica , (concetto quanto mal sè quelle parole che Il testo le distante da. quello del decla– suggerlsce nll'orecchlo; non co- mato e prosodico >, luogo in sl plano che lo spettntore non cui tutti I gatti son grigi) qui le sentn: non cosl Corte che lo è seguito fino • 1n tondo. Trn distraggano dal luogo dove 11 l'alt ro Menottl, che sa di canto suo orecchio è fatalmente in- e di dizione quanto un Rave! dlrl7.Znto, e cioè dalla musica. snpevn di strumentazione , pos– Idem per Verdi: In cui il testo siede, come nessun altro oggi, u (~role-nzlone) è Infinitamente mezzo tecnico per realizzarla. plu importante che non In M'ero accorto di questo leg- Wagner. gendo le sue opere; ma la.prova per nove l'ho nvuta traducen - Non appartiene qui al mio dole per le scene Italiane. Tra. temn dl precLsare ht toto II r.a- duocndole. s'Intende, col con– rnttere, e quindi li llvello urna- trono dell'autore. Ora. è noto no, delle opere di Menottl. Ma che una versione rltmlca (spe– su un punto, un punto prellml- clc In una lingua cosi tremen– nare e piuttosto Importante vorrei mettere l'accento. l lna scena del film e The mecUum > Le opere di Menotti non sono letteratura. non sono musica giustapposta n un testo, non sono dro.mml o commedie con commento musicale: sono opere. TA UU UINO Noi viviamo in un tempo In NUOVA SINTASSI oer il teatro liric di MAURICE THIRIET * Questa tec nica, strettamente legata com'é alla perso ~alità dell'autore, non farebbe scuola - Ma esso apre una fin estra · su una formul a viva e compi uta de l teatr o lirico moderno D A ANNI it mo11do11uuicalc si. compiace di dicl1ia.– rare clic il teatro lirico muore. Certo le forme del e graud - opém ,, i11tonak alla vila e aUa sc11sibilit~ dei secoli passati /it1o aU'illi.:io del XX, (il teatro tf.1 _Mo:art e~cluso) 11011rispo11do110 più alle asp,ra.:10,11del p11bbl1coco11tempora11eo 111 al s110modo di vivere, r.apido, violct1to, t11rbo/c11to. ~ Tri sta,u, e Jsotta >, e Pélléas t!I Mélisa,1dc • e IVo..::cck >, appaiono come dei /mt1ti d'aTlf'ivo di u11~ l,mga xc11ealoxia. di capolavori. . N11mcrosi tra i giova11i musicisti sono coloro che sa so110applicati co,1 fede e sinceritd al problema e/te imposta la ricerca di 11naforma contemporanea del tea– tr_olirico. Questi te,1tativi, per i11tercssa11tiche sia 11 o rivclat10 per la maggior porte piiì la preoccupa::ion; di ri,rnovare la sintassi. della scrittr,ra musicale che la ricerca di mia forma drammatira t1,110vaassdciata a q11esta scrit111ra. cui un compositore si vergogne- (SI può aborrire quanto si non 1i rendano colpevoli df er- da dire I int·rinsecamente che ha fatto a Roma tra l'e– rehbbedli mdnrcare un eCCetto or vuole ruso delle dichiarazioni rorl nel valutare l'arte di conipleJSo. Ma il loro lavoro state e l'autunno scor10 Ifa c c st rn e,, non conoscere n di principio, delle autolllustra- aggi>. TU>n è per questo nè esorna.tt • stato proprio quello di dover tecnica d ogni stru mento come ziont estetiche, ma assai dlffl- e fio l'imprcs,tone e ,pero vom pretenzioso>. rinunciare a comporre la mu– li fondo delle proprie tasche; cllmcnte rlusclrA a sfuggirle Il di ;;~n euere io ora' a travi- e La vera malattia della mu- llca c1LCgli sarebbe piaciuto. uno Strnvlnsklj, stnmpntn unn compositore che oggi Incontra sare Mr. Copland, che egli sica contemporanea è un'arti• (Tra l'altro una co,~postzlone ~~~!tu:in•p~=~:/~ 1 :n:g:~= !:o~~:~e ~~~°f:u! ~~a~~ :~~:~m~;~:ra~~en~~at:~r d~if":tr~ ~1~ 0 :f!1 =~~z~f;e ed:!laec~~= :e~f~i~a n':V~~:! t:ll u1Fa~~ =~~~e u:~lne;;~~:rr~~r~~~/~; ~nt~~l~~~~ ~v~nedco=:I\~!~ ~: ~sr:t%i:!eve;~~v~ ;:ri~e~~i= :a~·r:~;~a:ifuia~~n~l~s;';;: ric:':t~~o~ia, oltre all'opera G_ia" Carlo Me,at>tti, italia110 d'origine, vive11te in America, apporta a questo problema delle solutrioni di 1111 illteresse co11sidcrcvole. Cou le s11c opere liriche 11011 si tratta più di te,itativi t11adi rcali:::a.:io11i va~ lide ta11t~dal p1111t". di vista d!'n1111t1a ~co clic da q11ello della scntt11ra 11111sealc clte s, 11rmo111:.ra110e si com – plcta,_10. A!llore e ~ompo!i~ore d !l.fc s11e opere, egli. sceglie dc, soggcth rap1d, e v1olc111t, b11rlesclii 0 drammatici, vic i11ialla nostra vita di ov1 i gior110 ol s110ritmo, cosi come ai fatti di cro11aca elle t1C still~,10. tablc > che nvevn messo n un gli Stati Uniti, come Menottl sica. Mentr e in parte sono stonati dall'Idea che i mezzt commiuionatagll dalla N.B.C. passo dell'arpa. In tema stru• hn potuto consta tare nel pro- d'accordo, quel clie obbietto è d'espreulone debbano essere per la televUlonc c'!e porterd mentale, tutti spaccano I capelli ~~i 0 loca;\ ~r~l~ ta~l~a~~ ;:::n::rC:~ra1~~::x::r~r:bl~ l'unica creazione dell'artista>. ~ :~:~ dtr:,~~e ede!' o~:~:~ ii opcr:':c~r~ef;{ff: > P(i!m~,~!di~n a~:;:P;;r;~,,~~~i1"! e La medmm > (dra,nma co11t11rbantc e ap/>(Jssionante) l,011110 s,ucitato ,rn vivi..rsimo i,1tcresu t1cl mo11do nm– sicalc qua11do sono state rappresentale a Parigi. La scrilt11ra vocale, persottalissima, è costa11teme11te can– tante (elemet1to primordiale it1 teatro) e si ricorda (nel smso b1,t>,io) dall'origine italiana del nmsicisla. La violcn.:a, fillo al grido, si allen,a con le canlile11e pi1ì Jiricl,c o ,piritose. L'orchestra, in tma forma=ion e da camera (qui11tetto d'arcl,i, qi,itllctto di fiati, pia,10- forte e batteria) suona 1H modo sor/)ret1de11tc ed e en– tra,. a fondo t1ell'a::io11edrammatica (certi e agglo– merati> d'accordi del pia11oforle nella e Mediu,, , > creo,10 .uno straordi11ario clima di a,rgoscia). La si,i – tassi. della lingua m1uicalc è quella di 1m virtuoso dello scritturo co,rtrappu11tistica. Tutto concorre, nelle partiture di. Me,rotti a produrre m1'impressio11e di 11uovo e di diretto. in ::•~:uno si vergoana di ::~ 0 mi~\~~': l~~~,~~p r:: ~!iu~::.!:ig:; 11 '~n fo~masu:: cr;io~ 6 è c:fm~!!~~tJ ::Zf.:~1: ~i:::~:os,tre~t >~ ~ l~~~:xn1! scrivere delle parti dl canto note seguenti). a,coltatori. 110 sempre rttenu- sta per Il suo medium ...>. tore è ben deciso a scrivere purnmente astratte dalle pos- to che Il proceuo arlfstico sta almeTU> le due prime. ~:i~~~ :e1~~ 0 ;rc: S::r!~:~: Retfifica :!;' a~~ aJ:O cr~~;/;~~~ 0 7! !~! le tradizioni operistiche u::aers!~:~~~;;rc~::1!~~ matlsmi impc,sslblll n eseguire . lagnanza veno gli artl.stl ~n- lungo il '51 che include due :::, :l~~~r~~c:e~fnb~~ dac~-~~irc:i lat;;;: ~~iu:i:i: :=i:::e~i: :r~r:~ fe ~/~~= so;t;;;ir~,a~b~tm!!;::: t:4:,;~~;fj ~~t'! tc;~u:~ la nota senza vibrazione, privo. moderna. , .niente J>Otrebbe u - ro proprio mondo pnvato fhe di 11useo. Marg~ret ~eb&ter e occidentale, e ancora rappre– d'ogni ricordo di quel sistema sere pfu ines~tto o alterato . di ~utarlo agli altri. Un ec- or ,on Welle.t a 1 suoi inizi po~ sentazioni In Svezia, a Parigi, non tem rnto Cuori del unle Tanto per cominciare, ho sem• cu11va. mdulpenza ver.so un tevano dare all'opu_a la dire- a Londra, nel Canadd. Qual - c:ci I è q i pre avuto da obiettare contro .ti-mbol1.m10 r11tretto tende a zfone nuova che e,age. Attac• co,a che ricorda solo Z'fnteres- nessun no v~ e J>OSS - Il termine e musica moderna> limitarne la compenflone a1 card alle coridd.ette tradizioni se .tu.tdtato iublto dopo la bile. E quanto nit azione ten- come una superflua separazfo• ,oli iniziati al suo vocabolario sceniche ~ uccidere l'ar!e >. guerra dal e Peter Grvme, > d.f tra le, chi pensa pili. I\ consl - ne cronologica che Implica un segreto,. Britten. E non a 0010 li trat- ~f!1'~~n s~~ ~::i~i:e~~~~~ ~:,~J~~: i ~;:iat' dd~u::~ dfe ;:t~cJi~~s~ :i ':::Cr~:;1i~ * :::00: 1 t:auJ1z1~~,: J:r~ae'!er:~ ~u:fi~ 1 em~~~~~r: ~I~::: c:1~ ~=!: 11 tei~o a;!'qr':',!:intos~!;~ ~~~! 0 ~~l O c:i~t:;,~a ,':nV:::~,al: Buon lettore di Pro1Ut, ':cz:to~t~iaco~:ov:! 0 :t:uf~ stendersi parallelo ed estraneo spre,slone e 1nu.1fca del futu- Nel poeta Garcta Lorca si ri• Menotu Ila tra i suoi abboz- drammatico vlCITU> ,tretta- nlln muslcn? ro , col suo sotu11teso di un'ar- trova il vrn luminoso e1empto :I quello di un ballet"to but- mente alla scn.ribillt4 d'oggi. Questa tecnica, strettame11te legata com'è olla pcrso,1alità dell'atttore, 11011 saprebbe fare scuoio. Mo essa apre ima finestra s.H 1111a for11mla viva e com– piuta del teatro lirico cot1tempora11eo. l't!AUR.ICE THl RIE • n composltoie d'oggi crede te come una specie d'indu - di un risultato nerfetto hz tato giU uel '47 su. degU ele- evldentemcnte nlln compene - stria c~te dà fuori lavori sem- questo se,tso: un artilla ori- menti minori, ma sign!flcativl r---- -- - - -- -------- - --------- ~ trab!Utà del corpi; altrimenti ;U~rfis~c~~,~~d:l ~r~~~~~ J~t !~~al; a~cosr~nz:ap~: 1 1:!t°;:::~ ~cz'~f:;!a:~i/~~~ 1 %~1! no? emplrebbe le pagine di la civlltd. (Mi è impossibile di la spontanea comunlca:Ione la recherche du temps per – un opera di nltrettantl contrap - Immaginare un artista che elle, per quel ch'io sento, t il du >. z balletto era destinato punti. vicissitudini nrmonlche, scriva consapevolment e per { I.ne di ogni vero artbta. D'al- al complesso del Ballet Thea– complesslt.t\ timbriche, quanti qualcosa di coli vago come tro canto vi .SOTU> poeti come tre per la coreografia di Ar- :. ~~~~::.~!::O~~ t~:;;, 1 ~ k~ur:o~ abbiamo nesmna !~~~f e r:i: en TJf:~::n f~hmu; ~~t:fett~ud~\a~ietfoeaic;:;cot! che scriveva ben diversamente garanzfa di intender e Sofocle Strawin1k11, che pos.sono .tpes- glco >. ~~~$0d~l~e~~~;te~~ d:rg~;o~ 1:::g 1it/~l ~~~~Cico~!T,~!1:~~~::i':en1!1';;~~iè 0 :~:r c::m,r~~:~ In margine al suo teatro essi credono che le nostre orcc- muncale l'autore del e Con.w- chle, In concerto O In teatro. le > ha anche inventato per abbl:lno le stesse ca pacità. O :~1a ~~mmmed:~co~ A U~w ''::i Corse pens.'mo che misura.re II Madam e Aupyc > /u mena. fn grodo delln nostra rlcetth'ltà scena in un teatrino es-tivo del non abbia alcuna. impor tnn:tn? Connecticut (New Mllford ) nel Sia come sin, superbe pagine 1947. Ed usa gli è poi stata di musica ntrognno mlsernme n• richiesta da piU di un regilta te In parecchi e opere dei mag- ed attore ,enza convincerlo a glori compositori del nostro ritirarla fuori del cas,etto per tempo: oppure non nascono le modi/I.che che gli ~ioono arrntto, In quanto stro1.zate 11ul proposte. nascer e, deviate: In culla, da unn lni1Jale tentazion e scenica ac– colta n me7,7,o,verso uno. formn che non è più di musica pura, e non è nncorn unn Cormo sce– nicamente valldn . Tra f lavori arrestati invece allo stato di schem a senza de– finirne la ve,te 1cenlca egU ha ancora due 1oggettf e A hap– PY End , e (: The Brldoe ,. dalla lettur e di un giornale quotidiano dove si narrava t la 1toria di 1m gruppo di ebrei cacciati da un paese senza Po· ter entrar e in quello vicino e quind i co,t retti a stabilire la loro vita sul ponte che corre– va fra i due oonJl,nf. Nel suo scrivere Menottt t tutt'altro che regolare e rapi– do. nonostan te che uno dei maggiori disagi procuratigli Opere di ltlenotti LE MUSICHE E IL TEATRO (in ordino cronologico) Varia:iOni. su un tema di Roberto Schumann • per pianoforte (premio di mutica Cari F. Auber 1931). (&lit. Ricordi, N.Y. 1936). Poemetti • pezzi facili per pi11noforte. Pa.uorale • per orchestro d'archi o piaoofor lt (prima esecuzione: Philadelpbia Cbambcr String Sinfonicua, 1935). Amelia al ballo · opero buffa in un 1110 1u libreuo dcl1':iu1ore {1937, Academy ol Mu1ic: Filadelfia, 1938, Me1ropoli1an Ope, !"::). (Edit. Ricordi). The Old Maiil arul tl1e Thief . radio<0per:i 1u testo dell':auiore (commin ionata dalla Na- 1ion11l Bro11dc11sting Company nel 1938, tr:umeu:a per la prima ,·olt11nel 1939). The lslancl GOO- oper:a lragica in un :allo su lesto dell'autore (prima r:apprt1entazione: l\fc1ro11oli111n Opera Hou se, 20 febbr:aio 1912). Seba.1tiori • balleno: 1c110 dì Menoui ; corea• grnfin di E. Caton; 1cenc di Oliver Smith (Ballet lntcrÌl11_tio1111 I, · 944). (Ind s.: or– che11rn Robin Ilood Dcli Orcli., direi!. O. Mitropoulo l). · Concerto per 11i0110/0rte orchestra i11 fa mag. giore (prima c1ecuzionc: Ruda Fìrkuzny con la Boston Sympbony, 1945). (Editore Ricordi). The Medium - oper:a tragica in duo atti 1t1 libretto dell':autore (commiuionata dal• l'Alice li. Oiuon Fund. della Columbia Unh·ersity: prima nppre1en1uione al Braoder Mathew1 Thu ter di quella Uni• ,·cn iti nel 1916 pe.r 111. Columbia Tbeater Auociates in collabor:u iono col Oepart• mcote di Music). (Edi1. C. &birmer, N.Y. inci,. direua da E. BalabanY. (D11que11a opera, opportunamente integrata con nuo. va musie:a l'11utore ha tratto di recente un film mu,icale che ha girato, quale re• gi.ata, negli stabilimenti romani della Sta, !era in ,·cnione inglese). Th.c Telephope oli L'Amour 11trois • oper.a buf. fa in un allo (prima rappre1ent111ione, con e The Medium >, per fa B:allct Society • New York: Beekeachcr Thcalr. 1947, pas, tando d11l maggio dello 11eno anno per un11]unga serie di repliche 11UoEtbel Bar• rymore Th. di Broadway). (E<lit, C. Schir. mer, N.Y., incis. diretta da E. 8:alaban ), Ricercare o Toccala • per pinnoCorto (19o\7). Errani irlro 1/10 Mo:e • bnlleuo (comp11gniadi Martha Graham: prim:a rappre1entnione: febbr:aio 1948). The Consul • dramo1a musicalo in tre atti, ,u lesto dell'autore (premiata col Puli1zcr Prize 1950: prhn:a rappresentazione: Bar• rymore Tb, I. mano 1950). (Edi1. C. Schir• mcr, N.Y.). Qunle che sin 11valore as.50- luto, propriame nte µoctlco di Menottl. uno. cosa è certa: che egli è di là. da tutto clò. Mc– notti rovescln completament e l'ord ine oggi consueto. Prlmn di tutto non le disposizioni mu– sicali lo spingo no a tenta re In occasione del teatro, metten– dolo alla ricerca d'un libretto purche ssia: 1111 contrarlo le dl– sposlz:Jonl teatrali , l'amore per Leo (.;olcman, nella parte: d1 e Toby , dalla &ua prima regia di fllm, '---------- -------------------' a Gino Bj anco

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