Fiera Letteraria - Anno II - n. 28 - 10 luglio 1947

Il secondo centenario dello "Spagnolo " p1rro1u di 11:enio, as&-0lutamen10 incom-1 luri..simi Benoltlo. Bert!>ldino e Ca_caaen- pre,i ul loro tempo. non &ODO mai esi. nu. La i;ua fama varco senza !a:Jca le •titi_ Per 11uanlo rivoluzionari ed ostici al frontiere provinciali cd anche nazio ali, 1usto corrtnle, essi hanno sempre trova10, tanto è vero che fra i clienti d. lui ai o.lire che un pau·~ci.natore poch_e, o giù di anno,•cra!10 il 11:~nernleun~hcr~e P)lf!y e h, come Baudel.aire è Carlo P1srni Dossi, un :inonuuo bntanno, che gh onimo -la qualche principe, eccluiu11.co , borghue S{!tie dei diJ)inti, inspira:i dia Vùa d, w1a amatoz;o o mercante. disposto a (orli lavo- cariteri,m e _di cui non si coo11~"a, oggi, rare. Ciò non significa, perO, che le loro alcuna traccia (ma do,·eva Cl!lsereuna sii• fonunc 1>0st11mc siano in ogni c.'.IM>, come loge documen1aria moho gusl<Mla,non pri_ ~arebbc g:usto, adeguale al loro inl.rin1e- va di salse piccanti). Fino all'avvenlo H• co valore. !ii1lerante del gus:o ocoelnssico la quo11• Uno di questi artisti, tutt'ora ben ton• x1one eri1jca del nostro maestro si man• tani dal godere un con&en&Opopo'are ed 1enne ahn. pur senza cf'Ce11sid, sorta; in universale, è il bolognese Giuseppe Ma, seguito, però. il ricordo d \l'uomo e la ria Crespi eletto lo Spagnolo tlalle fog. valutazione anche commerc.iale del! 'opera gie prediJettc degli abiti e 11i cui ricorre, sua suhi.rono un tracollo, nè valsero ■d quest'anno, il secondo centenario del.1 11 un'equa riparazione le rinnovai~ fortun" morte, avvenuto precisamente il 16 luglio del n111t1ra'uimo o La voga dt:I realismo 1747. Nella sua laboriosissima carriera, dal !mpressioni!tico. Così che sollonto con la facile geUo creativo, che si protras&e fino ripreM1 in scrio ci.ame dello nostra pittura agli ottant'anni, non gli mancarono j ri• dei sceoli b:,rocchi. compiutasi 11rirva de'la conoscimenti 1►iÙ ambi1i e il favore tan• gucrra mondiale numero uno e culmii:oan• itibile ,li mcrcnati illustri, qu11li il prim:ii•.: te nelln m~mora~'le mos•n a ra·nso Pit'I Eagenio di Savoia e il principe Ferdinau- del 1922. 11 g~n aie maestro bolognrae eb– do tli Toscana. e per quanto egli fllCHe b."' unn. ri.\·endicaz.ione. dovcroea. per m~ ,ul naso, comt, suol dird ai barbassori ruo prmc1palrncnte di M:it'eo Marangoni della locale Accademia ci,i'nentina, da lui (v~i l'MnurieTlle sav1i:'- 0.da tfU08li pub, più volte presa di. mira, la opina, gamie hhcato su D~dato nel 1921). lo o pure rel'g.iosa Bologna del suo t~m- Seguì, di li a poco. un opuscolo del po, con alla 1e.;10. a celebre cnrdinolo Lam. Vo11, edi1 0 dalla Bibliorcca d'Ane dlu– bertini, sfPJ•e occupare il Crespi con oini strato a Koma. o notevole sop"8Uutto per aorta di compos'aioni, t1uadri. qaadret1i 0 il d,j(igente calalo,; 0 e le i1101traz1on1; nè pale d'altare, ritraili e per6no con le ame- va dimenticato !a parfc cospkua concet'i88 ae etampt". illuslranti le gesta dei p0po. al Cre~pi nell'ordinamento dell'incereSl!an• MANTEGNA RICOSTRUITO Ciurni fa aU'htiluto Centralo ,lel lRea1aoro, dovo Ce&are Bra.nd; ba presen– .tato ad una ristretta cerchia di atudio~i il -primo Krande pennello del faantegna rico, stituito dai frammenti nccohi dopo jl bombardamen:o della cappella Ovetari, quo!cuno parlava di miracolo Ma nou (I ,:iuslo parlare di m.racolo. Ciò che Cesari! Brandi. i suoi c0Ualiora1ori o gli allievi dell'lsJ!uto offri,·ano aUa noslra ammira. sione va piullosto lodato per quello che effeuivamenle è: il frullo di un in1el!i– gente paaicntissimo lavoro, ideato con C"h a, riHima vis:one dei risolali da per..egu1re, condono seguendo le fil.a tese di, un preci– so ragionare e di un me1odo catremamtn– le rigoros-0, Un opcra di .1c111issimacriti– ca. la roi111egraaione C!>alladi un !calo la– cunoso ove le in~erpo:aaioni - 1a111o.up– pre.zzabili quo.1110 p:ù differenxi11te dal_ l'originale - hanno il solo scopo di r(n– dere intcllegib.le la lettura degli el:.mcnti ,mperstiti, 6tnui alterarne menomameo1e i valori. Ques1i elementi, c:oè i frammenli -degli intonaci dipinti dal giovane Manie• go.i, raccolti a migliaia ira le macer.e del• l"" Cappel.a Ovetorj agli Eremb1ni di Pa. dova, crono 1ro11po scarsi Jlt."f"chi,noi i.i presumesse riavere di quell'opera infÌigr.e più che qualche brano isolalo, reliquie: una fronda d'albero, lo• zoccolo d'uu c:1 ""t·aUo,un occhio. meaza mano. Poco per– .ehè domani quelle rdìquie non ,•cni6!!ero d:Dleoticale nel fondo d'una vetrina, 1rop– po perchè non se ne dovesse lentr conto appagando l'istintivo desiderio che qu.i brani, giustapposti gli uni agli al!ri, solle_ f'ilHsèro in noi la ideale reiulegrazione deHe immagini, ancora vive ne la affet– luosa fantasia. In tale campo, che .i1>punto è que'.lo di una onestiss;rn.a reintegrazio• ne del leMo d'un opera d'arte frantumata, quest 'uh.mo lavoro condotto Oall'htituto Centrple del Re;.touro è ceno quanlo di meglio sia ..iato (.iuo finora e, dire•, aia pos~ibiJe fare. Un modello da oftr ru a quanti s0n0 oggi impegnati nel neccas.irio restauro di tanie opere d'arte anche ar– c::b.tettoaicbe - e direi soprauuuo arebi1et– toniche -. Il p:inoeUo ricosutuito - par– le della scena col aupplizio di S. Giacomo - è stato invialo a Parigi dove ligu,cria nel'a Mostra dcU'Urb.inist.ica alla qu11le l'Jra'.ia partecipa illustrando quanto vien.: fo1w per restaurare i monumc111 del Ve. nl:to danneggi:lli dalla guerra. Accanto al– le inunaginj delle absidi degli ,l:,tt'.lnHar.li abba1tule e ricostruite 11uNto p3unello del Maniegna ;1pparirù come i.I gupcrst le muti. lato di un disastro immane che veramente ba inciso su quelli che credevamo inalic– nabi!i tesoTi della civi'1:i. I' orse una matin– con:t:n conwlaaione, certo un mon!lo se• vero. EMILIO LAVAGNJNO >'IERA l,EITERA RIA l1Mun.a, doe pur plelùrlCa, !UOSl.ra, del .::>et• tccenio U-01ognei,c, lcnut.1s1 a t'ataz:c.o o·ac– cursto nel 1~.>a. l t4.1tv1.1. 001 &UUJ10 per– ..u11SJ .e.ne la lama auua.te 1..1e11...,rci,p1,e prOJK'IO I.O !La.i.a, 810 (JI wo IO tnlt:riorc .11 u1c,·1u, ua11a cr111ca ru:v-oociuu, e e.De a queòto s.ngoluriu1.mo prccorri,ore d, .,pi– ri.i e dorui s,ihsuci moderni non aia at.it.a lotrgi111. IU gioru, nostri, un·adcguuUl divul. gu:uoue. c10f! quulco:.:a d1 6-ii1111c ali'aun:v• la vagamenle &lrc1401i-6ca., ~e uon dire di dee1uh:n1c leuera,uru o di cin.smo .ul u moda, che La OO{>Ì hc:ne 1>-niito, in quMU ultim.i decenni, a rime,ter.:: in auge l'o• J)er-1. dèl suo con1•.:mpo1anoo M.agru,,sco. Entcuu.tlu , piuvci. per 1u. loro forma. ~ione. a cavallo di due secoli, preparuro• no iu. diverse misure i t,mpi nuovi; ma, ii.dip.ml ,:n1emcn1e dai requ 8i.i ug.. ra;,vi. il mondo morale del bo, -0g11.se ci aembra più soluJo cd apc:rtu, più ..chicao ed uma– no di queUo de. capriccioso ed uu po' .sle– rioo maeslro ligure e non per nuUu, nel c.i.ulogo della mo;;1ra pre,on,a1111 del 1935, &>pr3. eila!D, Roberto Loogh,i chiudeva il wa1,~tralt, cenilO biogr11.fico,r guar1lau1e W SJ}(JglkJ,<>, wo que&.o sigoificat;vo e non certo e;;.agera10 e.ogio: « No.;:.un dubbio chu nella pillura di tutta IL.'llia dei J>rimi del '700 n C..:rUpi sia 11110 la persona più viva, il fcrment-0 più at,ivo. se da 1tu, per non dir altro, io stimolo più efficace uh'ul,ima bri lan.e fio,i.ura pì.torica del ·700 ,,cuei:Wno. t>er ctuan.o lo c1,.nsl)ul.ron., i 1em1n, LI 1al.1.lo prodigioso del l.teopi scmbru preludere per più v.r6 1 quello 1111• nu.ab.le oel t,.oya, come n.: lèStimom,i: unclie la non ricca ma penelt'a.n,c: 11.iivuli del (;respi inl:.isore ». La conferma dei rapporti ideuli c<m il gr110Je .ur,111 • .i ibt..rico ce 1·1111,ono1>upno– tut10 due fra le pr1mllo opere unpc,rt:in1i dei bologue.e. cioè i ~Oi.tti con soggeui wi101og1c1, alft:i>ca,i a \'e1.l1se. an1u. i.e• p.ilano t'epo.i e dove si 11.VVer,ouu,si, ucJI 'ubertoill\a economi.a degli 8Curc1 e nella forza pla.suc.u de.4 modeU.uo i fruu, cbo il 1iovauc: <.:cespi ricavò dailo .indi., i.i r-.ol., Veronese, a Veoe3ia, e probobJmen.e ancnc nella villa 811Cb■ro di M.isèr. con la spce– giudieath:z.a or.gma.le dei upi, dolle m:•~tto, del!e lrovaLc narrutive, cbe non perwe.. 50, no mai 111ti;i-ottesco o al caricatur,1e. de– nolano 101 umore na,ivo rapido, al montato dit.la reuh~ quoùd1aua o popuJarc.11!'1, ~Ue b.a evidenti paroa1ele con quello dtl t;o)a. nei euoi momenti di più d1stcEa letcua. llaati rammentare qui il gruppo aUauo me. dito ed eterodosso delle Tre Parche. che sembrooo .iluenanto gioconde leva,ru.1, cresciute all'ombra della Gariaendo, u dei portici che menano a San Luca, sam95imo comare argute e, come ettic■rr men1e de– finiste Maueo Marangoni, « delle carni •<> cese, floride e t·rescbe, a riti.~, acru:1 oel, le curve, cbo l'actip 0 arrotondo 'O. C.no si è che la educ:aaione pNJIOMio– nale del nostro maes1ro lu qu.anto Di.li eom– ples&a e benefico di C8pt:rieuze mol1epliei e perfino disparate. giacchè non solo egli s:ud1ò ■ lungo in patr·a gli anten111i Car– racd. il l:unuli, il t:ignani e lo compagn.:, di lavoro al morbido ed dtroao Giovan Amonio Hurr·ni. me assimilò Je eom1ui1tP. dei 'o'eoeli del secolo aureo, dd l:orreggio, del Harocci e &0pra11u110del t;ucrcmo. di cui copiò egreg1am nle la superba 1cla del ,S,in Guglielmo d'Aquit1-lia, senza dire. che per U&ere 6lDIO uno degli ul imi ,e. nt:bros,i, in ordine di 1empo, egli merita un posto cosp:cuo fra i più in ellig:n1i pro– seru1ori dri modi c,aruvau..csch;, Tulle codes!e influen1'e confluirono, pe. rò. in uria conc:zione icast ca e in una eeprcssiono di 11i·e. dominata dal tempe. ramcnt 0 originario. che fu eMenzi11lmen1- realbtico le plas1ico, sen:.,a impedirti: al Crespi voli fan:astici j!:tnerosi e proficui nel campo de.ll' au1entica narrazione rigu– rativa ed uno sp'.rito di rit:erea_ sul piano del chiaroscuro o dell'atmosfera ambi• o:e. non mai p!acato, congiunto ad on croru1r t1smo po.rtico'are; nel qua!e, ,abbondano !11 tonalità ergentec. ci.lestrine. marrone cupo o color noce.'ginllo l.Ureo o turehin,, plum. hleo, con esClusiorie quasi aMÒluta dri 'o't:rdi or.:uenRi o 1mtr.a'dirii e<1eÌcom~ ne11a :avolozza de 1 Ma11:n1~eo@i etenta ar.sai ti– lrovare Limbri di un qu.alt1-i:11Ji $C8tlauo, venniglin •> 1:armino. 1 La pJa11ticitii.nella n,oa del corporeo, che fu propria allo Spagnoto, non 1igui(iCo11, P-rò, tendenza pr.:pouderante aUa cune.re • 1eua vo uwetrica, u.na, alla m.al :i6imacor– pos,la, pressocchè scultorea; e&&a va inie• ,sa, pJuuoa,o, nel a.oso che un compiuto poueuo di tulÙ quei m.zzi, propria.mento pittorici, che valgono o diffcrenaiare., sulla base dei cos:ddo,li valori tattili, lo più diverse 60Stanze o materie. Dobbiamo o tale duttiliti d'impasti e attribu.i rus1ici, i.n. genere, non aolo In sode:iza maschia dell'ignudo nocchi.ro io• feruale, nel b<:l quadro di En.a, la Sibilla e Caronte (Museo di v:enna} o il palpi• late delle Ctltni muliebri nel o tipica M:e.1a di g.nere. in:,tola1a /_,a pll CC, ma la (ar" fallina leviti degli nngioleui, sparsi J>Cr l'aria fosca. ne l'aggrovigli.i1issimo e di– namica composizione ta $/r11Be W'sl'fono– centi, alla Galleria dtgli Uffiai, e il tene– ri!simo sfondo agrute, 80llo la luce erer puscolare. nell'idi,l'o degli Amorini (coJ. lezione Contini Bonocossi, FirCn1'.e). A 18' le proposi!o, bas•erebbe, del n:610. eonJ!i, dcrare un'opera poco nota del Crespi, cioè il r:trano di giovane µen.ildonna mascoli. ncggiantc. al Museo Dnvia Barl!'el'ini di uo·ognu. In codes10 1ela ov.ile. inh11i, non Potrebbero essere meglio distinle le prcro. iza1ive f'sirhe dell'epi,lcrmide, dei capelli. del bavero 11i pelliccia. tielle ,'P.!c.dei veli. dei fiori fragran!i c d I ho10'0 m:nnccio• w. che la s·mpatira donnina. dall'aria spie• cimiva. tiene strello all'.ihen.a ,lei seno, pronia :i serv:r;;cnc conlr;, un e\•entualo Jl:animf'de 1fronta10. E siamo, così, pen·enuti nel'a più in• Iima sfer.i ,lel realismo t:rcspiano, il qualb ri11c1ele sue origini ,>piri'uali ,la una sorlu ,1; spre(!imJ'catC?.w, non tan•o etico quanto p.~icolocica, penctran1c a fo"<lo, pel 1r:1- m:1e Ilei i;~sti e ,1rgli t;guardi rivelatori, ciascnna i~divid11alilì1 umana, senza riguar- do a categorit, o di~ju.ziou1 o..11 casto, g· ua e6ciuu1..r .., oeu1mt:SO, Cile II g.:111,ucp1t• lOre ,l'0:.60 &(JLec.Ulilo d,■ U\tt:1111 !\UDIIIU, gaur1c1, csp,1c11:imcn,e mor11.1a11c1: ma 1ut, te Je vou~ che •·occ.iswoe t;II SI pre~cn.u lC spesso egli l'anuava a cere.i.re, um·ne nel campo ue.la m1tolog1a tromzion.a e,. 11 \.r.tòpt òl compiaceva dJ evowre a11uucn11 e persoaagg,i e11c .:n·CMCro Jl 1~gnoa1c sapore cleJJa ,·1ta ,·1ssu1a, tras,·01ure 1 pio <1ras11e1:iccosrnmenu di carattln, d1 Qi;• 31:111 v.suau e tll tuc1 corru~cm:. come ndJa ben nota scena rustica. uffol ati~si· ma, della fier,1 di Poggio a Caia,m, dove la m.:ateria del ge11ere fiammingbeggiantc a:,11ur"e,per \',MÙ di s1ile, a trasfi:iurata epopea del b.arallo quo1jdiano. Ma la sna vent1 più m t1Urio~t1eJ ineffo. bile il Crispi !'ba messa allo scoperto, secondo noi, nella eerie df'i Sette Sacra· merati, a Dresda. e nel.'affine quadro dd Sa,1 Giovami/ l\'1 porm1c-t10 che co.-d,":i fo regina di B~mia (Pinacoteca di Torino). A parte i pr~corrimenti, che \'Ì iò'. no1ano, di autori come il Pioueua. Clrnrdiu, Goya c Mane!, non ai può negaro che quci 101• fil;Cllid·i 11ratic11 religiosa. s,•olti, con ben ahru :c,•aturu di quella che :utcstano lo palo d'altare, dipinte dal bolognese, ay partengono ad una privilei;in:a categoria di documentnioni figura1i,•e. A vo'm a \'Olla, il lirico fen,ore. la solidarietù, pale– lira con la miseri.i df'g\i umili, mu anche la sotterraneo denuncia dello e(Juallore. dominante in ta'uni spiriti umani. r<ndo• no codesle scene equivalenti alle più :acute indagini e rapprearn1aaioni delle prosa nar– ra•iva, dal Boccaccio in poi. Chi se la 8enfrebbe. infoni. di limitare soltanto al prestig:o colorio.tico e formale il fa8Cin 0 soui1e e pungente che emanano geelo d.lla nobile. 11ul:11co11ira madrina nel Bau~ i.mo: il rl!a'ogo muto, ma affer 1uoso, trii il fanciullino innocente e il ve, lf'OVù pieno di se!o, nella Cr1•l!l'imc: la ol' tm1a compun:r.ione dello sposo snaiouo, affiancato al'u comp:1,:na g:ovane eri arro• nnle. nel Mar,im0ni•: la brama d."amore del p,overo diavl"lo nnahinsi_ che riceve il cibo m·s•iro, nrllo Comuni07>e: lo srnrci 0 tragico de 1 more..,le. nell'f:-'tr 0 ma unziOne: 1a 1ria1lc eloqutn1iu.ima do: volri. semino. 11cos1ieccanln alle ,:raie ilei co,,fet!ionale nel mt"rlro di S,m (;jr.,>ff.,ni Nepomrrcenn? Acrenli ln ~11inimih.li di 11n nrtls1a rhe– ., partr 011:ni ,•alnta,;:n ..e d'nrdine sto-irn eri este•ico. ha PVUln l'emi,..ento merilo di !19D,..rle.-irere r,el libro elemo. in c-onti'– nua rislamfla, dell:i vita. ALBERTO NEPPI rL PALAZZO GIA' REALE DI CASERTA t Sfo- 10 dimtsso da1U Alleati t ric011u1noto al '°"""" 5 Artisti . . v1ennes1 La mostra dei wci ddl' A'rt Club di Vien, na, organf::tala, nelle sale delto Galleria Atheno, dai con/raie/li di Roma, comprende opere di oenlisei arlisli: Iuli{ acquarelli e di. segni, nonchè qualche rip,oduzionc fotografo· ca di ope,e di scultura. • Quella che vi figura è fa giolklne orte ot1• siriaca. quale si è determinala subilo dopo la caduta de.'. regime hllleriano, perseculo,~ /erocis,/n,o J; qual,ia,i a'lejiiamen/a "oc• cidentalc " In campo figurativo. Natu,almen. le gli artisti oggi ope,anli si ricollegano a quello che fu il /ermenlo ortillico nella vi• cina repubblica duranle gli anni precedenti l' Anschluu, /crrncn/u che in qualche modo si mantenne villo ,olio la cene,t" anche nel periodo del!'ann~sione. Ma è euidenle che molte delle esperienze figurative vissute fn quel periodo dagli allri paesi gli au.1/daci dt!Vono ancora scon!a,le. Speciolmenfe ìn vi– sia di superare una posizione cereb,a/islica che si rivela predomlnCU'lle nella mo,l,a at– tualt:. In tal sento ciò che più colpisce il oisi• lato,e è il J,equenlaliulmo ricor,ac de'lo tra• ,posizione immJginaliva e della con/amino• ::ione allusiva di impronta sur,eoli&la: poe'ica piuttosto invecchia'a, almeno in rapporto al• lo sr.JOlgimento dell'arte contemporanea, ben• chè, per gli aus/,iaci, ella possa apparfre fegìllimala da 1m filone di tradi::ion1· mi t~/.eu• ropea che dall'olandese Hieronimus Boxh e dal Gnn,ewald arriva allo svi:.:.ero lJoe• clt!in' affondando !e rodici nelle proJ,nJ1/à della ~CÌoc, germanica, Ed è strano che in questa mosba i due più strenui rapprc,en· lanll di tale tendenza sfono p,opda drH. giovaniuimi, E,rut Fuch, e Wo!lgang Hut– ler. Al secondo dei qur:Jli,malgrado la tardiva '::ebl:e~~:3':a n?;J:e eu! ";!~..,C~:~~1 1 t.-1~~ Non mancana, naluralmenfe, a'1isll rual p:ù uidni al noJtro modo di intendere. Notiamo, per tutti, le belle statue (purtroppo ,olo In riproduzione Jotograftca) e i diu:r;rti Ji Fntz Wotruba. Notiamo, a parte ti r>ecchio Kubln, le efflcacl 1lluslrazionl di Fronlu., pt"r le ope. re di Karlta. E satlollnetanu,, come caratteri• s'ica generale deUa moslta, la grande diii• genza lecnica, la per/ella pulit.la tlel segno. ENRICO GALI.UPPI 1ffi@1 ila!in,co. Il ,,a,.dioso tdil[cio, tof/0/avo,o dtl Van. 1L GOVERNO JUGOSLA\"O Ila sMPtrOmtntr .,i,1(1/i, inta.,tonoto 11tl mog11ifico /J,llrco, fa.,.oso ,.,oibito /t donu amrTica11c, o,di1to11tlo al/a S,O· ,,,.,. l,i swa ritc/itlUJ di S,iontc t ptr il gi'IIOco di ,isi<1 di onestort stn .. all,o t/MO•lli nri locali ,-b. acq,.c, ai.,a la s,,("ntc dcJ1i11ar:ione: le ISO sl011e(' bJici :it111ono 1,ovoti o do.,&a,t ballabili an1eri– dcrlo par1e cosiddta "'"""lll'"talt, 011,, olio col>- cani. l.c dilnu ìmpo,t,:lc dtu n111r.•o co11tintNJr #/IO. ,. ol 1ea1,o, sono state dolt ;,. cout,l.'na ,.,. I Jonu defi,rilr. in Ju1os/m1/a "'°"""' e frtwtti– sicn,e al pa,co, alla Sawinlnr<l~sa ai Man1111"nti chr". la S,t11,opr., I lanclOtori di ballabili S,,c– di Napo/i, çke le adibir<l a stdc di Gollerlo, J.r vrclc fino o ◄S lio,ni di ca,u,e. Le sltu• mi– a/tre sta.ou e rimo11cnti ambiet1ti soron,ro 11ff:is.&11. .n1re f11rono S,,u.: do Bill.et in (;t?n111t1la ,ul li a .ude ,ll uffici cli Opne e l:ditutl Na1io110U. 1933, I PERIODICI DELLE DELLA La111111e•11ro T11r dl No11■ i Tc,111(111111 AMIIINISTRAZIONE: Ph••• lf•d.••• 8 - Teht11110 50919 FIERA LETTERARIA Settimanale di Lettere Arti e Scienu diretto da G. B. Angioletti Una copia L. 35 Abbon•m.ento ann■o L 1S00 LARASSEGNA MUSICALE trimestrale di cultura mu•ieale direua da fl. M. 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