Fiera Letteraria - Anno II - n. 24 - 12 giugno 1947

8 FIERA tF.T'ft-:HAHIA IL MOVIMENTOCRITICO NELLA CULTURA AMERICANA I~:~ov~;;,nt~aa::i:: :;"1; ;oè :• ~! :ii::io,Etf~:J1:c :~c~~ii~:r;r~in~~~dod~~~:~~ d~~~Jt:a f qc: ta::~n/~J ~;r 0 noq t;:gi'. critica è cosa ancora tanto nuova che non ,uori del tcm1JO per interessarsi d'una fnsc oscillo la nostra pubblica opinione. Le da"' dobbiamo 110rpr~nderci che •i'l con:1idcrr1ta particolare dC:la .stmin: "lon era quc,ita 1" ,ohe ron troppo spesso convinte, anche &e come un indesiderabile straniero, un tradi• sua parte. U>wcll ern i"OSÌ cnns.ipevolc .,_. non esprimono la loro opin.one. che il pac· lo.re addirittura. L"unanime compiacimcnt ... • quella sua certa condi11Cendenz.a verso gli se è già condannalo. Il resto de'.la popola• e !a fiducia con cui In bare.a alatale amcri- sltanien • che non. era in grado di sirappme zione è ugualmente certo. non che il paese c.ana veniva equipaggiato e v:uala dni suoi 1] velo sui difetti del ,moi compalrioti, E vi aniverà 11d euere. ma che liià è quc lo che paMCg<&erinon ha altro e&empio nella storia fu Howell, con la sua rosea visione dello Nicho!i,on ha dello che ~a, ed è giunto a moderna. Dii rado per tutlo i. nn~lro ollocen· &cena americana, tanto più i'..lusoria in quan, ques a conclusione semplicemente nbbassan· to vi f~ un soffi~ di dissenso, di dubbio, di 'o eg'i professava un intransiJente re"h11-,,hJ, do il suo potere di giudizio ad un punto in cc'nsura; per questo riguardo, l'npera sem.Ì· Ed Henry James, che nulla avrebbe potulo cui i più ..ihi valori della vita non esialono ribelle di Whit:rrum Pro1pctli0ç dcmeeraljche ,ndurre 'a vivere jn America, non si scusò più. Nichol9on, che parla r.on tanto compia• fu quasi unica, poichè le cr11ichc di Emer· forse. in una soo prefazione. per nver par cim!n1o del!'• ordine divino • in America. son e di ILowcll erano sommerse nello ma· lalo in termini irrispettosi d'un;:i certa cifl11• dice pure c.he: • ad una cillà fa miJlior pub· rea del loro ottimismo 90ciale. Non è dunque dina del Ma!l!.lcliusclts, rnfforwndo in tnl blicitò un.a 8Cric di sagge ordinanze sani111· da meravigliarsi se diventammo. tm tutti i modo l'ingiuria di co!oro che ci rimpro\·era• 1ie oppor1un11mt'!nte impo1te che non il nu· popoli, il più compiaciuto di sè, nè che \'al- vano il nostro provincialismo} Que81i uo;ni• mero dei suoi abitnnti che conoitcono gli ba de.In critica da noi .ia apunlata ,;osì sc.riui di Wn ter ?atei. Se il cìundino ,, cali tardi. ------------- aggiWlge, u 8C\ che coso è l'America, e fa i\ Consideri11mo ad esempio come punto di bagno, ed è buono e •JCntile con i suoi vi- riferimento John Ru"Skin. Senzo dubbio alla cini. perd>è non la3eiare il resto sulle ai· maggior pnrle d.i noi RU.1Skìn è sempre ap· nocchia degli dei? li, E perchè. infoni, se i:,af80 come parte normale del no&tro patri• 3! condivide l 0 indifferenzn di Nicho!110n circa mon.io intellettuale, e t~tlavia. se n!leltlamo i più ahi vnlori umani? • Noi non poniamo wl!a sua carriera vien fallo di pensare: Co· &aperlo li, egli riprende, • ma fon>! in un m'è diverso quest'uomo da tutto ciò che giomo !on1ano un cercatore neo-ze!andcse l'America del suo tempo avrebbe potuto pro• trovando un ban;o e un putipù in mezzo durre [ Sentite per ~pio r)ò che di tu, u le rovine di quolche università. americana t :t~ 0 u:e:::~::):ll~n~~e~.:n•nff:, rd R:: ~ ~ ~J 11 1\::e:~ ~:u::'~/~~;;,~~]! feel'.~ ~~~ skin concluse di non poter credere in esso. ne li di qut"Sta università. americana? Le ro· poichè nu la v'~ra di spirituale su cui egli vine ,;ono già con noi se abbiamo perdulo il pritCMC fidare, nè opera. umana c~e potesse censo dc!ln di,tin.i:ione Ira il pu~:pù e la lira condividere li, l.mmaginate un americano del· ~ il liuto. l'ollocento c,primcre questo sentimento - E. i: tenso di questa distinzione lo &i ": dal quale &e.aluri l'opero di Ruskin, e che pe1duto, t·roppo largamente perduto, oppun· fu ~enza dubbio 11 sentim<:"to animatore lo 1,erchè I~, critica per tanli nnni ha man· della più grande letteratura ln,jleec del ee- calo di tencr!o vivo. WiUiam Allcn Whitc ha colo, perfino di Charlea Dickcns I Se si cc· osservalo c,he gli piacerebbe raccoJliere 1 cettua Mac<1ulay chi, tra tutti gli scrittori èli giovani pessimi,ti che vanno strig'iando Inghilterra non' era pieno di dubbi più o l'America con le loro critiche e immergerli ri::ndono conio che tale posizione è una po· •hanno impedito cosi a lungo lo ,viluppo del– t.i.i:ione pcr 1 co'. 0 ,-;,i, Sul princip o, senza d.ub· \ !a critieff in America, Sappial'!1o bene. quan– Lio, quesfat,eggiamento acritico, qu~to in· lo f~ quie1i!lta Haw'.horn:= .. cuc.a og~ pnr controllalo atleggiamenlo di fede e d.i ,pe· apeltiva di mutamc~II socia 1: conosciamo 1 ! rnnza c:ontri!:iul molto u la 1ua na&eenle d· suo timore. per,on1ficato nel carattere di vihà Un pa~ nuovo è temilo nd afferma· Hollingworth, d'infiuenwrc • l'ordine natu· 1 e 1~ sua ui~enza, u credere in se ,1~&110 raie delle cose•. Un'ana.oga diffiden~:, tr11l• contro chiunque. Se l'America di Ile gene• tenne Mark Twain. E fu senza dubbio que– ra.z.ioni fa si fosse vi11la cornae la vedevano 11'a una delle ragioni che indu11SCro Henry g'.i c.uropci, e come nel proprio intimo la ve. Adama a r_i~uncia~e a~. assumere de~i,a!'1cn– devano gli stessi americani colti, ai Sdieb- le una po11:vone d1 ci:,tica, come eg:l~cvid~n: be pcrdutn di coraggio: poichè per le nnzio- temente ~vrebbe de11dcralo .• Qu,esll ~m1111 ni come per gli ind,vidui, nulla è più pa• dot,1ti sentivano che per loro 1 unica VI.i,'po&– ru'.izzante d'unto, prematura oulocoscienza.' sibile ern di ,9t.atscne in disparte ad .o!IKrVII• Cerlamenlc i no&tri ~:ri,tor1 de.l'olloccnto si re ~o ,viluppo americano - alcuni CO~ li. rendevano ben conio di ciò che v'era d'im· duc.ia altri con disperazione. e con disp.e– p!!rfet1o nella nostri\ &ocietà, mu si rende. l!.n.i:i,o,;e sempre maggiore n.el vedere 111 \I\Tio aTIGhc~ conto che non si può prelenderc quanto poco conto que11to sviluppo lt:ncS&C ~'::::ci: l~A!;;;;: :t~:~;:v:r· ~~:! ;:: ! ~Ì:: 1 ~'i:lj~;!, chSe~:.::: ch:n:,i:d. 1 ::;:~~~ ndla shctta d'in50lit~ lon:e naturali 1.crchè mai potuto modcl:arc gucllo sviluppo, o con· ~a critica po:~ aver molto eff•elfo su di ctr •1 trollar o in qual,iasi maniera. E tuttavia, ~;n'E:r:\~1/~ic! 0 Jt::e~;!n:~ 0 10 s1 ~:i;:p; :iùanivtntv: ':;~:n~t:~: ~ir~:~:7:: deila civi tà americana. ncll'ottocenlo r,re&en· 1 si pie.cavano del loro • americanismo li ces– lÒ infa li un costante ritorno a condizioni 1tavano di d~sid~rare,. cessavano ~d~:ritturs ~r~:j~;g:d~:~ Jjne~os~!o fr:;~i:;poin :s:i~~ I j~jj:C~t:~r= d:e~~:~~r:h~uit:~~~~J:. ric.omine1ava sempre da Cé!.po, e quello ini. g i affnri presentava loro, Al punto cnc le bi g,-11.ndemente g1i americani, anche delle loro percezioni giu~!ICro a fermars'. su un zone ormai aisiemnte dal• man1enerc una piano puramente fis1co. Laida pre.sa sui va.lori dello civiltà. E pct Ma oul,es temps, oulres moeur,. Noi ab· questo i no'Slri 1eri1tori, convinti del':' futi· bia.no nutrito una speranza, ~r l'Ame~ca. iità della critica, volserb le loro energie ver- mc:11re avremmo dovuto ,nulr!Jc un dr,,.1de· 110 iÙre dire.i:ioni. l11tanto gii immiwranti del rio. Molli hanno spcr,.lo per l'America, ben. Vecchio Mendo, appartenenti, ealvo ,are cc· pochi hanno desideralo qualcosa per es9:3,. E. cezioni. n classi incolte, si ncc:onlentav.;1no il det-idcrio non può sorgere scn.i:a critica. che il Nuovo Mondo ol1ri!l3e loro quel e op- n E' un'idea. c;:he attendiamo li, dice John. pòrlunità. d·i carattere economico invano cer. Eglinton, • &nz.a un'idea l'uomo è frivolo. cale nel Vecchio. Conosçiamo ·la loro voce. in..oddisofatto, mcechino, Con un'idea, le Opere come Lo tef'Ta promcuo, o La fortuna inizi,.ive de'.la sua notura lungamente acc.u~ d'un americano contribuirono imm~n8"lmen- mulale sono liberate, ed egli ,i fa innan.i:• te al:a noslra autocstima.i:ionc nazionale. e per ncove mele li, La. critica. così muta nel ciò che pili conia, in as.,cnz.a di porlnvoce passalo, or111. ha voce: e perchè avrebbe "0· lo~ali che polessero mantener vivo il sensò cc se non fosse in eaa un'improvvil(.8 fe-de dei va'ori umani. agli occhi degli americani nella capacità degli omericani di foagiarc il csa:: 1eppre&entarono la prova definiliva che loro destino. di modellarlo, di dargli for:na. !a nostra civiltà fosse 11uperiore in tutta la di guidare le cose come le cose honno gui dato loro} 'La divisione tra I due gTandi campi dei moderni scrittori americani è la meno fondamenta.'.i circo il futuro del suo nel serbatoio deL'acquo. Si comprende fa· popolo} Nel frattempo gli. scrittori d' Arne• 'roellt Hemingway ci!mcnle il ri:ientimcnto di White poichè egli ! rica c11nlavano un inno unanime al progrc&· s!esso è plll>salo allravcr,io la vitn senzo mai divisione tra quelli che sonv nncora :aoddi. ,latti di un nn1:iona·e stato di adolescenza e I quelli di"e ~i~no dall'Amcr.i~ i caratteri e ·!e re-sponsabihta della maturlta: e se questi ultimi appaiono un pò rudi e jndikrcti si è pcrchè son costretti II s.cuoterc dn un pro· fontlo 50nno un popolo che avrebbe dovuto essere tenuto dc11to da Wlll ininterrotta Bene di ,timoli moderali, Il recente arre'sto nel flusao delle nostre ene,gic 9oejaJ determ1n..i lo della chiusura della frontiera oecidenlale e d11lla (imitazione della immigrazione dal• l'Est ci pone per la prima vota in grado di i,ottoporre ad un vaglio imparziale i no,!Ti p1egiudi.i:i nei riQ'Uardi della proprietà e di ogni alt:ro problema fondamentale, e di desi. derure una bella e ))rogredita vita collettiTII. Come r;ono atate disJ1ipate :e no"Stre cnerJiel Sembra si sia preso piacere nel !Tadormare gl: uomini in macchine, e ripudiando la pro• &pcltiva d'una eocictà. ben organizzata abbia• mo incoraggialo i nostri migliori intellettuali a di&:ntercSNrsi della società e a dedica,. s.,, Erano felici, pieni di speran;i:a. Condi· ------------- incontrare un o!ltncolo alla sua sfr<-nala car· l ~~~~anaoA:,•om~~~rnh 00 :•d••, nEdo ~~dd;,Ei~~•~••,,' ..i .,fa 1-1 riera d'autocompiacirru::nlo per le virtù del ,...,..... ~• ...,.. ~ ....., • • " ni, non erano, s'intende, principalrnente cri• K.an! as. E il risentimento di White è ampin• 1 nostro governo è perfetto nella. sua tcona, e tici. e qui sta il punlo; nemmeno Thoreau mente condivi«>; si sentono continuamente nel:.a pratica lo è del pari. Noi abbiamo fr fu C'&SCnz.iaimcnteun critico: in reoltii., pr1· apostoli di buon americanismo che • ne han· solto il grftnde problema de:la 80Cietà urna· ma del!u Q'Uerra noi non avemmo critici. Co· no nbbaslanza • di questi gi~vani penimi,ti. na li. E..' pc.a queato che la vita amerioe.na loro chi: non si potevano adatthre a...la nostr.-,, E. non si può negare che questo riscntimen· di que:l'cpoc. fu più bella e più sana di vita nell'E..l IIC ne andavano traoqu11!amen1c to non abbia qualche ragione poichè in ve• quello .inglc1e} Perchè conteneva una più nell'Ovest, t- coloro che alla nOJtro vita non ritò 11011 pochi i peuim.:&1i in••qucst'one che ifJande promessa spirituale? Pochi della no· pote-.,ano adattarsi ullatlo li-! ne andavano non 1inno esposti a'la ritorsione d'esM:re es· etrn genera.i:ione oserebbero af.lermulo, Sap· tranquil!arr.cnte in Europa. NcMuryo rC31ava si ates,i rion più civili di quella civiltà che pi.imo troppo bene come fossero per la mag· &ul post9 e alzavn la voce; e dopo !ff. Cuern, uttaccano. Soppinmo ll'Cmprc che cosa odin– g-ior parte pienamente giustificale e r1Flea· Civi e ,>C"r.,noJr: voci dei viaggiaion &tranieu no. m.:i di rado .sappiamo quello che amano. &ioni dei viaggiatori .&Uil.a noslra vila di quel· che si levavano a d,re 1a verha 11umolti no· mentre è 110:tanto ciò che amano che potreb· l'epoca, riflc~oni che lanto r1senllmen10 sol· stri sistemi furono coperte e soHoc.ate. Tutti be renderci più civi!i. E. tuttavia, »e non a levnvnno nei pelli americani. Non erano ma· altendcv11no. allcndevano. per comune con· queste vipere, il cui corredo critico è lo &i ligne, quel.e riflessioni. i1on p:ù di quanto lo senso, di vedere come 11vrebbc funz1on11to il ,,mmclle, difettoi<>. dove potremo riv~laerci, fossero I commenti dei critici e degli &tudio· grande e&pt:rimento della demo:ra.i:i.a. Aveni· in America. per la critica} Le • miiiliori li si europei - dello ateuo Ruskin, per eaem· mo se88atit'anni di 11r11.i:1a, e a-li ou,eoli rim,. .iviste nprono liberamente le loro co'onnc al· pio - che •l'lardavano o.l'.' • amcric11ni11mo li &ero TI}1t1ti. !e opinioni di Nichol&on e di White. e la come ad una pianta velenosa che potevi! in· Fummo, in una parolti. si.nJo'.arm:11te 111· • parte migliore• delln popo'azione, come fet,nre e di&truggcre tulta la civiltà. E quAn· consci. L'America , ,< cresci::va li, scmplicb· 1i3mo indotci a credere. si delizia di queste do 01Mervi11mo)'autocompiacimento cui dava mente - for&e alla maniera d~:l"Jmpero bri• opinioni. Ad ogni commcnlo ,9favorevole luogo il noatro ottim,smo naz.ionale, ci do· tannico, ma SCfU.(t dubbio in modo ben di, 1oulla nos!ra civiltà ancora &i :eva il grido: mondiamo se questo ottimismo. an.i:ichè un ;er90 dal 'Inghilterra slc111m,o della Frnncia, ma c'è l«nto da dire sugli altri! E que&lo &intorno di salute non &ia stato piuno,10 il o della Cer1N1nia, Cresceva per pur;1 atti• nessuno lo d,scute; ciò che ,i vuol afferm,ue &intomo d'un gra,n mnle: la perdita d'un vità, espansione, immigrazione, senza pre è che c'è tanto da dire 1u noi tlessj. ~ non chiaro ..enso degli autentici valori della vita. meditazione, ricapito!a.i:ione o riflessione di :osse per queste vipere dovremmo l'rov,nci In ogni caso è certo che la nostra critica «irto Il che è a dire, visto che neNun po, !utll qtianll nl hvelb mtellettunle dcll • uomo a1 è trovata nell'ovv1a nccCMJla di r1guado I po'o è mai cosciente d1 ,,è come popo 1o, sai ,L~a strada• per 11 quale son cos, fic.r tlt iin,are tanto tempo perduto, La. nostra 111 vo forse in tempo di gycna che I America parlare 1 111gnor1N1chol&on e Wh1le Le r1• :::::re=t~:11.a ~:t':tb~acr:a a~:::·a::~; ~::eav;; ~o':c m;:r:::tc~\::'~::lae !::::::~ 0 :n;:v~;r:~:d~ c::~~,::~=~ 1 :::e~ Er-.kioc Caldwcll BUI! tnenZ.a all11civiltà. europea. Chè in que– sto regno, il regno deU'aulocompiacimen10 1 non piqve ma diluvia. alresteriorità materiale la pauione che avrcb· beto potulo dedicare agli esseri umani. Il nostro pensiero è stato centrifugo .anzichè centripeto: è anelalo nlln cornice •. non .,,·e moi fi,aato sul quadro, I grandi pen&at~ri socia:i, i arandi critici, A causa di queste particolari circostan.i:e lu nost)'a s!<.ri« sociale differisce da quella di qua',iasi paC'SC europeo. Noi non abbia· ci hanno dato un senao della 1:10cietàcome ;:o no7r~ : ~ce=al~~ Qu::il~ft.a d~::~~:'.: I :.m:;:: ~i d:'.!::i:e .-ijm;uoan~=lt:n:ci: sviluppata e mutate. C0'8l rapidamente, lnnti I vista d'un idcole umano. contrasti razziali ai l!IOTIO fusi in essa, tanti m ovi terri1ori le 11i 10no 11perti dinnanzi, V AN WYEk Baooks s'è svolta in un tale flull50 che davvero 1'idca di modellarla è ac.a~mente entrai.i (Trad. di Bruno Fonzi) nei nostri calcoli. S.n qucete le rl!lgioni che (E.sclwività A.M.E..A.) leali della nostra propria raua, non obbia nè una classe 1ntellet1uale che pur pnvd d, rad1cel1, dando aiuto e conforto a quel falso mo avuto alcun.a • COl$CtCnzana:;i:1onale"• c•ò .autorità ammm1strot1va. potesse tuttavia e,iet amencan1smo ora dom1n11nte 10 tutto 1) mon· che h-anno avuto, maomma, 1uth I popoli lei.lare un autorità dT-cl!lva su I opinione pub do, 1I cui sviluppo e d1ffus1one r..ippresentò europe,,, po1chè I lngh- lterra non è unica • blica mlerpret.ando l movimc.n!I l!OClllli nlln .'mcubo di quei cr1IIC1europei dcB'ottoccnlo queslo ngu.a?Òo E. d1 consegu~nz.a .aJa mag luce d, pnnc:1p1 storic:1, e r1&vcghando 11eg11 le cui mscgne prof<!tlsano d1 difendere g1or parte degh americani è r1u1e;to d1ffic1le- mtelhgcnt1 un 11enso esatto d1 CIÒ che &!avn Insomma prima che affiorn98C iJ no&tro I~========================~ d1acutcre, per e,empio, l'affe!ma.i:1onc d1 accade,ndo nel(n real.tà . Chi 81 ~ccorgeva per movimento critico, in America j] chinro ,cn· Mer'!dith Nicholaon, se-condo cui: • Se vi è cs!.mp10 che I AmerlCfl slava d 1 vent;mdo un ;io dei più a. I) valori de\111 vita fu a lungo sulla terra una qualsiasi 1N1nife,tazion. di impero, e comprendeva questo fatto con sommèr~. Pcrchè siamo indotti a prendere ordine d.ivin~ quest-a rnanifcataZ.lone la si tultociò ch'esso comporta? L'America non si tu!lo parola Whitc e Nicho\son, ed a press:.r ~ qui in America•. E.' una. crcdenz.a di •propose• mai di diventare un impero, e mere cl,'essi non conoscano realmente 111 dii. quctto 11enerc che la maagioranz.a. filiatea di P .rfino OJgig-iorno son pochi gli americani ferenza 1111 il putipù e la lira! e iJ, liuco. o tra o,rni pacs,.e accarezut/ in cuor 11uo e che Mat• che .anno, \'oglio dire che si rendono conio la Valle delln Dcmocrdzia e i: Regno dei thew Amokl definì: ,eVolgare,• e non sol· che l'America è un i"'l)ero, con lutti g·i nt· Cieii. E ,jamo indotti a prendere sulla po· tanto volgare, ma ri1ardn1rice •: e ritordatri• lributi dell'imperialismo Questo ca111bin1r.en· roln i difen10ri d'una cerio trodizione pseu· oc )0 è $curamente se per raggiungere una to avvenne in certo qual modo autom<11ica· do americana che, per esempio, non nltac– quals:asi mèt,,. per avanzare, svi:uppar&i, noi mente poichè, contrar:o_ come evidenlcm~ute carono E.dwnrd Bok quando questi adottò il dobbiamo aver prima un'intima convinzione ero al profesa.alo sp1r110 della rcpubbhca, termine • l';mericnnizzazione li per ind:care che non eiamo «ncora arrivati. Se la vila nessuna forlc e intelligente mir•oran.i:a indicò una miasionc inte.nimente dedicato. sepi:iure americana come noi la conosciamo è da.,.. al pubblico ciò che stava v~r:7;cando'SI 80tlo con !e mig.iori intenzioni, al!a ~'.vu!gazione vero una manife,1tn.i:ioue di un divino ord.i~c i .iuoi occhi. Bastn ,oltanlo paragonare le de· del a vita americana. E non possu1mo aspct· di C05C, per noi altro non v'è che continuue boli protesle so 1-:vl!ltcnel nostro paese- dal- tarci che questi dahonici nei riguardi dei a manifestare la n<»tra divinità.. Ma è dav, l'anncMione delle Filippine con l'ondaca di più ahi valori della vii« iu nome dei quali yero divina, I.a no!ftra vita} E.' fino a I.al pun· risentimento e d'indigna.i:ione, di Nlira e di parla In critica, possano vedere nel111critica lo migliore della vita d'lna;hiltcnn, di Fr.in infiamm,-ta poe,ia &o!leva111 in lnghilrerra a'tro che animosità. o inaolcnza. Ciò ,arebbc ,•ia, di Germania, sì che dalla nosfrn parte dalla guerra boera per aoorgcre ·a difl'ercnzn realmente vero se la no&tro critica. fone' dicci de!J'Atlant:co :e critiche di un Ruskin, di un ha unn società cons.1pcvole ed una incon· \·olle più e!rta dei s~oi vo·ori di quanto non Kcnrn, di un Nic1z.schc sarebbero state pure &np•vole; e quesla diffcrenz,,1 diventn ma;.i· lo sia; sappinmo bene che \Vhitc immerge· imp!rlincn.i:c? In lutto il mondo la prospera giore qu1mdo ricordiamo che \'imperialismo, rebbe prontamente u.n Ruskin quanto un e ben paeciut.a ft!:ISe medi11 rimira - "'"ha ne l'lnghillerra di quei giorni, era da gt:ne· Mencken nel .serbatoio dclrncqua Pcrchè e 1,o.propria opulenza~ con uno sguardo di n:zio111 una deliberata po!itica nni:ion.i.lc. gli americani non sono nbituati ad· un fran– eetremo cornpiacimcn!o. ma l'America è il Fu co3Ì che dopo la Guerra Civile la no· c:o parlare. Noi accare.i:zi,;imo romantiche im• solo pae5e moderno dove, fino a pochi anni &'ra storia so:i-lle divenne un eaempio di ciò magini delle noslTc attività, e una vanga fa, la J•tospcra cl11$SCmedia foss= rimasta che polTebbe chiamarsi una po!itica dell 0 in· americ11,na non è per nulla una vangn ma int,;ilta, e dove nei filistei non fos.,c mai si11lu diffcren.i:11. L'individuo se ne ,9lava d,. parte un simbnlo di cavo!lerio. e chiamarln vanga risveilia10 il senso de:le loro limit11.i:in111. Hei• e lasciava che le cose and11MCro per il loro è orfcndere i nostri più appa~onati pregiu- •ne non permi!!le mai che i lc.-d.eschidimenti- c:orso. Ciò è staio, ampiamente vero anche dizi. L'cmimn romantica dimoro ne le re· castero quanto dovevano ancora imparnre, e per il no'Sfro pensiero; ,tO onimislla:i come gioni dlll'iperbole e la virtù dcll'attenuazio• neuuno fu più esplicito di Nicl28Che ci,co con Emerson e Whitman, sia pessi°mistico ne non è tra le sue v:rtù. Questo fatto spie. le '.oro m!lncÌlcV'Jlez.ze. I francesi sono ab· come con Henrv Adems e Mark Twain. e11· ga l'apparente severità di molta della nostm bnstan:t.'\ pieni di nè. ma Renan non c:cssò f!Q ha scmprc avuto tendcnzn ad essere fa• rectnle critica sociale. Se una part~ di quc. mai di rom.mcnlar !oro • l'in.-urabile medio- tali111ico.Pre.tumeva, o tendeva d presume.re sia critica è stata, per re.u·one. renlmenle crità religio~ •, e • le alternative di lc:i-gc· che ·e cose ., and,1v11no ol!imamcnte • per scvua, una gran parte di es.sa è ,tata tafe re.un e di ottusità, di meschina timidenn e chè gli americ-0ni &ono gli omericanL oppu· eo!o opparcn!cmente. Ma &e fo~mo &tati di scinccn tcmeritin che 110no tra i t".arattcri 're che le co&e andavano m,ilc perchè nulla abituati ad unn realistica visione dei nos'ri del tcmpcramc.nto f1ancesc. Arno!d, R11skin, può evitare che così vadano. pcrchè In sin· prob.c:mi e ad un vero sen50 &torico dei va· Carly'e, come sappiamo, tennero 9empre le &li vita umana è un errore, come pensava lc,,ri umani avremmo ar.celloto questa cri· :~;~ ~:;i::.u:t.a~ell':~~ d~r°;b::. daelq:~~~ j ~d::.: wj.i;;o?u~:r:;\ ca;: :::;~e H~:?: (iP~:;h~e ,:;pisa~=~~:tt:rr::~i:ra;~pare illus:oni t'irca la 1111ap11rticnlare 11uperiori1à stione di termodinamica. Atteggiamcnii tulti ag:!i occhi del mondo~ Il poeta g:apponese dovette rinunciare il popo!o norvcgcsd J fotalislici poichè a111mettono la quc,t.inne del Yonc N"oguchi si fa por:avoec delropinionc pe~rt:pl~C:an~:en;i:n:c;~r:u:~ita n~;~i~!: I :o;~~t~ 11 ~s~e7naenh~~n~e r:r~=~o l;a fir,td~i·~:~ :~:-t:,;,a: 1 : 11 gai~;;:~lc d::~d:~~nt:o:~f per il suo verso la nostra pe'.liccia. Poichè. , tradizione nezion,;ile nella quale l'intdlcrco l'oceano per conto suo. come una fOC"Ihcn enche r.U'lndo Emer~u. Lowell. Whitman, critico ha avuto una part'! tn"scurnb;'e. p.'lscit1ta: od un pigro ice·bcrg I! E coloro deploravano le nostre imperfezioni, 111loro • L'Americo dev'essere e sarà perfclln !lcm· che hanno un qualche inlerusC all'America, critica non era certo nè continuala nJ. r-lra·Iplicemenle con l'csscre .se !ltCSM. •. oppure: aUa sua vita, nl'.a sua vera p.irle storica, si Chiedete al vostro libraio il primo volu,me di: PSICHE E COSCIENZA Co,lla1111di' testi e documenti pn lo lltudio della 1>sicologio del profoodo, SIGi\tUND f'R·EUD INTRODUZlONE ALLO STUDIO DELLA PSICOANALISI Prim11 trndu1.ione inlt'j,tr&le i1aliam, con I' 11go1iuntndelle coufere11:r;e "1\·uov11 s 6 rio ,Idio le:io,,i. irar,,rluttiva r1llo ~•11rlio ,lelfo p•ico11• l11li.ci, . ( 1933 ), e eon l' .11,ppendice di un <liziona·io <lei concclli p11icoa1111liticifo11damen1ali. L'intera collana può anche essere acquistala con PA.GAMENTO RATEALI,; Chiedete catalogo e schiarimenti. 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